V
Valerio Spallina
Ospite
Salve, ho da porvi un quesito. Sono comproprietario di un villino, in cui vi è un'appartamentino di 40 m2 circa 2 vani più bagno e cucina abitabile. Mio padre nel 1985 aveva chiesto, pagando le sanzioni, il cambio di destinazione d'uso da magazzini in appartamento per il custode. Di tale richiesta di sanatoria, io non sapevo nulla.
Gli altri fratelli sapevano. Quando il CTU della causa di divisione ha fatto la sua stima, li ha considerati e valutati come magazzini. a divisione è avvenuta per sentenza passata in giudicato che affida al notaio la stipula dell'atto di divisione in base ai lotti decisi dal CTU. I miei fratelli aggiudicatari del lotto in cui ORA e SOLO ORA si è scoperto esiste la domanda di sanatoria 1985, vogliono perfezionare la sanatoria a spese anche mie.
Io sostengo che le valutazioni ed il piano di riparto del CTU è stato fatto nella situazione di fatto (anno 2006 durante la causa di divisione in tribunale) COME MAGAZZINI. Una sanatoria adesso a sentenza (2011) avvenuta, a mio parere, è una MIGLIORIA che va loro beneficio ma non a mio beneficio. Quindi i costi del tecnico per completare la sanatoria e riaccatastare l'immobile vanno sostenuti da loro oppure, quantomeno, vanno ricolati i valori di CTU e conguagli. Io preferisco non partecipar ai costi e non avere benefici. Loro vogliono dividere i costi ma non darmi neanche la quota di maggior valore sull'appartamentino valutato dal CTU ripostigli. Grato di una vostra opinione e indicazione percentuale di differenza di valore ripostigli-casa abitabile. cordilità
Gli altri fratelli sapevano. Quando il CTU della causa di divisione ha fatto la sua stima, li ha considerati e valutati come magazzini. a divisione è avvenuta per sentenza passata in giudicato che affida al notaio la stipula dell'atto di divisione in base ai lotti decisi dal CTU. I miei fratelli aggiudicatari del lotto in cui ORA e SOLO ORA si è scoperto esiste la domanda di sanatoria 1985, vogliono perfezionare la sanatoria a spese anche mie.
Io sostengo che le valutazioni ed il piano di riparto del CTU è stato fatto nella situazione di fatto (anno 2006 durante la causa di divisione in tribunale) COME MAGAZZINI. Una sanatoria adesso a sentenza (2011) avvenuta, a mio parere, è una MIGLIORIA che va loro beneficio ma non a mio beneficio. Quindi i costi del tecnico per completare la sanatoria e riaccatastare l'immobile vanno sostenuti da loro oppure, quantomeno, vanno ricolati i valori di CTU e conguagli. Io preferisco non partecipar ai costi e non avere benefici. Loro vogliono dividere i costi ma non darmi neanche la quota di maggior valore sull'appartamentino valutato dal CTU ripostigli. Grato di una vostra opinione e indicazione percentuale di differenza di valore ripostigli-casa abitabile. cordilità