andyweb

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buonasera,
Sono un cittadino italiano residente all'estero regolarmente iscritto all'AIRE. 2 anni fa ho acquistato un immobile in Italia con agevolazioni prima casa perché avevo bisogno di un appoggio stabile in Italia. Essendo venute meno le condizioni per cui dovevo essere frequentemente sul territorio italiano, ho deciso di rivenderla. Vorrei sapere se c'è della documentazione da presentare atta a comprovare che l'abitazione in questione sia stata effettivamente la mia abitazione principale per il periodo di detenzione dell'immobile al fine di non pagare le tasse sulla plusvalenza. Esiste della documentazione da presentare al notaio e/o all'agenzia delle entrate per dimostrare che effettivamente ho abitato l'immobile per più della metà del tempo in cui sono stato proprietario?
Grazie anticipatamente
 

ferruccio

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao @andyweb ,
per non sbagliare mi rivolgerei direttamente ad un Notaio perché sarà lui il primo in sede di atto di trasferimento (anche prima dell'Agenzia delle Entrate ) a dover/voler affrontare il "problema" del se e come, eventualmente incassare le relative somme e/o versarle allo Stato.

Detto questo, essendo tu, per definizione residente all'estero, non credo sia facile per te dimostrare il tuo intento non speculativo nella rivendita del tuo immobile prima dei 5 anni.

Inoltre, non immaginando quanto possa essere la plusvalenza generata in soli due anni, valuta che concorrono all'abbattimento, le spese di Notaio sostenute per l'acquisto, l' agenzia immobiliare e lavoretti che potresti aver fatto dentro e fuori casa; a ciò, aggiungi che potresti concordare con il tuo ipotetico acquirente la vendita dei mobili privatamente senza inserire quindi il corrispettivo in atto ed ecco che gran parte della plusvalenza che tu pensi di ricavare potrebbe ridursi.

Se invece, le cose che ho detto sopra, sono nel tuo caso ininfluenti perché la plusvalenza rimarrebbe comunque alta, beh complimenti perché hai fatto un ottimo acquisto ma preparati quindi o a pagare o a capire come muoverti con il Notaio rogante.
 
Ultima modifica:

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Ciao @andyweb
Tu parli solo di plusvalenza ma in realtà l'aspetto rilevante è anche la perdita delle agevolazioni che comporta il versamento dell'imposta di registro in misura peina più interessi e sanzioni.

Sicuramente è una cosa che ti potrebbero contestare, l'ADE su queste cose ci và a nozze.

ho acquistato un immobile in Italia con agevolazioni prima casa
Quindi hai pagato l'imposta di registro in maniera ridotta 2% sulla rendita rivalutata con coefficente (115.5) anzichè il 9% sulla rendita rivalutata con coefficente (126) sempre che la compravendita sia stata effettuata tra privati e non soggetta ad IVA.
La condizione per usufruire di tale agevolazione consiste nel portare la residenza nell'immobile entro 18 mesi dall'acquisto etc etc evito di scrivere nozioni che forse già sai, anche se trasferire la residenza nell'immobile semprerebbe (condizionale obbligatorio) un requisito non richiesto nel caso tuo in base ad una circolare dell'ADE che ti posto.

CIRCOLARE ADE N.3/E

Purtroppo quando si tratta di fisco c'è sempre da mettere sul piatto della bilancia le interpretazioni varie caso per caso
La chiave del tuo problema secondo me va individuata nella rivendita infraquinquennale e l'impossibilità di acquistare un altro immobile entro i dodici mesi a venire e, sempre secondo me, non solo ai fini delle plusvalenza ma anche a quanto sopra ti ho esposto riferito all'imposta di registro.

Ps. è un mio pensiero, chiedi lumi ad un fiscalista o al Notaio che riveste anche la figura di sostituto d'imposta,, anche perchè la rivendita infraquinquennale potrebbe far pensare che tu abbia fatto un operazione speculativa.
Essendo venute meno le condizioni per cui dovevo essere frequentemente sul territorio italiano
Da dire che, come suggerimento sempre da verificare se applicabili al tuo caso ..........

Ci sono diverse setense della Suprema Corte che danno ragione al contribuente nei casi di "Forza maggiore" ma va dimostrato tale condizione deve essere riconosciuta e soprattutto devono risultare due requisiti essenziali, ovvero l'imprevedibilità dell'evento (trasferimento all'estero per esempio) e l'inevitabilità di tale evento, condizioni che sovrastare la volontà del contribuente (tu) rendendo impossibile l'adempimento di quanto prevede la norma, quindi va dimostrato anche che non ci sia da parte tua un comportamento doloso o colposo per eludere le pretese dell'ADE.

Comunque parlane con un Notaio.
 

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