Al tuo posto procederei con il seguente sistema
- anche se scrivi che il controsoffitto è sopra il solaio e che ci sono delle putrelle (termine per i profilati in acciaio), mi sembra pacifico che il controsoffitto sia sotto il solaio che ci interessa e che questo sia tutto in legno, senza alcun elemento metallico.
- nelle normative sulle costruzioni una volta non c’erano gli attuali limiti per la “freccia” dei solai, cioè per le oscillazioni; questo mentre rileva per il comfort non è detto che rilevi obbligatoriamente anche per la stabilità, cioè può essere fastidioso, ma non è detto che non regga.
- per accertarmi sulla stabilità chiamerei un bravo cartongessista per fare delle asole apribili nel controsoffitto per i seguenti scopi:
- rilevare l’essenza delle travi di legno e le loro dimensioni
- ispezione visiva sulle travi con un torcia elettrica; importanti tra l’altro sono gli appoggi delle travi sia per l’integrità della malta e muratura subito sotto l’appoggio, sia per eventuali infiltrazioni d’acqua lungo le pareti o per il lavaggio dei pavimenti. Nei palazzi storici di Venezia mi risulta sia ricorrente il marciume negli appoggi, proprio per il lavaggio dei pavimenti.
- da quello che ho capito io il tarlo non dovrebbe svilupparsi nel legno molto duro per essenza o vetustà. Facendo attenzione a non farne entrare di nuovi nel controsoffitto, potrebbe essere comunque data una mano di antitarlo ogni tanto (in un caso diverso ma con similitudini al tuo, io ho scelto il Sinotar della Sinopia, tra l’altro, acquistabile anche via Internet da antichitabelsito.it)
- inserire se del caso un pannello fonoisolante al di sopra del controsoffitto
- se del caso consultarsi con un Ingegnere per eventuale consolidamento o riduzione dell’oscillazione da eseguirsi o con i nuovi materiali compositi fibrorinforzati o con le classiche putrelle in acciaio od altro sistema che lui meglio ti potrà consigliare; l’Italia infatti è fra i primi paesi nelle tecniche di conservazione degli edifici storici
- una punto di semplificazione però ce l’hai nel senso che puoi organizzarti e gestire il lavoro tutto tu, coinvolgendo volente o nolente per la spesa al momento che vuoi il proprietario superiore per l’eventuale consolidamento e manutenzione della comune proprietà struttura portante del solaio; mentre anche per semplicità la parte controsoffitto potrebbe rimanere a tuo carico.
Un saluto