Nicola71

Membro Ordinario
Professionista
Buonasera amici,
avevo un contratto non in esclusiva per vendere un immobile, nel 2012 dopo vari contatti ricevo presso il mio ufficio un cliente con la moglie e li porto a visionare l'immobile in questione, alla presenza del proprietario che vede i possibili acquirenti.
Dopo vari contatti, tali clienti non danno esito positivo.
Alla scadenza del contratto scritto il venditore ci invita in modo verbale a continuare la vendita dell'immobile fino a quando a distanza di due mesi dalla scadenza ci comunica di aver venduto l'immobile ad amici di famiglia. A questo punto ho ritenuto opportuno terminare la vendita dell'immobile senza richiedere nessun compenso in quanto non dovuto. A distanza di tre mesi dalla comunicazione della vendita, scopro che il venditore ha venduto l'immobile alle stesse persone contattate da me, scoperto il tutto mi ha riferito che l'acquirente si è rivolto ad un'altra agenzia e non era responsabile (nuova versione a distanza di tre mesi).

Precisazioni:
1) nel momento in cui mi ha comunicato di aver venduto l'immobile, non comunica nessuna agenzia ma amici di famiglia, ci ha comunicato di aver fatto il preliminare (senza averlo registrato), in attesa che si concluda l'atto notarile non posso verificare se è vero o falso che si sia costituita un'altra agenzia.
2) Nella visita dell'immobile i potenziali clienti mi hanno firmato il foglio di visita alla presenza del proprietario.
3) Nel contattare l'acquirente dopo che quest'ultimo ha già acquistato, mi ha comunicato che il prezzo dell'altra agenzia era più conveniente.

Venditore ed acquirente danno una versione concordata a tavolino per evitare il mio compenso.

Domanda:
1) Mi spetta il compenso se l'affare è stato concluso tra loro privatamente?
2) Se interviene una seconda agenzia con un cliente presentato da me, spetta un parte del compenso di mediazione tenendo presente che il proprietario ha fatto finta di ignorare il nostro lavoro precedente?
 

Rosa1968

Membro Storico
Buonasera amici,
avevo un contratto non in esclusiva per vendere un immobile, nel 2012 dopo vari contatti ricevo presso il mio ufficio un cliente con la moglie e li porto a visionare l'immobile in questione, alla presenza del proprietario che vede i possibili acquirenti.
Dopo vari contatti, tali clienti non danno esito positivo.
Alla scadenza del contratto scritto il venditore ci invita in modo verbale a continuare la vendita dell'immobile fino a quando a distanza di due mesi dalla scadenza ci comunica di aver venduto l'immobile ad amici di famiglia. A questo punto ho ritenuto opportuno terminare la vendita dell'immobile senza richiedere nessun compenso in quanto non dovuto. A distanza di tre mesi dalla comunicazione della vendita, scopro che il venditore ha venduto l'immobile alle stesse persone contattate da me, scoperto il tutto mi ha riferito che l'acquirente si è rivolto ad un'altra agenzia e non era responsabile (nuova versione a distanza di tre mesi).

Precisazioni:
1) nel momento in cui mi ha comunicato di aver venduto l'immobile, non comunica nessuna agenzia ma amici di famiglia, ci ha comunicato di aver fatto il preliminare (senza averlo registrato), in attesa che si concluda l'atto notarile non posso verificare se è vero o falso che si sia costituita un'altra agenzia.
2) Nella visita dell'immobile i potenziali clienti mi hanno firmato il foglio di visita alla presenza del proprietario.
3) Nel contattare l'acquirente dopo che quest'ultimo ha già acquistato, mi ha comunicato che il prezzo dell'altra agenzia era più conveniente.

Venditore ed acquirente danno una versione concordata a tavolino per evitare il mio compenso.

Domanda:
1) Mi spetta il compenso se l'affare è stato concluso tra loro privatamente?
2) Se interviene una seconda agenzia con un cliente presentato da me, spetta un parte del compenso di mediazione tenendo presente che il proprietario ha fatto finta di ignorare il nostro lavoro precedente?
Nel primo caso é proprio la frode al mediatore anche se l'incarico era scaduto ..... Questo non rimette automaticamente le parti a poter liberamente concludere l'affare ....
Nel secondo caso loro parlano di altra agenzia. Ok.Non è pagando un mediatore nel caso ne avesse coinvolti altri che si é al riparo dalle pretese di altri mediatori Non siamo solidali ..... Anche in questo caso bisogna dimostrare il nesso casuale tra la propria opera e la conclusione dell'affare. Qui si applicherà la pluralità dei mediatori con la suddivisione della provvigione in quote. Io fossi in te inizierei a scrivere una letterina dall'avvocato così da capire cosa é successo e perché. Devono rispondere entrambi ....
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Buonasera amici,
avevo un contratto non in esclusiva per vendere un immobile, nel 2012 dopo vari contatti ricevo presso il mio ufficio un cliente con la moglie e li porto a visionare l'immobile in questione, alla presenza del proprietario che vede i possibili acquirenti.
Dopo vari contatti, tali clienti non danno esito positivo.
Alla scadenza del contratto scritto il venditore ci invita in modo verbale a continuare la vendita dell'immobile fino a quando a distanza di due mesi dalla scadenza ci comunica di aver venduto l'immobile ad amici di famiglia. A questo punto ho ritenuto opportuno terminare la vendita dell'immobile senza richiedere nessun compenso in quanto non dovuto. A distanza di tre mesi dalla comunicazione della vendita, scopro che il venditore ha venduto l'immobile alle stesse persone contattate da me, scoperto il tutto mi ha riferito che l'acquirente si è rivolto ad un'altra agenzia e non era responsabile (nuova versione a distanza di tre mesi).

Precisazioni:
1) nel momento in cui mi ha comunicato di aver venduto l'immobile, non comunica nessuna agenzia ma amici di famiglia, ci ha comunicato di aver fatto il preliminare (senza averlo registrato), in attesa che si concluda l'atto notarile non posso verificare se è vero o falso che si sia costituita un'altra agenzia.
2) Nella visita dell'immobile i potenziali clienti mi hanno firmato il foglio di visita alla presenza del proprietario.
3) Nel contattare l'acquirente dopo che quest'ultimo ha già acquistato, mi ha comunicato che il prezzo dell'altra agenzia era più conveniente.

Venditore ed acquirente danno una versione concordata a tavolino per evitare il mio compenso.

Domanda:
1) Mi spetta il compenso se l'affare è stato concluso tra loro privatamente?
2) Se interviene una seconda agenzia con un cliente presentato da me, spetta un parte del compenso di mediazione tenendo presente che il proprietario ha fatto finta di ignorare il nostro lavoro precedente?
È chiaro che non esiste alcuna seconda agenzia e che hanno concluso privatamente. Secondo me si sono messi d'accordo sin da quando si sono incontrati ed hanno atteso solo la scadenza dell'incarico, ritenendo di essersi liberati dal vincolo. Certo che non è piacevole lavorare con il dubbio che ci sia sempre qualcuno pronto a fregarti.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Purtroppo quando c'e la malafede ......... Anziché funzionare da deterrente in questo caso assolverà all'onere della prova. É comunque utile o prima o dopo.
Il fatto è che la via legale dovrebbe essere sempre l'extrema ratio, sarebbe meglio non ricorrervi mai, anche perchè gli esiti non sono mai certi. Quando avvengono episodi di "scavalco" simili, talvolta la malafede è evidente (come in questo caso), talora però i clienti non pensano affatto di agire scorrettamente, c'è solo ignoranza. Forse allora non sarebbe sbagliato prevenire questi inconvenienti, consegnando magari ai potenziali clienti un documento in cui sono elencati tutti i possibili comportamenti scorretti da evitare, evidenziando anche le conseguenze cui possono andare incontro (più in dettaglio rispetto a quello che è scritto sul foglio visita e sull'incarico di vendita).
 

topcasa

Membro Storico
Il fatto è che la via legale dovrebbe essere sempre l'extrema ratio, sarebbe meglio non ricorrervi mai, anche perchè gli esiti non sono mai certi. Quando avvengono episodi di "scavalco" simili, talvolta la malafede è evidente (come in questo caso), talora però i clienti non pensano affatto di agire scorrettamente, c'è solo ignoranza. Forse allora non sarebbe sbagliato prevenire questi inconvenienti, consegnando magari ai potenziali clienti un documento in cui sono elencati tutti i possibili comportamenti scorretti da evitare, evidenziando anche le conseguenze cui possono andare incontro (più in dettaglio rispetto a quello che è scritto sul foglio visita e sull'incarico di vendita).
Ottima idea e consiglio. Penso proprio che ne valga la pena. Tu hai già preparato qualche bozza su come impostare questa avvertenza?[DOUBLEPOST=1375936130,1375936110][/DOUBLEPOST]
Il fatto è che la via legale dovrebbe essere sempre l'extrema ratio, sarebbe meglio non ricorrervi mai, anche perchè gli esiti non sono mai certi. Quando avvengono episodi di "scavalco" simili, talvolta la malafede è evidente (come in questo caso), talora però i clienti non pensano affatto di agire scorrettamente, c'è solo ignoranza. Forse allora non sarebbe sbagliato prevenire questi inconvenienti, consegnando magari ai potenziali clienti un documento in cui sono elencati tutti i possibili comportamenti scorretti da evitare, evidenziando anche le conseguenze cui possono andare incontro (più in dettaglio rispetto a quello che è scritto sul foglio visita e sull'incarico di vendita).
Ottima idea e consiglio. Penso proprio che ne valga la pena. Tu hai già preparato qualche bozza su come impostare questa avvertenza?
 

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