Salve a tutti. Sono nuova in questo forum e vi scrivo per avere un consiglio su come comportarmi con il Direttore della filiale della banca presso la quale ho aperto una pratica per la richiesta per la concessione di un mutuo finalizzato all'acquisto di una prima casa. Da premettere che sono sposata con due figli, dipendente statale con un reddito personale lordo di 31000 euro e mio marito è commerciante.
Essendo mio marito già proprietario di un immobile intestato a lui perchè acquistato prima del matrimonio e essendo noi in regime di separazione dei beni, abbiamo deciso di prendere un nuovo immobile al prezzo di 350.000, intestato a me, che per me quindi sarebbe prima casa. Dopo vari preventivi per il mutuo, e avendo già una proposta di acquisto accettata, i mi sono rivolta a a questa filiale per chiedere l'erogazione di un mutuo di 25 anni a tasso fisso e del valore di 140.000 euro (LTV pari al 40%) e così il 25 giugno ho firmato l' apertura della pratica consegnando tutta la documentazione del caso (CUD, Buste paga, 730, documenti relativi all'immobile etc). Ho firmato la polizza vita, e l'apertura conto presso la filiale perchè, a detta del Direttore, contribuiva a migliorare il rating anche se mi ha assicurato che a meno di problemi rilevati in banca dati, al CRIF o sull'immobile, (ma si controlli al Crif e simili sono tranquilla perchè io non ho mai avuto intestato nulla nemmeno mai richiesto finanziamenti) non ci sarebbero stati problemi visto la consistenza della rata rispetto al reddito (rata globale di circa 660 euro, comprensiva di assicurazione vita). Io mi sono resa disponibile eventualmente ad allungare il mutuo a 30 anni o a porre mio marito come garante ma il Direttore mi ha rassicurato dicendo mi che eventualmente si sarebbe fatto nel caso solo come "estrema ratio", perchè da un a prima analisi non c'erano problemi.
Il 13 luglio è stata effettuata la perizia (spedita in sede centrale l'indomani- ho dimenticato di precisare che le pratiche aperte presso questa filiale vengono gestite presso la sede centrale di Torino) che a detta dell'architetto che l'ha eseguita era più che positiva, risultando il valore dell'immobile assolutamente congruo al prezzo di vendita.
A fine luglio il direttore mi richiede la Relazione Notarile preliminare, consegnata puntualmente il 10 Agosto in banca e.................................da allora, silenzio di tomba dalla banca.
Lunedì sono passata in filiale a chiedere spiegazioni e il direttore non fa altro che ripetermi che devo stare serena, che tutto procede con estrema regolarità ma che ci sono dei rallentamenti dovuti alle ferie estive, che la sede centrale deve rilasciare il nulla osta per la delibera, lui può solo limitarsi a controllare quotidianamente il procedere della pratica. Mi ha detto che il mio "credit Scoring" è molto basso quindi buono, pari a 3, (mi spiegate? Non dovevaessere alto?) e di aspettare con fiducia.
Il problema però è che io entro il 15 settembre devo fare il preliminare con i venditori, dando loro altri 40.000 euro, pena l'annullamento della trattativa, e io sinceramente non voglio versare questi soldi rischiando di perderli in caso di parere negativo della banca.
Cosa mi consigliate di fare? Posso essere relativamente tranquilla che tutto procede così come ha detto il Direttore o devo agire in qualche modo sulla sede centrale? La perizia è stata fatta un mese e mezzo fa. Che altro devono aspettare per deliberare?
Essendo mio marito già proprietario di un immobile intestato a lui perchè acquistato prima del matrimonio e essendo noi in regime di separazione dei beni, abbiamo deciso di prendere un nuovo immobile al prezzo di 350.000, intestato a me, che per me quindi sarebbe prima casa. Dopo vari preventivi per il mutuo, e avendo già una proposta di acquisto accettata, i mi sono rivolta a a questa filiale per chiedere l'erogazione di un mutuo di 25 anni a tasso fisso e del valore di 140.000 euro (LTV pari al 40%) e così il 25 giugno ho firmato l' apertura della pratica consegnando tutta la documentazione del caso (CUD, Buste paga, 730, documenti relativi all'immobile etc). Ho firmato la polizza vita, e l'apertura conto presso la filiale perchè, a detta del Direttore, contribuiva a migliorare il rating anche se mi ha assicurato che a meno di problemi rilevati in banca dati, al CRIF o sull'immobile, (ma si controlli al Crif e simili sono tranquilla perchè io non ho mai avuto intestato nulla nemmeno mai richiesto finanziamenti) non ci sarebbero stati problemi visto la consistenza della rata rispetto al reddito (rata globale di circa 660 euro, comprensiva di assicurazione vita). Io mi sono resa disponibile eventualmente ad allungare il mutuo a 30 anni o a porre mio marito come garante ma il Direttore mi ha rassicurato dicendo mi che eventualmente si sarebbe fatto nel caso solo come "estrema ratio", perchè da un a prima analisi non c'erano problemi.
Il 13 luglio è stata effettuata la perizia (spedita in sede centrale l'indomani- ho dimenticato di precisare che le pratiche aperte presso questa filiale vengono gestite presso la sede centrale di Torino) che a detta dell'architetto che l'ha eseguita era più che positiva, risultando il valore dell'immobile assolutamente congruo al prezzo di vendita.
A fine luglio il direttore mi richiede la Relazione Notarile preliminare, consegnata puntualmente il 10 Agosto in banca e.................................da allora, silenzio di tomba dalla banca.
Lunedì sono passata in filiale a chiedere spiegazioni e il direttore non fa altro che ripetermi che devo stare serena, che tutto procede con estrema regolarità ma che ci sono dei rallentamenti dovuti alle ferie estive, che la sede centrale deve rilasciare il nulla osta per la delibera, lui può solo limitarsi a controllare quotidianamente il procedere della pratica. Mi ha detto che il mio "credit Scoring" è molto basso quindi buono, pari a 3, (mi spiegate? Non dovevaessere alto?) e di aspettare con fiducia.
Il problema però è che io entro il 15 settembre devo fare il preliminare con i venditori, dando loro altri 40.000 euro, pena l'annullamento della trattativa, e io sinceramente non voglio versare questi soldi rischiando di perderli in caso di parere negativo della banca.
Cosa mi consigliate di fare? Posso essere relativamente tranquilla che tutto procede così come ha detto il Direttore o devo agire in qualche modo sulla sede centrale? La perizia è stata fatta un mese e mezzo fa. Che altro devono aspettare per deliberare?