Buongiorno,
mi trovo (anzi probabilmente mi troverò) davanti alla seguente situazione: una casa di campagna ormai disabitata con una rendita catastale pari a 220,53 euro è intestata metà ad A e metà a B (parenti di 5 grado).
Per diversi motivi (restituzione di favori ricevuti in precedenza, ecc) A intende regalare la sua quota, pari a 1/2, a B.
Quali i mezzi più indicati? Facendo alcune riceche qui sul FOle su internet mi sembra che i mezzi siano sostanzialmente 2:
1) Donazione: imposte ipotecaria e catastale "scontate" pari al 2% e 1% (tot 3%) + imposta sulle donazione (pari al 6% o 8%). Il totalem se il mio conto è corretto, arriva ad essere pari a circa il 10% del valore catastale e cioè:
(220,53/2)*126*0,1= 1400. A cui si deve aggiungere il notaio.
E in più la donazione potrebbe creare i soliti problemi in caso di successiva vendita.
2) Vendita: imposte di registro, ipotecarie e catastali pari al 7% + 2% +1% = 10%. Più il solito notaio.
Non sembrerebbero quindi esserci un vantaggio dal punto di vista fiscale nell'utilizzo dello strumento della donazione rispetto alla vendita. O sbaglio?
C'è però il fatto che se si scegliesse lo strumento della vendita bisognerebbe, almeno fittiziamente, trasferire i soldi (in questo caso cosa si fa? Si consegna un assegno davanti al notaio e poi lo si "strappa" appena usciti?)
Mi piacerebbe avere un vostro parere sulla questione.
Eventuali link a discussioni simili che magari non ho trovato sarebbero anche graditi.
Grazie
mi trovo (anzi probabilmente mi troverò) davanti alla seguente situazione: una casa di campagna ormai disabitata con una rendita catastale pari a 220,53 euro è intestata metà ad A e metà a B (parenti di 5 grado).
Per diversi motivi (restituzione di favori ricevuti in precedenza, ecc) A intende regalare la sua quota, pari a 1/2, a B.
Quali i mezzi più indicati? Facendo alcune riceche qui sul FOle su internet mi sembra che i mezzi siano sostanzialmente 2:
1) Donazione: imposte ipotecaria e catastale "scontate" pari al 2% e 1% (tot 3%) + imposta sulle donazione (pari al 6% o 8%). Il totalem se il mio conto è corretto, arriva ad essere pari a circa il 10% del valore catastale e cioè:
(220,53/2)*126*0,1= 1400. A cui si deve aggiungere il notaio.
E in più la donazione potrebbe creare i soliti problemi in caso di successiva vendita.
2) Vendita: imposte di registro, ipotecarie e catastali pari al 7% + 2% +1% = 10%. Più il solito notaio.
Non sembrerebbero quindi esserci un vantaggio dal punto di vista fiscale nell'utilizzo dello strumento della donazione rispetto alla vendita. O sbaglio?
C'è però il fatto che se si scegliesse lo strumento della vendita bisognerebbe, almeno fittiziamente, trasferire i soldi (in questo caso cosa si fa? Si consegna un assegno davanti al notaio e poi lo si "strappa" appena usciti?)
Mi piacerebbe avere un vostro parere sulla questione.
Eventuali link a discussioni simili che magari non ho trovato sarebbero anche graditi.
Grazie