Salve.
Purtroppo ho acquistato un immobile costruito abusivamente nel territorio di un parco naturalistico e poi sanato con richiesta di concessione edilizia in sanatoria. Solo per puro caso mi sono accorta, dopo un anno dall'acquisto, che il vecchio proprietario aveva chiesto il nulla osta al parco per procedere alla regolarizzazione dell' immobile e questo ente aveva dato delle condizioni precise: aveva concesso un nulla osta alla regolarizzazione a condizione che fossero abbattute di alcune parti del fabbricato entro un certo periodo di tempo pena eventuale, il decadere della richiesta e dello stesso nulla osta per ottenere la sanatoria.
Ebbene, il vecchio proprietario non modificò un bel niente, non si attende alle condizioni impostegli e dopo alcuni anni riavvio' tutte le pratiche (solo al comune) dichiarando che l' ente aveva dato piena autorizzazione. Dunque alla fine "Regolarizza" l' immobile sulla base di queste affermazioni false e dopo 6 anni ( prescrizione del reato di falso) lo mette in vendita. Ebbene, nessuno si è accorto che si doveva andare a frugare a monte della concessione edilizia in sanatoria, dell' abitabilità e del progetto interno ed esterno depositati in comune. Neanche il perito della banca che ha concesso regolare mutuo. Mi sono accorta di tutto questo solo per puro caso. Ho incaricato immediatamente un avvocato e fatto contattare i venditori. Questi oggi si offrono di pagarmi le spese x regolarizzare l' immobile ma mi hanno proposto un iter assurdo: abbattere l' opera non autorizzata dal parco facendo finta che i lavori vennero fatti all' epoca.
Rischierei sia dal punto di vista civile che penale per risolvere un reato che mi ha danneggiato dunque dovrei pagare 2 volte. È possibile far decadere tutti i documenti della casa denunciando lo stato dei fatti agli enti preposti e ricominciando nuovamente (dopo 30 anni) l' iter x regolarizzarla comprensivo di adeguamenti prescritti? Oppure correrei il rischio di farmi abbattere l' immobile denunciando il fatto?
Purtroppo ho acquistato un immobile costruito abusivamente nel territorio di un parco naturalistico e poi sanato con richiesta di concessione edilizia in sanatoria. Solo per puro caso mi sono accorta, dopo un anno dall'acquisto, che il vecchio proprietario aveva chiesto il nulla osta al parco per procedere alla regolarizzazione dell' immobile e questo ente aveva dato delle condizioni precise: aveva concesso un nulla osta alla regolarizzazione a condizione che fossero abbattute di alcune parti del fabbricato entro un certo periodo di tempo pena eventuale, il decadere della richiesta e dello stesso nulla osta per ottenere la sanatoria.
Ebbene, il vecchio proprietario non modificò un bel niente, non si attende alle condizioni impostegli e dopo alcuni anni riavvio' tutte le pratiche (solo al comune) dichiarando che l' ente aveva dato piena autorizzazione. Dunque alla fine "Regolarizza" l' immobile sulla base di queste affermazioni false e dopo 6 anni ( prescrizione del reato di falso) lo mette in vendita. Ebbene, nessuno si è accorto che si doveva andare a frugare a monte della concessione edilizia in sanatoria, dell' abitabilità e del progetto interno ed esterno depositati in comune. Neanche il perito della banca che ha concesso regolare mutuo. Mi sono accorta di tutto questo solo per puro caso. Ho incaricato immediatamente un avvocato e fatto contattare i venditori. Questi oggi si offrono di pagarmi le spese x regolarizzare l' immobile ma mi hanno proposto un iter assurdo: abbattere l' opera non autorizzata dal parco facendo finta che i lavori vennero fatti all' epoca.
Rischierei sia dal punto di vista civile che penale per risolvere un reato che mi ha danneggiato dunque dovrei pagare 2 volte. È possibile far decadere tutti i documenti della casa denunciando lo stato dei fatti agli enti preposti e ricominciando nuovamente (dopo 30 anni) l' iter x regolarizzarla comprensivo di adeguamenti prescritti? Oppure correrei il rischio di farmi abbattere l' immobile denunciando il fatto?