incavolatonero
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Buonasera a tutti.
Sono incavolato nero di nome e di fatto.
Cercherò di spiegare chiaramente la mia vicenda.
2 mesi fa circa sono incappato casualmente in una casa in vendita, la quale non mostrava alcun cartello pubblicitario. Il proprietario, però mi comunicava che dovevo rivolgermi all'agenzia perché da poco aveva dato mandato alla medesima di vendere. Io ho cercato di evitare perché non ho molte risorse finanziarie, ma lui mi ha "obbligato" perché non poteva fare diversamente. A questo punto nasce spontanea la prima domanda.
1a domanda> Potevo concludere direttamente con lui l'affare lasciando solo a lui l'obbligo di pagare la provvigione all'agenzia?
A questo punto, costretto, mi sono rivolto all'agenzia, la quale mi ha chiesto il pagamento di una provvigione, nonostante avessi contattato io il venditore. Tra l'altro mi ha fatto credere che mi agevolava sulla percentuale, chiedendomi solo il 2%, valore che poi ho scoperto che, invece, dato l'attuale momento di crisi, chiedono a tutti...
A questo punto ho pensato di "rifarmi" sulla proposta e offrire i130.000 euro invece che 140.000. Questo voleva dire che avrei pagato 2.600 euro di provvigioni + 520 euro di IVA, ma avrei potuto risparmiarne 10.000 eur dal prezzo di acquisto. Pertanto firmo la proposta.
L'agenzia dopo aver contattato i venditori per la proposta mi richiama in sede. E qui iniziano i problemi. Vengo avvisato che la stessa è venuta a conoscenza che il proprietario non paga più il mutuo da un po' e che il suo debito residuo ammonta ad una cifra superiore ai 130.000 da me proposti, bensì 140.000 euro. Pertanto si offrono a contattare direttamente la banca, che nel frattempo aveva passato la pratica al proprio ufficio legale, per mostrare la mia proposta e proporre di accontentarsi di una cifra inferiore al capitale residuo.
A tal punto però l'agenzia mi costringe a firmare immediatamente una nuova proposta di acquisto perché a suo dire rischiavamo di arrivare tardi con la banca. Solo che stavolta invece di 130.000 mi obbliga letteralmente a firmare per un importo di 128.000 in modo tale da riconoscerle altri 2.000 euro, dal momento che il venditore non ha soldi per pagar la provvigione. Io inizialmente non sono d'accordo, anche perché i 2.000 euro + IVA di provvigioni, insieme agli altri 2600 + IVA, devo sborsarli a breve. Dopo un paio di giorni però cedo seppur malvolentieri. L'agenzia inserisce una nota nella proposta: "i 128.000 euro devono essere comprensivi delle sanzioni e interessi che il venditore andrà a pagare allo Stato per il decadimento del beneficio fiscale dell'IVA sulla prima casa", dal momento che il venditore, avendo acquistato da meno di 5 anni, e non avendo intenzione di comprare un'altra casa nel prossimo anno, vedrà decaduto il beneficio fiscale dell'IVA al 4% invece che al 10%.
Nel frattempo poi vengo a sapere che il proprietario non ha intenzione di comprare casa perché ha una snc che ormai ha chiuso da qualche mese per difficoltà e perché indebitata. Questo crea in me ulteriori ansie dovute a paure in caso di fallimento della società e di eventuali azioni revocatorie che coinvolgessero anche l'immbile eventualmente da me acquistato. Insomma, un'agonia.
La banca tarda qualche settimana a dare risposta alla mia proposta, cosicché mi rivolgo io direttamente a loro per sollecitare il tutto, fin quando finalmente, prima in via ufficiosa e poi ufficiale, mi comunicano la loro accettazione. Solo che mentre discuto con loro mi rendo conto che non avevano tenuto in considerazione che l'importo della sanzione era a loro carico: Probabilmente l'agenzia non era stata molto chiara e non aveva dettagliato l'importo che potrebbe aggirarsi intorno agli 11.000 euro.
Quindi mi ritrovo punto e a capo, dal momento che se questi soldi non li paga la banca o il venditore, prima o poi lo Stato li chiede a me poiché segue l'immobile.
L'agenzia ha gestito la faccenda con poca cura e diligenza e ora mi ritroverei a pagare 128.000 euro di casa, 11.000 euro di IVA e sanzioni e 4600 euro di provvigioni più IVA all'agenzia (che non ha fatto nulla se non casino)! Sorge spontanea la seconda domanda!
2a domanda> Se riesco a concordarmi "IO" con la banca, dal momento che l'agenzia non ci è riuscita, sono tenuto al pagamento delle provvigioni all'agenzia? Se si, per quale motivo, dal momento che oltre a non conoscere le varie problematiche dell'immobile non ha fatto altro che incasinare la situazione?
Si tenga presente che l'agenzia, tra l'altro, mi ha già sconsigliato l'acquisto e proposto dell'altro... quando io invece avevo chiesto se potevano ancora cercare di risolvere con la banca!
PS: io nel frattempo ho anche dato disdetta di affitto al locatore e tra pochi mesi sarò fuori di casa, e ho anche venduto tutti i miei mobili al nuovo inquilino!
Sono incavolato nero di nome e di fatto.
Cercherò di spiegare chiaramente la mia vicenda.
2 mesi fa circa sono incappato casualmente in una casa in vendita, la quale non mostrava alcun cartello pubblicitario. Il proprietario, però mi comunicava che dovevo rivolgermi all'agenzia perché da poco aveva dato mandato alla medesima di vendere. Io ho cercato di evitare perché non ho molte risorse finanziarie, ma lui mi ha "obbligato" perché non poteva fare diversamente. A questo punto nasce spontanea la prima domanda.
1a domanda> Potevo concludere direttamente con lui l'affare lasciando solo a lui l'obbligo di pagare la provvigione all'agenzia?
A questo punto, costretto, mi sono rivolto all'agenzia, la quale mi ha chiesto il pagamento di una provvigione, nonostante avessi contattato io il venditore. Tra l'altro mi ha fatto credere che mi agevolava sulla percentuale, chiedendomi solo il 2%, valore che poi ho scoperto che, invece, dato l'attuale momento di crisi, chiedono a tutti...
A questo punto ho pensato di "rifarmi" sulla proposta e offrire i130.000 euro invece che 140.000. Questo voleva dire che avrei pagato 2.600 euro di provvigioni + 520 euro di IVA, ma avrei potuto risparmiarne 10.000 eur dal prezzo di acquisto. Pertanto firmo la proposta.
L'agenzia dopo aver contattato i venditori per la proposta mi richiama in sede. E qui iniziano i problemi. Vengo avvisato che la stessa è venuta a conoscenza che il proprietario non paga più il mutuo da un po' e che il suo debito residuo ammonta ad una cifra superiore ai 130.000 da me proposti, bensì 140.000 euro. Pertanto si offrono a contattare direttamente la banca, che nel frattempo aveva passato la pratica al proprio ufficio legale, per mostrare la mia proposta e proporre di accontentarsi di una cifra inferiore al capitale residuo.
A tal punto però l'agenzia mi costringe a firmare immediatamente una nuova proposta di acquisto perché a suo dire rischiavamo di arrivare tardi con la banca. Solo che stavolta invece di 130.000 mi obbliga letteralmente a firmare per un importo di 128.000 in modo tale da riconoscerle altri 2.000 euro, dal momento che il venditore non ha soldi per pagar la provvigione. Io inizialmente non sono d'accordo, anche perché i 2.000 euro + IVA di provvigioni, insieme agli altri 2600 + IVA, devo sborsarli a breve. Dopo un paio di giorni però cedo seppur malvolentieri. L'agenzia inserisce una nota nella proposta: "i 128.000 euro devono essere comprensivi delle sanzioni e interessi che il venditore andrà a pagare allo Stato per il decadimento del beneficio fiscale dell'IVA sulla prima casa", dal momento che il venditore, avendo acquistato da meno di 5 anni, e non avendo intenzione di comprare un'altra casa nel prossimo anno, vedrà decaduto il beneficio fiscale dell'IVA al 4% invece che al 10%.
Nel frattempo poi vengo a sapere che il proprietario non ha intenzione di comprare casa perché ha una snc che ormai ha chiuso da qualche mese per difficoltà e perché indebitata. Questo crea in me ulteriori ansie dovute a paure in caso di fallimento della società e di eventuali azioni revocatorie che coinvolgessero anche l'immbile eventualmente da me acquistato. Insomma, un'agonia.
La banca tarda qualche settimana a dare risposta alla mia proposta, cosicché mi rivolgo io direttamente a loro per sollecitare il tutto, fin quando finalmente, prima in via ufficiosa e poi ufficiale, mi comunicano la loro accettazione. Solo che mentre discuto con loro mi rendo conto che non avevano tenuto in considerazione che l'importo della sanzione era a loro carico: Probabilmente l'agenzia non era stata molto chiara e non aveva dettagliato l'importo che potrebbe aggirarsi intorno agli 11.000 euro.
Quindi mi ritrovo punto e a capo, dal momento che se questi soldi non li paga la banca o il venditore, prima o poi lo Stato li chiede a me poiché segue l'immobile.
L'agenzia ha gestito la faccenda con poca cura e diligenza e ora mi ritroverei a pagare 128.000 euro di casa, 11.000 euro di IVA e sanzioni e 4600 euro di provvigioni più IVA all'agenzia (che non ha fatto nulla se non casino)! Sorge spontanea la seconda domanda!
2a domanda> Se riesco a concordarmi "IO" con la banca, dal momento che l'agenzia non ci è riuscita, sono tenuto al pagamento delle provvigioni all'agenzia? Se si, per quale motivo, dal momento che oltre a non conoscere le varie problematiche dell'immobile non ha fatto altro che incasinare la situazione?
Si tenga presente che l'agenzia, tra l'altro, mi ha già sconsigliato l'acquisto e proposto dell'altro... quando io invece avevo chiesto se potevano ancora cercare di risolvere con la banca!
PS: io nel frattempo ho anche dato disdetta di affitto al locatore e tra pochi mesi sarò fuori di casa, e ho anche venduto tutti i miei mobili al nuovo inquilino!