Sandro 7942

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Leggevo oggi su La Stampa, nella sezione dedicata a Torino e provincia, un articolo riguardante la situazione relativa al livello di infrazioni alla sicurezza nei cantieri e loro controlli.
Gran parte dell'articolo è una lapidaria raccolta dati, cifre da capogiro dalle quali emerge una situazione a mio avviso ancora sottovalutata; ossia:

[center:3ii64mmc]- In ogni impresa ispezionata vengono riscontrate in media DUE infrazioni alla sicurezza[/center:3ii64mmc]

[center:3ii64mmc]:shock:[/center:3ii64mmc]

DUE????

Nonostante gli ispettori vengano visti come spauracchi dagli addetti ai lavori, tutti sappiamo che ogni tanto (non sempre, ma ogni tanto) chiudono un occhio sulle mancanze più lievi. Per cui questo dato mi sembra sottostimato nonostante sia già allarmante.
Bisognerebbe anche valutare di che entità siano le infrazioni rilevate e messe a statistica, vero anche questo; sempre parlando con impresari/artigiani/muratori è evidente che molti dei regolamenti cui devono sottostare sono un forte freno alla loro attività, soprattutto dal punto di vista burocratico sono messi davvero a dura prova.

E qui parte il dibattito: è giusto semplificare sulla sicurezza in cantiere per snellire il metodo di lavoro? Oppure la sicurezza non ammette deroghe di alcun tipo e bisogna esser pronti a sbrigare tutte le pratiche necessarie per seguire i protocolli?

Ah, dimenticavo, dall'articolo emerge (e c'era da immaginarselo) anche una spiccata tendenza all'evasione fiscale e alle irregolarità contributive... Anche qui dati da capogiro sugli importi recuperati a favore dell'erario... E anche qui la mia modesta convinzione che questi dati siano sottostimati... :occhi_al_cielo:

Com'è la situazione dalle vostre parti?
 

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