Leggo e riporto:
Le telefonate promozionali stanno per diventare un ricordo. Almeno per quei cittadini che si iscriveranno in un elenco che certificherà la loro scelta di non essere disturbati. È stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri, in ritardo rispetto alla data inizialmente fissata dalla legge 166/2009 (il 25 maggio), il regolamento che disciplina il «Registro pubblico delle opposizioni» (cosiddetta «robinson list») per gli utenti telefonici, varato in applicazione del Codice sulla protezione dei dati personali. Entro 90 giorni dalla pubblicazione del testo sulla «Gazzetta Ufficiale» il meccanismo andrà a regime e sarà gestito da un soggetto terzo, al quale il ministero dello Sviluppo economico appalterà per intero il nuovo servizio.
Con il regolamento cambiano completamente i principi che regolano il telemarketing. Dal sistema dell'opt-in («non mi potete disturbare al telefono se non vi ho dato l'autorizzazione»), si passa all'opt-out («ti disturbiamo a meno che non ti sia iscritto nel registro delle opposizioni»). In pratica il cittadino, iscrivendo il suo numero in un elenco, potrà scegliere di non essere raggiunto dalla pubblicità.
Le modalità per la registrazione a questo elenco, completamente gratuita, sono varie: compilazione di un modulo via internet, fax, raccomandata, e-mail o chiamata telefonica. Saranno richiesti i dati personali e il numero da includere nella lista. Tutto il pacchetto di servizi collegato a questi canali, come il portale internet e il call center, sarà gestito da un soggetto terzo rispetto al ministero. Gli operatori economici che vogliano far partire operazioni promozionali dovranno necessariamente passare dal gestore. Altrimenti saranno sanzionabili secondo quanto prevede il Codice della privacy.
Una grande azienda che voglia avviare un'operazione di telemarketing, ad esempio, dovrà prima registrarsi al sistema. Successivamente, al momento della promozione, dovrà inviare i numeri che intende chiamare al gestore, il quale farà un'operazione di "lavaggio", escludendo tutti quelli che sono nel registro. La lista depurata dovrà essere messa a disposizione entro 24 ore dalla richiesta e avrà valore quindicinale, per consentire il continuo aggiornamento del l'elenco delle opposizioni. Una volta ottenuta la lista dei numeri "disturbabili", il marketing telefonico potrà partire. L'accesso al registro sarà oneroso per gli operatori. I proventi delle tariffe saranno utilizzati per sostenere il sistema, che non costerà un euro alle casse dello Stato. E che non potrà, secondo quanto stabilisce il regolamento, avere alcuna finalità di lucro.
E' finita l'era degli scampanellatori telefonici?
Le telefonate promozionali stanno per diventare un ricordo. Almeno per quei cittadini che si iscriveranno in un elenco che certificherà la loro scelta di non essere disturbati. È stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri, in ritardo rispetto alla data inizialmente fissata dalla legge 166/2009 (il 25 maggio), il regolamento che disciplina il «Registro pubblico delle opposizioni» (cosiddetta «robinson list») per gli utenti telefonici, varato in applicazione del Codice sulla protezione dei dati personali. Entro 90 giorni dalla pubblicazione del testo sulla «Gazzetta Ufficiale» il meccanismo andrà a regime e sarà gestito da un soggetto terzo, al quale il ministero dello Sviluppo economico appalterà per intero il nuovo servizio.
Con il regolamento cambiano completamente i principi che regolano il telemarketing. Dal sistema dell'opt-in («non mi potete disturbare al telefono se non vi ho dato l'autorizzazione»), si passa all'opt-out («ti disturbiamo a meno che non ti sia iscritto nel registro delle opposizioni»). In pratica il cittadino, iscrivendo il suo numero in un elenco, potrà scegliere di non essere raggiunto dalla pubblicità.
Le modalità per la registrazione a questo elenco, completamente gratuita, sono varie: compilazione di un modulo via internet, fax, raccomandata, e-mail o chiamata telefonica. Saranno richiesti i dati personali e il numero da includere nella lista. Tutto il pacchetto di servizi collegato a questi canali, come il portale internet e il call center, sarà gestito da un soggetto terzo rispetto al ministero. Gli operatori economici che vogliano far partire operazioni promozionali dovranno necessariamente passare dal gestore. Altrimenti saranno sanzionabili secondo quanto prevede il Codice della privacy.
Una grande azienda che voglia avviare un'operazione di telemarketing, ad esempio, dovrà prima registrarsi al sistema. Successivamente, al momento della promozione, dovrà inviare i numeri che intende chiamare al gestore, il quale farà un'operazione di "lavaggio", escludendo tutti quelli che sono nel registro. La lista depurata dovrà essere messa a disposizione entro 24 ore dalla richiesta e avrà valore quindicinale, per consentire il continuo aggiornamento del l'elenco delle opposizioni. Una volta ottenuta la lista dei numeri "disturbabili", il marketing telefonico potrà partire. L'accesso al registro sarà oneroso per gli operatori. I proventi delle tariffe saranno utilizzati per sostenere il sistema, che non costerà un euro alle casse dello Stato. E che non potrà, secondo quanto stabilisce il regolamento, avere alcuna finalità di lucro.
E' finita l'era degli scampanellatori telefonici?