Avrei bisogno di una delucidazione, in materia di locazione, da parte di chi opera quotidianamente nel settore.
Mia sorella Carla, che attualmente vive con me, vorrebbe affittare “per alcuni di mesi” il suo appartamento di Roma, comprato un anno fa, a due sue amiche psicologhe che, fino alla fine di Giugno, sono in subaffitto in una camera con due posti letto presso un’anziana signora. Adesso quest’ultima ha bisogno urgentemente di rientrare in possesso della camera e allora queste psicologhe non sanno dove andare. Mia sorella si è offerta loro di affittare, per un breve periodo, il suo appartamento sfitto ( almeno ci recupera l’ IMU e la rata del mutuo….) ma io l'ho messa sul chi va là: il cosiddetto contratto transitorio può essere una trappola per il proprietario e un opportunità per il conduttore perché potrebbe trasformarlo ope legis in un contratto 4+4.
Io le ho consigliato di affittare una SOLA stanza con due posti letto più l’uso del bagno e della cucina e non tutto l’appartamento, per limitare, nel caso, i danni.
Allora vi chiedo:
quali sono quei requisiti fondamentali da rispettare e/o inserire nella scrittura che fanno di un contratto un "contratto transitorio" e che non lo trasformino automaticamente, in caso di discussioni o controversie tra le parti, in un "4+4"?
Devono essere provate documentalmente le esigenze temporanee del locatore e quelle del conduttore? E se quelle del conduttore vengono meno, nelle more del contratto transitorio?
Esiste un canone concordato oppure questo è libero?
La locazione di una sola camera ha effetti giuridici diversi dall'affitto dell'intero appartamento?
Grazie.
( Assicura mia sorella che le sue amiche sono ottime persone e non crede che ci "marceranno"; forse sono io ad essere troppo malfidato ma un minimo di prudenza...)
Mia sorella Carla, che attualmente vive con me, vorrebbe affittare “per alcuni di mesi” il suo appartamento di Roma, comprato un anno fa, a due sue amiche psicologhe che, fino alla fine di Giugno, sono in subaffitto in una camera con due posti letto presso un’anziana signora. Adesso quest’ultima ha bisogno urgentemente di rientrare in possesso della camera e allora queste psicologhe non sanno dove andare. Mia sorella si è offerta loro di affittare, per un breve periodo, il suo appartamento sfitto ( almeno ci recupera l’ IMU e la rata del mutuo….) ma io l'ho messa sul chi va là: il cosiddetto contratto transitorio può essere una trappola per il proprietario e un opportunità per il conduttore perché potrebbe trasformarlo ope legis in un contratto 4+4.
Io le ho consigliato di affittare una SOLA stanza con due posti letto più l’uso del bagno e della cucina e non tutto l’appartamento, per limitare, nel caso, i danni.
Allora vi chiedo:
quali sono quei requisiti fondamentali da rispettare e/o inserire nella scrittura che fanno di un contratto un "contratto transitorio" e che non lo trasformino automaticamente, in caso di discussioni o controversie tra le parti, in un "4+4"?
Devono essere provate documentalmente le esigenze temporanee del locatore e quelle del conduttore? E se quelle del conduttore vengono meno, nelle more del contratto transitorio?
Esiste un canone concordato oppure questo è libero?
La locazione di una sola camera ha effetti giuridici diversi dall'affitto dell'intero appartamento?
Grazie.
( Assicura mia sorella che le sue amiche sono ottime persone e non crede che ci "marceranno"; forse sono io ad essere troppo malfidato ma un minimo di prudenza...)