Maria De Rossi

Membro Junior
Privato Cittadino
Salve a tutti,

ho da poco fatto una proposta di acquisto per un appartamento. Una volta staccato l'assegno vengo a sapere dall'agente che i proprietari da cui dovrei comprare hanno ricevuto l'appartamento in eredita' due anni fa tramite testamento olografo dall'anziana signora di cui si prendevano cura.
I due ex badanti risultano dalla visura essere eredi universali in quanto la signora nel testamento ha scritto di non avere altri eredi. Durante questi due anni nessun parente ha mai reclamato nulla e l'appartamento ad oggi risulta privo di controversie legali.
Ora... la mia domanda e' ma se io compro e nel momento in cui lo faccio la casa risulta priva di qualsiasi controversia legale ma poi per dire tra due anni spunta fuori un pronipote che impugna e rivendica la sua parte di eredita' su chi potrebbe rivalersi? Su me o sui badanti che hanno ricevuto il denaro da me per l'acquisto?

A rigor di logica se al momento del mio acquisto risulta tutto in ordine dovrei stare tranquillo anche se in futuro spuntasse un parente alla lontana no? E anche se spuntasse potrebbe forse rivalersi sui venditori ( ex badanti ) no?

Grazie!

Maria.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Una volta che il bene è stato trasferito (quindi a rogito trascrittto) nulla tu puoi temere da eventuali eredi che spuntino fuori dal nulla.

(Diverso il caso se l'immobile proviene da donazione.)


L'unica cosa che potrebbe accadere è che nel frattempo spunta l'erede, inizia una causa contro gli attuali venditori e fa in tempo a iscrivere ipoteca giudiziale sull'immobile prima del rogito.

Capirai che se non ci metti un anno a concludere l'acquisto il problema non dovrebbe sussistere ma se vuoi dormire a sette cuscini fai un preliminare trascritto o vai direttamente a rogito il prima possibile.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
A quanto pare da quanto si legge sotto, eventuali eredi (figli, coniuge, genitori) possono impugnare il testamento olografo e chiedere la sua "annullabilità" entro il termine di 10 anni dall'apertura della successione.
Direi che quindi mancano ancora diversi anni prima di poter affermare che non ci sia alcun problema.

Perchè non fai eseguire delle ricerche per appurare se chi ha fatto testamento aveva parenti quali ad esempio un coniuge o figli?

Lo sai che?Eredità: cos’è la legittima e la disponibile. I termini per impugnare il testamento

RICHIEDI CONSULENZA SU QUESTO ARGOMENTO
Il testamento non può disporre di tutti i beni del soggetto deceduto: una quota, detta legittima, spetta per legge ai parenti più stretti , i quali, se lesi in tale diritto, possono impugnare il testamento entro 10 anni dalla morte del testatore.

La legge riserva in ogni caso una parte dell’eredità, anche in contrasto con la volontà espressa in un testamento o in una donazione, ai cosiddetti legittimari (ossia quanti hanno uno strettissimo legame di sangue o di coniugio con il testatore ed a cui spetta sempre una quota di eredità anche contro la volontà del testatore). Essi non possono quindi essere esclusi dalla successione.

I legittimari sono:

– figli e relativi discendenti,

– coniuge,

– genitori nell’ipotesi di mancanza di figli.

Tali legittimari, in caso di esclusione o di lesione della propria quota di legittima, possono agire nei confronti di coloro che hanno ricevuto diposizioni testamentarie o donazioni lesive dei propri diritti, al momento della morte del testatore e/o del donante.

Il testamento, infatti, può essere impugnato entro dieci anni dall’apertura della successione che coincide con la morte del testatore, qualora leda la quota di legittima spettante a uno dei legittimari rappresentati.

La legge, però, non vincola del tutto le ultime volontà: a seconda di quanti sono gli eredi legittimari, infatti, è prevista una quota cosiddetta “disponibile” che chi fa testamento può destinare a chi preferisce.

Non c’è alcun tipo di vincolo in questo caso, il che significa che è possibile anche destinare questa quota ad uno dei soggetti legittimari che, in tal modo, risulterà destinatario oltre che della quota di legittima anche della quota disponibile.

Come si calcola la quota spettante ai legittimari

Per determinare la quota spettante ai legittimari (e di conseguenza, per esclusione, anche quella disponibile) è necessario agire in questo modo:

1) si forma una massa di tutti i beni che appartenevano al defunto al tempo della morte;

2) si detraggono i debiti in modo da far rimanere solo l’attivo (gli avvocati lo chiamano “relictum”);

3) si riuniscono quindi fittiziamente i beni di cui sia stato disposto a titolo di donazione (gli avvocati lo chiamano “donatum”), secondo il valore che avevano al tempo della successione;

4) dalla somma di questi due valori (relictum + donatum) si forma l’asse su cui verranno calcolate la quota disponibile e, per differenza, quella dei legittimari.

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Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Tali legittimari, in caso di esclusione o di lesione della propria quota di legittima, possono agire nei confronti di coloro che hanno ricevuto diposizioni testamentarie o donazioni lesive dei propri diritti, al momento della morte del testatore e/o del donante.

Confermi anche tu quindi quello che ho scritto sopra.
Il terzo acquirente in buona fede nulla deve temere.
 

Maria De Rossi

Membro Junior
Privato Cittadino
grazie per le risposte.

Quindi...se al momento del rogito nessuno ha aperto ipoteche posso stare tranquilla? E se invece l'ipoteca viene aperta da questo fantomatico parente anche il giorno dopo il rogito questo potra' ( in teoria ) rivalersi solo sui venditori. Giusto?

p.s. ovvio che non ci sono eredi legittimi ( marito - figli - o genitori in vita ) io mi riferivo a qualche nipote alla lontana che magari, a distanza di due anni, nemmeno sa della morte della signora.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
grazie per le risposte.

Quindi...se al momento del rogito nessuno ha aperto ipoteche posso stare tranquilla? E se invece l'ipoteca viene aperta da questo fantomatico parente anche il giorno dopo il rogito questo potra' ( in teoria ) rivalersi solo sui venditori. Giusto?

p.s. ovvio che non ci sono eredi legittimi ( marito - figli - o genitori in vita ) io mi riferivo a qualche nipote alla lontana che magari, a distanza di due anni, nemmeno sa della morte della signora.

Si, ma tra i legittimari ci sono anche i nipoti (ovvero i figli dei figli); ce ne sono?
 

Maria De Rossi

Membro Junior
Privato Cittadino
e ma se nn ci sono figli come fanno a stare nipoti?

voglio dire.. i nipoti diretti avrebbero diritto in automatico alla loro quota di eredità nel caso in cui il loro genitore( figlia/o del de cuius) fosse morto prima della loro nonna,no? ma visto che per il comune di roma i badanti sono i leggittimi proprietari(grazie al testamento), per logica al detto comune non risultano nipoti diretti e cioè figli dei figli della de cuius,giusto?
 
Ultima modifica di un moderatore:

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
e ma se nn ci sono figli come fanno a stare nipoti?

Perdonalo Maria,

Il nostro amico di Forli', evidentemente, al momento si trova in uno stato confusionale.

Il testamento olografo, e' una prassi valida, fin dalla meta' dell'ottocento.

Vi sono dei requisiti fondamentali da rispettare, riferiti alla data, alla sottoscrizione ed alla autografia.

Una volta trascritto il rogito come ti ha illustrato il @miciogatto hai poco da temere.
 

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