sid

Membro Attivo
Privato Cittadino
Avrei bisogno del Vs aiuto, non sono un tecnico e son giorni che sto cercando: nelle 42 definizioni del nuovo Reg. Edilizio Unico, Sagoma è: -Conformazione planivolumetrica della costruzione fuori terra nel suo perimetro considerato in senso verticale ed orizzontale, ovvero il contorno che viene ad assumere l’edificio, ivi comprese le strutture perimetrali, nonché gli aggetti e gli sporti superiori a 1,50 m-. Vorrei capire come inquadrare una tettoia con un lato inserito nell’edificio e un portico entrambi di profondità inferiore a mt 1,50 (vedere def. di Tettoia al nr. 41 e di Portico al nr.39)proprio in relazione alla sagoma (e quindi alla distanza dagli edifici), in quanto in alcune trattazioni, ad esempio qui Pergolati e tettoie: requisiti, differenze e titoli abilitativi – Michele Cocchi – Ingegneria e Architettura Si mette in relazione il portico/porticato con la sagoma :
-hanno fondamentale rilievo – ai fini del rilascio del titolo abilitativo – gli elementi dimensionali in grado di incidere sul prospetto di sagoma dell’edificio (dimensione superiore ad 1,50 m di profondità)
Qui invece La richiesta del titolo abilitativo per la realizzazione di una tettoia | Salvis Juribus
si mette in relazione Ciao la tettoia con la sagoma
Anche qui Tettoie: Permesso si, Permesso no! il professionista scrive (ma non mi è chiarissimo): - Un elemento sostanziale e discriminante le tettoie è la profondità Secondo il Regolamento Edilizio Tipo le tettoie: non sono inquadrabili nella categoria di tettoia in senso proprio, infatti mancano presupposti come il sostegno per mezzo di struttura discontinua (rubrica 41 Reg. Ed. Tipo All. A); non comportano modifica di sagoma in senso proprio; infatti sono esclusi da tale regime aggetti e sporti superiori a 1,50 m (rubrica 18 Reg. Ed. Tipo All. A); sono escluse dalla superfici utili e accessorie se aventi profondità (o aggetto) inferiore a 1,50 m.

Insomma come se tettoia e portico fossero aggetti o avessero una parte strutturale che è un aggetto (oltre all’appoggio a terra).
Ora, andando a vedere le Linee Guida del Veneto per l’adeguamento al RET, trovo scritto a pag 3: “Aggetti e Sporti: elemento sporgente dalla sagoma del fabbricato senza sovrastanti corpi chiusi, aperto sui tre lati e senza appoggi a terra” da cui quindi tettoie/porticati sembrerebbero a priori esclusi dalle costruzioni che possono incidere sulla sagoma.
Oppure, ultimo dubbio, dalla definizione di Sagoma sono le "strutture perimetrali" che vengono messe in relazione con tettoia/portico?
Potete chiarirmi? Molto grata!
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Hai fatto una miriade di descrizioni e indicato riferimenti, che però non qualificano il tuo problema (almeno non chiaramente)
Comincia con il dire (in modo sintetico) quale sia il tuo problema e cosa cerchi nello specifico .........
 

sid

Membro Attivo
Privato Cittadino
Nel 2000 faccio una ristrutturazione parziale, ad un piano mansardato, di casa del '58 con demolizione e ricostruzione, sopra l'ingresso mi creano una nuova sporgenza, profonda 1,40 mt per 2,46 , a due falde che esce dal tetto a una falda, inserendosi nel tetto per poco più di un metro, scopo protezione pioggia, e con 2 pilastri a terra. Il geometra non me la disegnò causa distanza dei muri di mt 9,20 dalla casa di fronte di mia zia. Con le disposizioni attuali del comune risulta insanabile, togliere i pilastri significa squarciare la casa dato che è prefabbricata e la ditta mi deve creare una placca interna reintonacando poi la parete con non buon risultato. Quindi leggendo le 42 regole a cui anche il mio comune con ulteriore termine del 30 settembre dovrebbe uniformarsi, volevo capire se, fino a larghezza o aggetto di 1,50 mt le tettoie con un lato inserito o porticati vengono trattati alla stregua di sporti e altri aggetti con tale misura che non computano al fine della sagoma, e la sagoma crea la distanza. Mi sembra che appunto questi due ingegneri dicano così. Certo i 10 metri di distanza rimangono legge. chiaro. grazie ancora
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
intanto parli di interventi fatti nel 2000, quindi se parliamo di violazione delle distanze queste sono state fatte già nel 2000.

detto questo non puoi prendere a modello delle definizioni per cercare di trovare scappatoie al problema, definizioni che sono postume all'intervento.
Il tuo riferimento in materia di distanze deve essere lo strumento urbanistico del comune, nello stesso è indicato da dove si computano le distanze.
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
Con le disposizioni attuali del comune risulta insanabile,
Ma anche al momento della sua realizzazione era un abuso insanabile, tanto che il geometra ha avuto lla nella idea di realizzarla e non dichiararla!

Purtroppo da quanto hai descritto si tratta di una tettoia, che a differenza di una pensilina che rientra negli sbalzi/aggetti, fa parte della sagoma planivolumetrica, e quindi fa distanza.

La differenza te la fanno i pilastri a terra.

A nulla rileva la profondità inferiore al metro e mezzo, fattore discriminante per i soli aggetti (pensiline, balconi,.....).

Ti conviene modificare la struttura, magari trasformando i pilastri in mensole, o rimuovere il tutto e ripristinare lo stato legittimo.
 

sid

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie, gentilissimi. Il solo cruccio è che è una casa del '58 e vi era una tettoia mezza marcia fatta in legno da mio padre per ripararsi dall'uscita con la macchina dal garage, però il geometra ha fatto le foto dopo che l'avevamo tolta non valutando l'importanza dell'ante 67. Questo elemento mi potrebbe aiutare ? Nel 2015 un altro geometra mi ha sanato un piccolo garage in lamiera, mezzo marcio, anche ante 67.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
Devi dimostrare che la struttura
pre-esisteva già dal 1958 e che è stata ripristinata allo stesso modo.
L'assenza di foto o elementi a testimonianza di certo non aiutano.

Permettimi una nota personale:
Geometra 1 e geometra 2, con tutto il rispetto per costoro credo che ti dovresti rivolgere a un professionista con un livello di competenza maggiore come ingegnose o architetto.
 
Ultima modifica:

sid

Membro Attivo
Privato Cittadino
Chiaro e vero. Avrei la testimonianza di mia zia 80enne che abita di fronte.
Riguardo al suggerimento, penso anch'io come te: dovevo avere altri professionisti: 1° il geometra del 2000 doveva fare le foto prima della demolizione e inserire la tettoia come l'edificio, il 2° geometra magari durante la sanatoria del garage ante 67 doveva provare a mettere dentro la tettoia, credo almeno
 

Jan80

Membro Senior
Professionista
, il 2° geometra magari durante la sanatoria del garage ante 67 doveva provare a mettere dentro la tettoia, credo almeno
Se la tettoia non era afferente al garage da sanare ha fatto bene come ha fatto. Male ha fatto il primo tecnico a non documentare la tettoia esistente, sebbene collabente e a realizzarne una nuova senza rappresentarla! Ora la faccenda si complica enormemente..... Se si trattava di tettoia e non di mera pensilina (sbalzo) potete anche provare a legittimare il tutto tramite un tecnico competente, ma la dichiarazione vostra è l'asseverazione del tecnico per la precedente pratica potranno essere sanzionate, sebbene il penale si sia estinto dopo 5 anni.

Tentar non nuoce, ma si rimette tutto in discussione, non vorrei che oltre alla tettoia non sia stato rappresentato anche altro!
 

sid

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie Jan per la precisazione sul geometra n.2 che ha sanato il garage. D’accordo sul 1°, c’era la situazione per agire in assonanza alle norme. Cosa significa quando scrivi “ -provare a legittimare il tutto tramite un tecnico competente, ma la dichiarazione vostra e l'asseverazione del tecnico per la precedente pratica potranno essere sanzionate, sebbene il penale si sia estinto dopo 5 anni.”- ovvero se va ben il comune potrebbe riconoscermi lo stato di costruzione/ demolizione di tettoia ante 67 oppure invece ( o comunque) dovrei pagare una multa (quanto alta? 500 euro?) mentre il penale mi dici si è estinto dopo 5 anni. Ma come rilevi forse è meglio non muovere le vespe? Ma al comune non potrei appunto dire la verità dicendo che son disposta, se non possono accettare la mia spiegazione, attualmente a togliere i pilastri e a farla diventare pensilina? Non riesco a focalizzare il percorso migliore, considerando gli intoppi che io non posso conoscere appieno, per avere il risultato migliore.

A proposito della rimozione pilastri: abbiamo pensato a tutto, abbiamo anche pronto un intervento della ditta costruttrice, che non è delle mie parti, ma di Chienes (Bressanone), che però non mi piace. Io però mi ricordo che l’ing. che ci seguì e che esiste tuttora in ditta, ci disse che la tettoia poteva stare su lo stesso ma era meglio mettere i pilastri. Andremo su dall’ing per un breve colloquio, stiamo or ora guardando i progetti c’è scritto: “Il portico viene eseguito con struttura portante (travi orizzontali e pilastri) in legno lamellare, travatura del tetto in abete e copertura identica a quella del tetto”; magari si trova un soluzione di ulteriore sostegno da sotto le tegole: trattasi di un unico tetto mansardato.
 

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