Buongiorno,
Nel 2003 ho acquistato un immobile sottoposto ai vincoli delle belle arti e, al momento dell’atto, ho constatato che la struttura e la disposizione dell’appartamento corrispondevano a quanto riportato nella planimetria catastale.
Recentemente ho affidato la vendita dell’immobile ad un’agenzia immobiliare e dopo circa 8 mesi ho ricevuto una proposta di acquisto che ho accettato. Mancavano pochi giorni all’atto quando l’agente immobiliare mi informa che il notaio dell’acquirente ha rilevato che uno dei due bagni risulta non essere a norma e per tale motivo il potenziale acquirente non è più interessato all’acquisto.
Ho scoperto quindi che la planimetria registrata al catasto, dove risulta la presenza del secondo bagno, è differente da quella urbanistica, nel quale non è presente il bagno in questione. Inoltre, nell’atto notarile del 2003 è riportato che il venditore dichiara che successivamente al 1967 l’immobile non è stato oggetto di opere che richiedessero autorizzazioni o concessioni edilizie e nello stesso atto il notaio fa riferimento all’iscrizione nel catasto, richiamando quindi la planimetria catastale.
Nel caso in cui non dovesse concludersi la compravendita, sono comunque tenuto a pagare il compenso dell’agente immobiliare? Lui non era tenuto a verificare lo stato dell’immobile prima della proposta?
Quali sono le responsabilità del notaio e quali dell’agente immobiliare? Posso rovalermi sul precedente proprietario o sul notaio?
Grazie per l'attenzione
Riccardo
Nel 2003 ho acquistato un immobile sottoposto ai vincoli delle belle arti e, al momento dell’atto, ho constatato che la struttura e la disposizione dell’appartamento corrispondevano a quanto riportato nella planimetria catastale.
Recentemente ho affidato la vendita dell’immobile ad un’agenzia immobiliare e dopo circa 8 mesi ho ricevuto una proposta di acquisto che ho accettato. Mancavano pochi giorni all’atto quando l’agente immobiliare mi informa che il notaio dell’acquirente ha rilevato che uno dei due bagni risulta non essere a norma e per tale motivo il potenziale acquirente non è più interessato all’acquisto.
Ho scoperto quindi che la planimetria registrata al catasto, dove risulta la presenza del secondo bagno, è differente da quella urbanistica, nel quale non è presente il bagno in questione. Inoltre, nell’atto notarile del 2003 è riportato che il venditore dichiara che successivamente al 1967 l’immobile non è stato oggetto di opere che richiedessero autorizzazioni o concessioni edilizie e nello stesso atto il notaio fa riferimento all’iscrizione nel catasto, richiamando quindi la planimetria catastale.
Nel caso in cui non dovesse concludersi la compravendita, sono comunque tenuto a pagare il compenso dell’agente immobiliare? Lui non era tenuto a verificare lo stato dell’immobile prima della proposta?
Quali sono le responsabilità del notaio e quali dell’agente immobiliare? Posso rovalermi sul precedente proprietario o sul notaio?
Grazie per l'attenzione
Riccardo