Ciao a tutti,
sono proprietario di un appartamento + box in una palazzina di 12 unità immobiliari costruita 4 anni fa. Il venditore è una società immobiliare che ha appaltato i lavori ad un'impresa di costruzioni.
A partire sin dai primi rogiti di compravendita, gli acquirenti che hanno iniziato ad abitare gli appartamenti si sono subito lamentati dei continui malfunzionamenti dell’impianto di riscaldamento sia con gli amministratori che si sono succeduti di anno in anno, sia con le imprese addette alla manutenzione dello stesso; precisamente l’impianto termico andava spesso in blocco durante la stagione invernale o non era in grado di scaldare adeguatamente le abitazioni.
Le società che hanno eseguito la manutenzione purtroppo non sono mai riuscite a risolvere tali problemi; l'ultima di queste ha rilevato diversi problemi di realizzazione tecnica dell’impianto termico e ha quindi proposto alcune modifiche necessarie alla risoluzione dei problemi da noi lamentati. Ad oggi nell’assemblea condominiale abbiamo approvato ed in buona parte già pagato interventi per un totale di circa 8.000 Euro!
Ciliegina sulla torta, alcuni mesi fa si è intasata la fognatura condominiale; la pendenza del tubo è errata ed inoltre è franato il muro della cameretta perché non è stato cementato. Abbiamo dovuto pagare l'intervento della ditta di spurghi e il risanamento della cameretta per un totale di circa 1.000 Euro
Tutti gli interventi sopraindicati non sono coperti dalla Polizza Decennale Postuma che il venditore ci ha rilasciato, dato che nella stessa si fa riferimento solo a gravi difetti di tipo edilizio (con franchigia di 15.000 euro).
Non ci sembra giusto a distanza di così poco tempo dall'acquisto di unità immobiliari nuove (pagate fior di quattrini) dover sostenere ancora considerevoli spese, dovute in gran parte ad errori nella progettazione/esecuzione degli impianti di riscaldamento, idraulici ed elettrici. Abbiamo quindi inviato una raccomandata al venditore chiedendo di contribuire a tali spese completamente od almeno parzialmente.
L'immobiliare ci ha risposto che, essendo in liquidazione, non è più responsabile della costruzione commissionata alla società appaltatrice ed ha inoltrato a quest'ultima la ns. richiesta!!
E' vero quanto afferma? Non dovrebbe comunque rispondere l'immobiliare che ci ha venduto gli appartamenti, anche se in liquidazione (intendo il legale rappresentante e i soci)?
Come possiamo ottenere un risarcimento anche parziale delle spese impreviste? Ci tocca fare causa?
Grazie anticipatamente per delucidazioni in merito a quanto sopra!
sono proprietario di un appartamento + box in una palazzina di 12 unità immobiliari costruita 4 anni fa. Il venditore è una società immobiliare che ha appaltato i lavori ad un'impresa di costruzioni.
A partire sin dai primi rogiti di compravendita, gli acquirenti che hanno iniziato ad abitare gli appartamenti si sono subito lamentati dei continui malfunzionamenti dell’impianto di riscaldamento sia con gli amministratori che si sono succeduti di anno in anno, sia con le imprese addette alla manutenzione dello stesso; precisamente l’impianto termico andava spesso in blocco durante la stagione invernale o non era in grado di scaldare adeguatamente le abitazioni.
Le società che hanno eseguito la manutenzione purtroppo non sono mai riuscite a risolvere tali problemi; l'ultima di queste ha rilevato diversi problemi di realizzazione tecnica dell’impianto termico e ha quindi proposto alcune modifiche necessarie alla risoluzione dei problemi da noi lamentati. Ad oggi nell’assemblea condominiale abbiamo approvato ed in buona parte già pagato interventi per un totale di circa 8.000 Euro!
Ciliegina sulla torta, alcuni mesi fa si è intasata la fognatura condominiale; la pendenza del tubo è errata ed inoltre è franato il muro della cameretta perché non è stato cementato. Abbiamo dovuto pagare l'intervento della ditta di spurghi e il risanamento della cameretta per un totale di circa 1.000 Euro
Tutti gli interventi sopraindicati non sono coperti dalla Polizza Decennale Postuma che il venditore ci ha rilasciato, dato che nella stessa si fa riferimento solo a gravi difetti di tipo edilizio (con franchigia di 15.000 euro).
Non ci sembra giusto a distanza di così poco tempo dall'acquisto di unità immobiliari nuove (pagate fior di quattrini) dover sostenere ancora considerevoli spese, dovute in gran parte ad errori nella progettazione/esecuzione degli impianti di riscaldamento, idraulici ed elettrici. Abbiamo quindi inviato una raccomandata al venditore chiedendo di contribuire a tali spese completamente od almeno parzialmente.
L'immobiliare ci ha risposto che, essendo in liquidazione, non è più responsabile della costruzione commissionata alla società appaltatrice ed ha inoltrato a quest'ultima la ns. richiesta!!
E' vero quanto afferma? Non dovrebbe comunque rispondere l'immobiliare che ci ha venduto gli appartamenti, anche se in liquidazione (intendo il legale rappresentante e i soci)?
Come possiamo ottenere un risarcimento anche parziale delle spese impreviste? Ci tocca fare causa?
Grazie anticipatamente per delucidazioni in merito a quanto sopra!