Salve a tutti, spiego a voi quello che mi è capitato ultimamente...
A gennaio prendo un'incarico di vendita di un'abitazione da ristrutturare degli anni 30, inizio a fare dei controlli e a farla visionare a dei clienti. Al catasto e al comune non risulta nulla di questa abitazione, avviso il proprietario che provvede all'accatastamento. Intanto un cliente mi fa la proposta di acquisto che viene accettata e firmano il preliminare a febbraio con caparra e il resto della somma tramite mutuo. Naturalmente l'acquirente vede l'immobile anche in presenza del suo geometra prima della proposta. L'accatastamento viene eseguito ad aprile e salta fuori una parte abusiva che comunque deve essere demolita. Per questo abuso le parti concordano un'abbassamento di prezzo e l'acquirente firma una dichiarazione che accetta la somma e dichiara che la demolizione sarà a sue spese.
Domanda: se il mutuo non dovrebbe passare, l'acquirente potrà rivalersi sul proprietario e su di me come intermediario? Secondo voi chi avrà ragione? Grazie.
A gennaio prendo un'incarico di vendita di un'abitazione da ristrutturare degli anni 30, inizio a fare dei controlli e a farla visionare a dei clienti. Al catasto e al comune non risulta nulla di questa abitazione, avviso il proprietario che provvede all'accatastamento. Intanto un cliente mi fa la proposta di acquisto che viene accettata e firmano il preliminare a febbraio con caparra e il resto della somma tramite mutuo. Naturalmente l'acquirente vede l'immobile anche in presenza del suo geometra prima della proposta. L'accatastamento viene eseguito ad aprile e salta fuori una parte abusiva che comunque deve essere demolita. Per questo abuso le parti concordano un'abbassamento di prezzo e l'acquirente firma una dichiarazione che accetta la somma e dichiara che la demolizione sarà a sue spese.
Domanda: se il mutuo non dovrebbe passare, l'acquirente potrà rivalersi sul proprietario e su di me come intermediario? Secondo voi chi avrà ragione? Grazie.