misterchain
Nuovo Iscritto
Salve a tutti,
agli inizi del 2007 ho effettuato degli interventi di ordinaria manutenzione nel mio appartamento comunicando al comune tali lavori mediante una lettera. Successivamente, quando i lavori erano già in corso, decisi di far restringere la cucina spostando di 40cm il tramezzo che la separava dal salone. Allo stesso tempo feci spostare su tale parete la porta d'ingresso alla cucina. TUTTAVIA, CONVINTO CHE LA COMUNICAZIONE FATTA AL COMUNE FOSSE SUFFICIENTE PER I LAVORI CHE INTENDEVO FAR FARE, NON PRESENTAI ALCUNA DIA E NON FECI FARE L'AGGIORNAMENTO DELLA PLANIMETRIA CATASTALE.
Poichè oggi ho deciso di vendere la casa vorrei chiarire i seguenti dubbi alla luce della nuova legge sull'edilizia (26 maggio 2010):
1) Era obbligatorio presentare la DIA per la tipologia di modifica eseguita? (ovvero: spostamento di una parete di pochi centimetri e spostamento della porta d'accesso alla cucina)
2) Ho letto che per fare l'aggiornamento della planimetria catastale serve una pratica DOCFA. Premesso che il mio più caro amico è un ingegnere iscritto all'albo e si è proposto di aiutarmi gratuitamente a risolvere questa faccenda presentando la DOCFA con la sua firma, la domanda che vi pongo è: Oltre alla nuova planimetria cosa dovrà allegare?
3) Qualora fosse stata necessaria la DIA, incorrerò in una sazione? A quanto ammonta l'importo?
4) Su alcuni forum, per evitare multe anche molto salate, ho letto il consiglio di presentare al comune una falsa comunicazione di inizio lavori, come a far vedere che lo spostamento del tramezzo debba essere ancora fatto. Poichè tuttavia ho letto che nella documentazione deve essere indicato anche il nome della ditta che effettuerà il lavoro (ditta che, non essendoci nessun lavoro reale da eseguire, non esisterebbe), potrei indicare che i lavori li effettuo da solo? Giudicate questo "stratagemma" percorribile?
Grazie per i consigli che vorrete darmi
agli inizi del 2007 ho effettuato degli interventi di ordinaria manutenzione nel mio appartamento comunicando al comune tali lavori mediante una lettera. Successivamente, quando i lavori erano già in corso, decisi di far restringere la cucina spostando di 40cm il tramezzo che la separava dal salone. Allo stesso tempo feci spostare su tale parete la porta d'ingresso alla cucina. TUTTAVIA, CONVINTO CHE LA COMUNICAZIONE FATTA AL COMUNE FOSSE SUFFICIENTE PER I LAVORI CHE INTENDEVO FAR FARE, NON PRESENTAI ALCUNA DIA E NON FECI FARE L'AGGIORNAMENTO DELLA PLANIMETRIA CATASTALE.
Poichè oggi ho deciso di vendere la casa vorrei chiarire i seguenti dubbi alla luce della nuova legge sull'edilizia (26 maggio 2010):
1) Era obbligatorio presentare la DIA per la tipologia di modifica eseguita? (ovvero: spostamento di una parete di pochi centimetri e spostamento della porta d'accesso alla cucina)
2) Ho letto che per fare l'aggiornamento della planimetria catastale serve una pratica DOCFA. Premesso che il mio più caro amico è un ingegnere iscritto all'albo e si è proposto di aiutarmi gratuitamente a risolvere questa faccenda presentando la DOCFA con la sua firma, la domanda che vi pongo è: Oltre alla nuova planimetria cosa dovrà allegare?
3) Qualora fosse stata necessaria la DIA, incorrerò in una sazione? A quanto ammonta l'importo?
4) Su alcuni forum, per evitare multe anche molto salate, ho letto il consiglio di presentare al comune una falsa comunicazione di inizio lavori, come a far vedere che lo spostamento del tramezzo debba essere ancora fatto. Poichè tuttavia ho letto che nella documentazione deve essere indicato anche il nome della ditta che effettuerà il lavoro (ditta che, non essendoci nessun lavoro reale da eseguire, non esisterebbe), potrei indicare che i lavori li effettuo da solo? Giudicate questo "stratagemma" percorribile?
Grazie per i consigli che vorrete darmi