Buonasera amici,
avevo un contratto non in esclusiva per vendere un immobile, nel 2012 dopo vari contatti ricevo presso il mio ufficio un cliente con la moglie e li porto a visionare l'immobile in questione, alla presenza del proprietario che vede i possibili acquirenti.
Dopo vari contatti, tali clienti non danno esito positivo.
Alla scadenza del contratto scritto il venditore ci invita in modo verbale a continuare la vendita dell'immobile fino a quando a distanza di due mesi dalla scadenza ci comunica di aver venduto l'immobile ad amici di famiglia. A questo punto ho ritenuto opportuno terminare la vendita dell'immobile senza richiedere nessun compenso in quanto non dovuto. A distanza di tre mesi dalla comunicazione della vendita, scopro che il venditore ha venduto l'immobile alle stesse persone contattate da me, scoperto il tutto mi ha riferito che l'acquirente si è rivolto ad un'altra agenzia e non era responsabile (nuova versione a distanza di tre mesi).
Precisazioni:
1) nel momento in cui mi ha comunicato di aver venduto l'immobile, non comunica nessuna agenzia ma amici di famiglia, ci ha comunicato di aver fatto il preliminare (senza averlo registrato), in attesa che si concluda l'atto notarile non posso verificare se è vero o falso che si sia costituita un'altra agenzia.
2) Nella visita dell'immobile i potenziali clienti mi hanno firmato il foglio di visita alla presenza del proprietario.
3) Nel contattare l'acquirente dopo che quest'ultimo ha già acquistato, mi ha comunicato che il prezzo dell'altra agenzia era più conveniente.
Venditore ed acquirente danno una versione concordata a tavolino per evitare il mio compenso.
Domanda:
1) Mi spetta il compenso se l'affare è stato concluso tra loro privatamente?
2) Se interviene una seconda agenzia con un cliente presentato da me, spetta un parte del compenso di mediazione tenendo presente che il proprietario ha fatto finta di ignorare il nostro lavoro precedente?
avevo un contratto non in esclusiva per vendere un immobile, nel 2012 dopo vari contatti ricevo presso il mio ufficio un cliente con la moglie e li porto a visionare l'immobile in questione, alla presenza del proprietario che vede i possibili acquirenti.
Dopo vari contatti, tali clienti non danno esito positivo.
Alla scadenza del contratto scritto il venditore ci invita in modo verbale a continuare la vendita dell'immobile fino a quando a distanza di due mesi dalla scadenza ci comunica di aver venduto l'immobile ad amici di famiglia. A questo punto ho ritenuto opportuno terminare la vendita dell'immobile senza richiedere nessun compenso in quanto non dovuto. A distanza di tre mesi dalla comunicazione della vendita, scopro che il venditore ha venduto l'immobile alle stesse persone contattate da me, scoperto il tutto mi ha riferito che l'acquirente si è rivolto ad un'altra agenzia e non era responsabile (nuova versione a distanza di tre mesi).
Precisazioni:
1) nel momento in cui mi ha comunicato di aver venduto l'immobile, non comunica nessuna agenzia ma amici di famiglia, ci ha comunicato di aver fatto il preliminare (senza averlo registrato), in attesa che si concluda l'atto notarile non posso verificare se è vero o falso che si sia costituita un'altra agenzia.
2) Nella visita dell'immobile i potenziali clienti mi hanno firmato il foglio di visita alla presenza del proprietario.
3) Nel contattare l'acquirente dopo che quest'ultimo ha già acquistato, mi ha comunicato che il prezzo dell'altra agenzia era più conveniente.
Venditore ed acquirente danno una versione concordata a tavolino per evitare il mio compenso.
Domanda:
1) Mi spetta il compenso se l'affare è stato concluso tra loro privatamente?
2) Se interviene una seconda agenzia con un cliente presentato da me, spetta un parte del compenso di mediazione tenendo presente che il proprietario ha fatto finta di ignorare il nostro lavoro precedente?