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E no, qui devo correggerti, invece la prassi era consolidata secondo cui si poteva vendere a libero mercato, ed è proprio il comune e i notai che lo hanno fatto credere ad acquirenti e venditori. Secondo la logica schizo-paranoide dei tribunali, il comune cittadino, anche in presenza dei chiarimenti comunali e malgrado la prassi in voga, avrebbe dovuto studiare le leggi (confuse persino per i giudici) e capire che tutti gli altri stavano sbagliando.


La prova che venditori e acquirenti sono stati tratti in inganno, è che si è proceduto comunque al rogito quindi c'era volonta di entrambe le parti di stipulare il contratto.


Magari sarà come dici tu, non ci sono appigli legali, ma per me il vero responsabile è uno solo...


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