Buonasera, vorrei sottoporre la trattativa condotta fino ad oggi con l'agente immobiliare x l'acquisto di immobile pignorato dal condominio x un debito di 12.000 euro(da pagare però 7.000 corrispondenti agli ultimi due anni di gestione comprese spese legali). Il 19 ottobre firmo proposta di 58.000 (il venditore è in regola con mutuo). L'agente si prende 60gg. X contattare avvocato condominio e sapere ammontare debito. Sollecitato svariate volte l'agente due giorni prima del 20 dicembre contatto io l'amministratore e sorpresa: l'importo è decisamente superiore a quello ipotizzato dall'agente. E qui già ho perplessità : l'agente non dovrre avere già un quadro completo della situazione debitoria nel momento in cui prende in carico un immobile? Decido tuttavia di proseguire firmando ex novo altra proposta d'acquisto( dimenticavo di dire che a suo tempo avevo dato 1.000 euro a titolo di caparra). L'agente fissa il rogito al 28 febbraio. Oggi lo chiamo e mi dice che non prima del 20 gennaio lui chiamerà la banca x sapere se accettano proposta di 58.000. Dice ci vuole pazienza perché la banca ha i suoi tempi, benché prima di Natale avesse sostenuto che la banca pressa a x chiudere trattativa. Come si può fissare il rogito a fine febbraio non avendo date certe dalla banca. L'agente seccato e a suo dire impossibilitato a continuare con me che lo in alzò è pur di non sentirmi più mi offre restituzione caparra di 1.000 euro. Conclusione: trattativa poco trasparente, poco chiara. Agente secondo me impreparato e forse orientato a concludere questo affare diversamente. Forse ha interesse che l'immobile vada all'asta. Che ne pensate??? 🤔 🤔
Grazie
Evidentemente, i conteggi del debito condominiale, sono stati fatti male.
Decreti ingiuntivi, interessi, spese legali e ogni altro onere accessorio, sono a carico del venditore.
Anche la questione degli ultimi due anni di gestione, seppur tecnicamente corretta, puo’ essere applicata solo nel momento in cui l’immobile e’ passato di mano.
Circostanza che ancora non si e’ verificata.
Ecco che il condominio e il suo amministratore in pectore, mantengono salda la catena del decreto ingiuntivo, che lega quel credito vantato, affinché l’immobile non possa essere trasferito, prima che quel debito venga ottemperato.
Alla vicenda, si aggiunge anche il tentativo, in concorso tra il venditore e l’intermediario, di avanzare una proposta di stralcio del debito nei confronti della banca creditrice.
Prassi senza dubbio percorribile, seppur in misura assai contenuta, atteso quanto riferisci, ovvero che il pagamento delle rate del finanziamento risulta regolare.
Cinquemilaeuro al massimo.
Il risultato, a cui possono sperare e a cui probabilmente, i due soggetti aspirano.
A spanne, Sette al condomino, cinque restano al venditore, il residuo a copertura ed estinzione del mutuo.
Operazione, formulata ancora, senza prima fare i conti con l’hoste.
Perche’ senza il tuo consenso, a prestarti a tale operazione, quando e se nella sede rogante ti presentassi con un dichiarato in atto di 58mila euro, la banca girerebbe i tacchi facendo saltare il tavolo.
Perche’ non si comprende, per quale motivo dovrebbe accontentarsi, visto che i quattrini giusti, sono sul tavolo.
Se l’affare e’ appettibile, se hai capienza di acquisto e resti interessata a concludere, il mio consiglio e’ di non mollare la presa.
Per questo fine, meglio che non ti fossilizzi troppo, su termini e date.
Perche’ e’ Ovvio, che se dipendesse solo dal venditore, concluderesti domani mattina.
Trasferendo a te la casa, estinguerebbe due debiti, avanzando pure per se’, qualche migliaia di euro, probabilmente per andarsene in affitto.
Stante cosi’ le cose, meglio faresti, a procedere all’inverso.
Andando a verificare, quanto il venditore intende trattenere per se’ e quanto sia disposto lui, ad accontentarsi, per liberarsi di due debiti contratti.
Che intanto aumentano mese dopo mese.
Trovato l’accordo, previa autorizzazione del venditore, andrai a trattare con l’amministratore, per farti carico del debito, da defalcare dal saldo prezzo a suo tempo stabilito.
Che e’ quello che fa’ la banca in sede di rogito.
Con la mano destra, incassa l’assegno circolare del suo credito, mentre con quella sinistra, cancella l’ipoteca.
Se la coperta sara’ sufficientemente capiente il venditore realizzera’ il suo progetto.
Diversamente accettera’ la vendita senza avanzare nulla.
Perche’ ogni giorno che passa il debito aumenta accorciando le sue coperte.