pentesilea70
Membro Junior
Buongiorno,
scrivo per sottoporre alla Vostra attenzione una situazione nella quale ci siamo trovati a causa di inesperienza e buona fede.
Abbiamo acquistato un appartamento dal costruttore e contestualmente abbiamo venduto quello in cui abitiamo.
Nel rogito di vendita non sono stati inseriti termini di consegna, ma abbiamo concordato con scrittura privata una forma di “penale” in base alla quale ci obbligavamo a pagare all’acquirente 700 euro al mese fino al momento in cui la nostra nuova casa ci sarebbe stata consegnata.
Nel preliminare d’acquisto abbiamo indicato un termine di consegna fissato al 30 maggio dopo di che il venditore avrebbe dovuto scalare dal prezzo finale 1000 euro per ogni mese di ritardo.
Detto preliminare è stato stilato davanti ad un notaio in forma di scrittura privata in quanto non era stata preventivamente comunicata la nostra intenzione di registarlo, (???). Alle nostre richieste di procedere comunque alla registrazione sia il notaio che il venditore ci hanno detto che erano soldi sprecati in quanto unica tutela in più fornita dalla registrazione era quella dell’opponibilità a terzi.
Alla fine ci siamo lasciati convincere e abbiamo concluso, contenti di aver risparmiato una cifra discreta.
Dopo circa due giorni il venditore ci contatta dicendoci che il suo commercialista aveva chiesto la registrazione di detto preliminare per motivi fiscali. A questo punto non eravamo più d’accordo di sostenere una spesa che anche lui diceva essere inutile per noi.
Allora ci ha chiesto di rogitare subito con saldo alla consegna. Abbiamo pensato che in fin dei conti la cosa non era particolarmente rischiosa ed abbiamo proceduto con l’atto.
Su questo però il notaio non ha riportato né il termine di consegna né la penale, (che però erano ben chiari sia sulla proposta di acquisto che sul preliminare). Noi rassicurati dal venditore (che ha giurato che entro maggio l'immobile sarebbe stato in nostro possesso) e fidandoci del notaio (dando per scontato che la clausola inserita nel preliminare sarebbe comunque stata valida in caso remoto di bisogno) non abbiamo insistito.
Naturalmente ora ci è stato detto che non ci verrà consegnato l’appartamento prima di settembre, ( chissà) e noi dovremo pagare la penale ai nostri acquirenti.
La mia domanda è se il termine di consegna e la relativa penale dovevano essere riportati anche nel rogito per essere riconosciuti o se possiamo far valere ciò che era stabilito nel preliminare a cui non abbiamo espressamente rinunciato.
Grazie per le risposte che vorrete darmi.
scrivo per sottoporre alla Vostra attenzione una situazione nella quale ci siamo trovati a causa di inesperienza e buona fede.
Abbiamo acquistato un appartamento dal costruttore e contestualmente abbiamo venduto quello in cui abitiamo.
Nel rogito di vendita non sono stati inseriti termini di consegna, ma abbiamo concordato con scrittura privata una forma di “penale” in base alla quale ci obbligavamo a pagare all’acquirente 700 euro al mese fino al momento in cui la nostra nuova casa ci sarebbe stata consegnata.
Nel preliminare d’acquisto abbiamo indicato un termine di consegna fissato al 30 maggio dopo di che il venditore avrebbe dovuto scalare dal prezzo finale 1000 euro per ogni mese di ritardo.
Detto preliminare è stato stilato davanti ad un notaio in forma di scrittura privata in quanto non era stata preventivamente comunicata la nostra intenzione di registarlo, (???). Alle nostre richieste di procedere comunque alla registrazione sia il notaio che il venditore ci hanno detto che erano soldi sprecati in quanto unica tutela in più fornita dalla registrazione era quella dell’opponibilità a terzi.
Alla fine ci siamo lasciati convincere e abbiamo concluso, contenti di aver risparmiato una cifra discreta.
Dopo circa due giorni il venditore ci contatta dicendoci che il suo commercialista aveva chiesto la registrazione di detto preliminare per motivi fiscali. A questo punto non eravamo più d’accordo di sostenere una spesa che anche lui diceva essere inutile per noi.
Allora ci ha chiesto di rogitare subito con saldo alla consegna. Abbiamo pensato che in fin dei conti la cosa non era particolarmente rischiosa ed abbiamo proceduto con l’atto.
Su questo però il notaio non ha riportato né il termine di consegna né la penale, (che però erano ben chiari sia sulla proposta di acquisto che sul preliminare). Noi rassicurati dal venditore (che ha giurato che entro maggio l'immobile sarebbe stato in nostro possesso) e fidandoci del notaio (dando per scontato che la clausola inserita nel preliminare sarebbe comunque stata valida in caso remoto di bisogno) non abbiamo insistito.
Naturalmente ora ci è stato detto che non ci verrà consegnato l’appartamento prima di settembre, ( chissà) e noi dovremo pagare la penale ai nostri acquirenti.
La mia domanda è se il termine di consegna e la relativa penale dovevano essere riportati anche nel rogito per essere riconosciuti o se possiamo far valere ciò che era stabilito nel preliminare a cui non abbiamo espressamente rinunciato.
Grazie per le risposte che vorrete darmi.