genros

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Privato Cittadino
Buongiorno, sono nuovo del forum, ma sono diverse settimane che leggo di frequente i vari post.
Vi espongo la mia situazione: necessito di acquistare la prima casa; dispongo di una cifra di circa 35k; tolte le spese notarili, di agenzia, ecc, mi rimarrebbero in tasca circa 25k. Posto che ho intenzione di chiedere un LTV pari all'80% (non di più perché aumenterebbero esageratamente gli interessi), mi piacerebbe sapere se mi sarà possibile addebitare al venditore, in forza dell'art. 1475 cc., le spese accessorie derivanti dall'acquisto, a fronte di un accordo in cui prevediamo di aumentare il prezzo dell'immobile per una cifra pari all'importo delle spese accessorie stesse.
Così facendo potremmo permetterci, anziché una casa da 125k, una casa da 175k (ossia un trilocale anziché un bilocale. Per noi risulta assolutamente dirimente: date le imminenti nozze, avere una camera in più vorrebbe dire essere tranquilli almeno una decina di anni in caso di arrivo di figli).
Mi interessa solo se mi muovo in uno spazio di legalità e se risulta già una prassi accettata nel mondo della compravendita immobiliare.

Per la perizia non credo ci possano essere problemi: la mia idea è comunque di trattare il prezzo iniziale e, in forza di ciò, ottenere un valore che, comprese spese accessorie, sia vicino al valore di mercato/perizia.

grazie a tutti gli utenti
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Salve, l'art. 1475 del C.c., prevede che le spese di contratto siano a carico del compratore, se non diversamente accordato con la parte venditrice (art. 1196 stesso codice).
Ora senza voler dirimere in ogni parte il codice bisogna chiedersi se la parte venditrice accetterebbe una transazione del genere; e da cui nasce una domanda imminente; hai provato a chiedere al venditore se accetta accollarsi le spese accessorie?.
Concordo invece sul contrattare sul valore dell'immobile, per un equo acquisto, ma per fare ciò devi essere sicurodi non sparare cifre fuori luogo; per questo penso sia idoneo affidarsi ad un perito di parte (AI, geom., arch., o addetti del settore) tale da avere una perizia ed avere un quadro abbastanza preciso sul valore venale dell'immobile.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Mi interessa solo se mi muovo in uno spazio di legalità e se risulta già una prassi accettata nel mondo della compravendita immobiliare.
Prassi utilizzata per ottenere mutui a interessi più "generosi", ma non del tutto corretta; difficile rispondere.
Dal punto di vista del diritto, nessun problema.
Dal punto di vista della banca, non molto corretto.
Così facendo potremmo permetterci, anziché una casa da 125k, una casa da 175k (ossia un trilocale anziché un bilocale
Mi pare una differenza troppo sostanziosa, per poterla colmare solo con il giochetto delle spese a carico del venditore.
Le spese (imposte, notaio, agenzia) ammontano anche al 10% ; 10.000 potrebbero non bastare.
 

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