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Membro Storico
25/11/2014
di Avv. Alessandro Gallucci
Ho appena acquistato un'abitazione di nuova costruzione: con mia grande sorpresa, al momento della stipula, ho scoperto che le spese per gli allacci alle varie utenze sono a mio carico. E' giusto?
Sto definendo gli ultimi accordi per prendere in locazione un appartamento: il proprietario mi ha detto che devono essere riattivate le utenze luce e gas e che di conseguenza il costo di quest'operazione è a mio carico? È giusto?
Questi sono due dei tanti dubbi che spesso ci assalgono al momento dell'acquisto o dell'affitto di un'abitazione (com'anche di un locale commerciale).
Partiamo dall'ipotesi della compravendita d'un immobile di nuova costruzione.
Solitamente, in casi del genere, il costruttore edifica le unità immobiliari vendendole su carta o, a seconda della risposta del mercato, anche alla fine della costruzione.
Che cosa ci debba essere venduto è chiaro: un'unità immobiliare conforme alla normativa urbanistico edilizia, priva di vizi costruttivi ed i cui impianti siano rispondenti alla disciplina legislativa dettata in materia di conformità dei medesimi alla regola dell'arte (leggasi impianti a norma); in poche parole l'unità immobiliare deve possedere l'agibilità (cfr. art. 24 d.p.r. n. 380/01).
Si badi: gli impianti devono essere realizzati secondo legge, ma l'allaccio, ossia la stipula di un contratto con un fornitore non rientra nel novero di questi adempimenti.
Per dirla con un esempio: il costruttore deve consegnare un immobile con l'impianto elettrico a norma ma la rispondenza alle regole non vuol dire anche sottoscrizione di un accordo con l'erogatore di quel servizio. Lo stesso dicasi per l'utenza gas, telefono ecc. è fondamentale, quindi, che la persona su cui grava questo adempimento sia concordata al momento dell'acquisto dell'immobile prevedendo specificamente chi debba fare che cosa e chi debba pagare per questi adempimenti.
Se nulla è previsto, quindi, gli adempimenti e le spese sono a carico della parte compratrice.
Non molto diverso il discorso per quanto riguarda le abitazioni concesse in locazione.
Il locatore, infatti, deve consegnare un immobile in buono stato che dev'essere conforme all'uso (art. 1575 c.c.) pattuito. Gli impianti devono essere ben funzionanti ed a norma, ma le utenze dovranno essere volturate da chi vi ha interesse, ossia dal conduttore.
Il costo di questa operazione viene addebitato nella prima bolletta da parte del fornitore del servizio, quindi se ci si è messi d'accordo diversamente con il proprietario, bisognerà rivolgersi a lui chiedendo il rimborso di quella voce di costo presente nella fattura.
Si badi: se è stato convenuto, com'è normale che sia, che il conduttore debba effettuare la volturazione delle utenze (al di là di chi ne debba pagare il costo), è bene che quest'ultimo si attivi quanto prima per porre in essere questo compito, per evitare di non adempiere correttamente ad uno degli obblighi assunti al momento della stipula del contratto.
Fonte condominioweb
di Avv. Alessandro Gallucci
Ho appena acquistato un'abitazione di nuova costruzione: con mia grande sorpresa, al momento della stipula, ho scoperto che le spese per gli allacci alle varie utenze sono a mio carico. E' giusto?
Sto definendo gli ultimi accordi per prendere in locazione un appartamento: il proprietario mi ha detto che devono essere riattivate le utenze luce e gas e che di conseguenza il costo di quest'operazione è a mio carico? È giusto?
Questi sono due dei tanti dubbi che spesso ci assalgono al momento dell'acquisto o dell'affitto di un'abitazione (com'anche di un locale commerciale).
Partiamo dall'ipotesi della compravendita d'un immobile di nuova costruzione.
Solitamente, in casi del genere, il costruttore edifica le unità immobiliari vendendole su carta o, a seconda della risposta del mercato, anche alla fine della costruzione.
Che cosa ci debba essere venduto è chiaro: un'unità immobiliare conforme alla normativa urbanistico edilizia, priva di vizi costruttivi ed i cui impianti siano rispondenti alla disciplina legislativa dettata in materia di conformità dei medesimi alla regola dell'arte (leggasi impianti a norma); in poche parole l'unità immobiliare deve possedere l'agibilità (cfr. art. 24 d.p.r. n. 380/01).
Si badi: gli impianti devono essere realizzati secondo legge, ma l'allaccio, ossia la stipula di un contratto con un fornitore non rientra nel novero di questi adempimenti.
Per dirla con un esempio: il costruttore deve consegnare un immobile con l'impianto elettrico a norma ma la rispondenza alle regole non vuol dire anche sottoscrizione di un accordo con l'erogatore di quel servizio. Lo stesso dicasi per l'utenza gas, telefono ecc. è fondamentale, quindi, che la persona su cui grava questo adempimento sia concordata al momento dell'acquisto dell'immobile prevedendo specificamente chi debba fare che cosa e chi debba pagare per questi adempimenti.
Se nulla è previsto, quindi, gli adempimenti e le spese sono a carico della parte compratrice.
Non molto diverso il discorso per quanto riguarda le abitazioni concesse in locazione.
Il locatore, infatti, deve consegnare un immobile in buono stato che dev'essere conforme all'uso (art. 1575 c.c.) pattuito. Gli impianti devono essere ben funzionanti ed a norma, ma le utenze dovranno essere volturate da chi vi ha interesse, ossia dal conduttore.
Il costo di questa operazione viene addebitato nella prima bolletta da parte del fornitore del servizio, quindi se ci si è messi d'accordo diversamente con il proprietario, bisognerà rivolgersi a lui chiedendo il rimborso di quella voce di costo presente nella fattura.
Si badi: se è stato convenuto, com'è normale che sia, che il conduttore debba effettuare la volturazione delle utenze (al di là di chi ne debba pagare il costo), è bene che quest'ultimo si attivi quanto prima per porre in essere questo compito, per evitare di non adempiere correttamente ad uno degli obblighi assunti al momento della stipula del contratto.
Fonte condominioweb
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