Seconda parte.
Appena uscita dal negozio del parrucchiere, la bellissima agente immobiliare arch. Carlina Acaulis, di una bellezza realmente scultorea, statuaria, quasi un Bronzo di Riace al femminile, ha la testa a posto ma, allo stesso tempo, i capelli animati da migliaia di diavoletti mossi, ghignanti ed agitati. Carlina Acaulis ha semplicemente un diavolo per capello. Se qualcuno, in quel momento avesse provato a fargli una carezza, un’ innocente blandizia, quel malcapitato avrebbe preso sicuramente una scossa da almeno 220volt!
Letteralmente arrabbiata,anzi ancora di più, furente, furibonda come quasi mai era stata nella sua vita, Carlina aveva una espressione completamente alterata. Gli occhi fiammeggiavano per l’ira come tizzoni ardenti, le labbra ondeggiavano avanti e indietro come onde imbizzarrite, e il mento tremava e sussultava per l’agitazione. Sentiva dentro i suoi precordi il sangue bollente che gorgogliava e si rimescolava focoso ed impetuoso.
Ma come, quella mezzachec… di Lallo Gemiti ( ma che nome idiota e ridicolo!), quel rasatore di barbe, che mi viene proporre di comprare una casa!
A me!
Addirittura un palazzotto medioevale!
Un affare sicuro posto tra il Duomo e La Porta Alta!
Una posizione panoramica, un collocazione prestigiosa, nel centro storico della cittadina umbra!
E tutto questo a chi?
Ad un architetto che svolge come professione l’agente immobiliare!
Ad un’agente immobiliare che si è sudata la laurea e che si è sottoposta al corso di formazione e all’esame di abilitazione presso la Camera di Commercio di Lecce! Ad una mediatrice che ha tutte l carte il regole per poter svolgere questa splendida attività!
Ma cos’è uno scherzo?
Una beffa?
Una canzonatura calzata e rifinita?
E poi, non riusciva dimenticare ( ce l’aveva impressa sempre in mente come una fissa, un’ossessione…) quella faccia da fico secco di Lallo atteggiata a una perfetta espressione da pesce lesso nel momento in cui decantava le straordinarie e superbe qualità di quell’immobile: un vero pezzo unico….Un palazzetto storico appartenuto per secoli ai Marchesi Rubacavallo Di Piopposecco, una nobilissima schiatta di Signori del luogo, amanti delle Arti e della Cavalleria, una Casato la cui discendenza ormai si era estinta da più di secolo…Bla bla bla bla.....
La voce poi! Che brividi, che pelle d’oca provocava a riascoltare quella voce con le orecchie della mente!
Quel timbro di voce dal tono flautato, melodioso, insinuante che carezzava fresca la pelle…Una falsità pura ed integrale, un suono ipocrita, una vibrazione bugiarda ma pregiata, di valore, misurabile a decine di carati più che di decibel!
“ Ma dottoressa, acquisti la mia casa vicino al Duomo, in pieno centro, fa proprio al caso suo…e del suo futuro marito. Lo conosco da una vita, - lo sa? - il dottor Ascanio, il suo promesso sposo. Bravissimo sia come persona che come cardiologo, molto studioso, con la testa a posto, poi di ottima famiglia, tutte persone a modo, oneste, simpatiche…
280 mq, piano nobile, recentemente ristrutturato nel pieno rispetto dei vincoli della Sovrintendenza delle Belle Arti, caminetto in legno… 8 camere, quattro con parquet e annessi, affreschi della scuola del Correggio sulle volte, tre bagni…parte del giardino privato….potrebbe mettere la macchina dentro il cancello, è possibile…posto tranquillo…la primavera, dovrebbe vedere, è uno spettacolo tutti gli alberi fioriti, fiori rossi, bianchi, gialli…poi la zona è tranquillissima, zona medievale a traffico limitato, zero confusione…la casa la deve vedere dottoressa, assolutissimamente!"
Quella faccia! Come detesto quella faccia da fico secco, scavata, ossuta, secca e raggrinzita e con quegli occhi acquosi e bovini da triglia lessa…
Una faccia da…Lallo!
“Dottoressa, il palazetto è solidissimo con mura massicce quasi di un metro, è circondata da inferriate, grate… c’è un cancello, mai subito furti...…. Ultimamente è persino appartenuto ad un Fondazione Bancaria, i bambini che verranno,- a proposito, dottoressa, le auguro una felicità infinita e una numerosa prole - potrebbero giocare, sicuri, dentro il giardino privato…poche centinaia di metri e sotto c’è la fermata degli autobus, ….La stazione dopo ancora centro metri …. Negozi e scuole sono lì vicini, , siamo… nell’ombelico del mondo, mica ai confini della realtà….devo vendere entro poco, a tamburo battente, perché il proprietario che mi ha dato l’incarico, un Ingegnere Chimico, deve trasferirsi a Verona tra un paio di settimane…il maledetto lavoro…una mazzata all’improvviso…faccio un prezzo equo…giusto…investa dottoressa, è un affare….”
Vendo a tamburo battente?
Faccio un prezzo giusto?
Lui che vende? Lui che fa il prezzo giusto?
Ma sto sognando? Vagheggiando?
Sto costruendo castelli in aria?
Ma io chi sono?
Ma, allora, è lui l’architetto e io la a parrucchiera?
Deve essere per forza così...
Un momento!
Un sortilegio mi deve aver spinto a credere di essere un architetto, una qualche fattura malefica mi ha costretto a prestare fede alla convinzione di stare esercitando la professione di agente immobiliare.
Che stupida sono stata!
E io che già mi vedevo con la mente di poter scalare tutte le cime dell’ intermediazione immobiliare le sommità delle compravendite e già mi immaginavo di trattare affari da milioni di euro in rarefatti ambienti internazionali!
Ora invece sono tornata bruscamente alla realtà. In verità é’ Lallo Gemiti che tratta affari da milioni di euro è lui che intermedia prestigiosi palazzetti medievali di assoluto valore!
E’ lui il mediatore che ha scalato, incontrastato, negli anni, le vette della professione immobiliare, mentre io chi sono di fronte a lui?
Una sciacquatesta laureata?
E’ passata qualche ora da questo fatto increscioso, la bellissima arch. Carlina Acaulis e il suo promesso sposo, il distinto dott. Ascanio Pallonetti, sono andati, abbracciati e felici, alla pasticceria Mandocachi, la più quotata della cittadina, a dare la loro autorizzazione, affinché spedisse le bomboniere e le partecipazioni di nozze al un selezionassimo elenco di indirizzi di parenti, amici e colleghi, per poi recarsi presso l’elegante Bar Gargarozzo a prendere un aperitivo prima di cena.
Seduti intorno ad un tavolino di marmo, dopo alcuni amabili lusinghe reciproche, tenere affettuosità, vicendevoli abbracci e casti baci, Carlina Acaulis, ormai calma e rappacificata col mondo e con se stessa e sempre più innamorata del suo bel Ascanio, prende dalla sua borsetta di tartaruga la carta di identità e la porge con delicatezza al suo prossimo marito e gli chiede di leggere forte e in modo sillabato alla Voce Professione; Ascanio non afferra il senso della domanda della sua bella ma annegato nel verde profondo dei suoi occhi risponde immediatamente con una voce forte e stentorea: P r o f e s s i o n e A g e n t e I m m o b i l i a r e.
“Ma allora è vero che sono agente immobiliare! Me l’hai confermato tu stesso. Anzi, me l’ha attestato, in piena fede pubblica, fino a querela di falso, il documento ufficiale che mi hai appena letto! Non ci sono dubbi!
Sono una mediatrice immobiliare! Uff...Che sollievo!
“Non riesco a capire cosa stai dicendo Carlina. Sono quasi due anni che sei agente immobiliare e adesso non ne sei più certa? Ma sei sicura di sentirti bene, cara?
“Non ti preoccupare, tesoro. Mai stata così bene! Sto come una leonessa! Ho tirato fuori gli artigli. Ho, da poco, maturato, nel mio intimo, una decisione coraggiosa ed irrevocabile. Forse era, già da tempo, in nuce e latente da qualche parte della mia anima ma, oggi, un fatto strano e allo stesso tempo scatenante una tempesta spirituale mi ha determinato ad una risoluzione assoluta, ad una decisione irrevocabile.”
“Una tempesta spirituale? Uè! non vorrai lasciarmi prima del matrimonio, spero? Non facciamo scherzi! Non riesco a seguirti oggi, Carlina, e poi hai una strana luce che ti balena negli occhi, Spiegati meglio!
“ Certo che ti voglio sposare e lo voglio per sempre, per l'eternità! Però, adesso, dammi indietro la mia carta d’identità, per favore. QUI C’E’ SCRITTO UN DATO INESATTO CHE VOGLIO ASSOLUTAMENTE CORREGGERE. A proposito, Ascanio, mi sai dire a che ora parte il treno per Montecatini Terme?”
Fine seconda parte.
Fra due giorni l'ultima parte.
Aggiunto dopo 8 minuti...
Per chi non l'avesse letta questa é la prima parte dell'avventurosa storia di Carlina Acaulis
La bellissima agente immobiliare Carlina Acaulis si reca dal parrucchiere.
Ricordate Carlina Acaulis, quella ragazza italiana, pugliese per la precisione, dalla bellezza straripante, alta 180 cm. misure 95 - 65 - 90, bionda, con capelli dorati come spighe di grano a giugno, peso 68 Kg, occhi di un profondo verde smeraldo, anni 24, gambe lunghissime e affusolatissime, volto con un’approssimata rassomiglianza a quello di Claudia Schiffer, di grande intelligenza e di notevole spirito comico, nonostante l’aspetto da Barbie, diplomata geometra e appena laureata in Architettura, che aveva deciso di aprire uno studio di mediazione immobiliare, dopo essere riuscita a prendersi il patentino camerale al primo tentativo?
La ricordate? Sì?
(Beh, difficile che passasse inosservata, sinceramente, benché come professionista della mediazione è solo alle prime armi.)
Ebbene, Carlina Acaulis si sposa!
Questa è la bella notizia: Carlina convola a giuste nozze! Una notizia che rallegra e mette di buon’umore, il giovane e il vecchio, il pratico e il sentimentale, il colto e l’inclita. L’arch. Carlina Acaulis diventerà la moglie di un affermato cardiologo di ottima famiglia che abita ed esercita nell’ Ospedale pubblico di un’ incantevole cittadina medievale e rinascimentale dell’ Umbria del nord.
I due si era conosciuti, per caso e in modo piuttosto romanzato, in una spiaggia dorata e isolata del Cilento e il sole, il mare cristallino, le carezze morbide del libeccio e, soprattutto, la complicità della Luna avevano fatto il resto: colpo di fumine e matrimonio fissato dopo sei mesi!
Ciascuno di voi mi dirà: ma a me che me ne cala?
Se fosse stata, la mia, di moglie, pure pure, magari sarei stato l’uomo più felice del mondo, ma a questo punto….al massimo posso augurarle tanta felicità e figli maschi!
E no, vi assicuro!
Quello che sta per accadere a Carlina Acaulis riguarda tutti voi che fate il difficile lavoro dell’agente immobiliare, é di pertinenza di chi mangia un pane sudato facendo il mediatore di case e riesce, a malapena, arrangiandosi e adattandosi alle più disparate situazioni, a sbarcare il lunario a fine anno.
A Carlina sta per capitare un fatto che lei non aveva assolutamente previsto, un avvenimento che è al di là della sua stessa immaginazione, una di quelle circostanza che la vita, a volte, svela all’improvviso senza nessun preavviso.
L’ Architetto Carlina Acaulis sta per ritrovarsi al centro di quello che possiamo definire un “giallo dell’anima”.
La vicenda nasce da un’azione di poco interesse, da una di quelle decisioni che le donne prendono frequentemente a motivo della loro femminilità:andare dal parrucchiere di fiducia.
Ma questa volta non si tratta di una messa in piega qualsiasi ma di un trattamento capillifero che precede di pochissimo la propria cerimonia nuziale! Una manipolazione delicata, unica, da fare con i guanti di velluto!
E poi Carlina Acaulis si trova in terra straniera, in Umbria, e, in quella pur splendida città dai diversificati fattori artistici, tra i quali la struttura architettonica di spiccato carattere rinascimentale, lei non aveva nessun parrucchiere di fiducia!
Però era intervenuta in aiuto la futura suocera che le aveva consigliato il miglior negozio di parrucchiere della città: “Lallo Gemiti, Coiffeur”.
Lallo Gemiti era un parrucchiere quasi anziano, ormai all’apice del successo professionale che aveva iniziato, figlio di un bracciante agricolo, da semplice e modesto ragazzo-spazzola che si guadagnava la scarsa mercede recandosi a fare le barbe e le “teste” ai carcerati e ai malati gravi dell’ospedale ma in seguito, col passare degli anni, per l’innata astuzia, per una certa connaturata ingegnosità ed intraprendenza e, soprattutto, per alcune importanti entrature di indubbi pezzi grossi della città ( frequentare carceri e ospedali significa fare delle belle conoscenze…) era riuscito ad aprire un negozio di parrucchiere di grande eleganza e di qualità, con ricchi arredi, insieme funzionali ed eleganti, per offrire ai clienti il miglior servizio e la miglior esperienza possibile.
Quello di Lallo Gemiti era una di quelle tante, belle ed esemplari storie italiane di successo imprenditoriale che hanno fatto della Penisola una delle prime sei Paesi più industrializzati del mondo.
Appena Carlina Acaulis entrò nell’ampio locale di Lallo Gemiti si recò alla desktop reception, rivelò le sue generalità e i suoi desiderata ( un taglio e una messa in piega “leggera” per capelli mossi e lunghi) all’efficiente segretaria che era in attesa, e poi, dopo pochi minuti, passò sotto le cure della lavatesta, una giovane ragazzotta alle prime armi, da un bel profilo etrusco, che le preparò, con una frizionata allo shampoo e al phon, alla vera e propria messa in piega.
Svolazzando e quasi camminando sulle punte apparve dal nulla Lallo Gemiti in persona a compiere la delicata operazione della messa in piega; Dopo aver distribuito la schiuma Lallo pettina i capelli delicatamente, partendo dalle punte e risalendo fino alla radice: in questo modo elimina gli eventuali nodi senza rischiare di spezzare il capello. Poi invita Carlina a mettersi a testa in giù e dà una asciugata con il phon, per toglire l'umidità residua, partendo dalla nuca….
Sicuro, gentile, professionale, Lallo Gemiti, un uomo, alto, ossuto e piuttosto brutto, mentre svolge tutte le dovute operazioni che conosce, ormai a menadito, scruta con i suoi occhi acquosi e bovini la nuova venuta, la “straniera” di cui conosce, a malapena, il nome e il fatto che sta per sposarsi con il dott. Ascanio Pallonetti un noto cardiologo della città e rampollo di una delle famiglie più antiche della città.
Una bellissima ragazza questa Carlina, un vero colpo d’occhio, indubbiamente una delle donne più perfette, stilnoviste e “divine” che aveva visto in vita sua, se non la più bella in assoluto….Lalllo Gemiti cominciava a pensare a mille...Aveva la testa che gli girava.
E ne erano passate di donne, quante! sotto i suoi ferri e sotto il suo phon in questi 35 anni di attività….Donne di tutti i tipi, gli stili, le classi sociali, femmine belle e brutte e di tutte le età…Ma questa era, allo stesso tempo, carnale e spirituale insieme, raffinata ma con delle guance succose come pesche e rosse come mele…Aveva un corpo bellissimo ma, dentro di esso, si intuiva il respiro di un’ anima dallo una straordinaria energia vitale.
A Lallo era venuta un’idea….una tentazione quasi.
Carlina teneva gli occhi chiusi, si era completamente rilassata, aveva disteso i nervi, si sentiva al sicuro sotto le mani esperte di Lallo Gemiti….
Il parrucchiere stava per concludere l'operazione, tenendo l’ultima ciocca, ancora calda per l'ultima passata di asciugacapelli, e la stava arrotolando attorno alla spazzola per almeno mezzo minuto, in modo che i capelli si raffreddassero in quella posizione e "prendessero la piega".
Chissà come reagirà questa mia bellissima cliente se glielo dico, se gliel’ accenno, se glielo prospetto…
Io non conosco lei, lei non conosce me, magari le farà piacere, probabilmente sarà di suo interesse se la gliela propongo. Dopotutto non è ancora sposata, magari sono ancora in tempo …Chissà se il futuro marito ha già provveduto….
Sono passati circa 50 secondi e Lallo srotola la spazzola, quindi riarrotola la ciocca intorno al suo dito e la ferma alla base della nuca con una pinza.
Lallo sente addosso alla sua faccia il caldo umido, africano, del respiro di Carlina…
Adesso glielo dico adesso…Adesso o mai più.
“ Scusi signorina! Mi sente?”
Carlina apre di scatto gli occhi e stava per annuire, quando Lallo Gemiti, con il phon acceso ancora a mezz’aria, con tutto il miele con cui poteva insaporire la sua voce, domanda quasi soffiando
” Gentile Signorina, le serve una casa da acquistare?”.
FINE PRIMA PARTE.
Appena uscita dal negozio del parrucchiere, la bellissima agente immobiliare arch. Carlina Acaulis, di una bellezza realmente scultorea, statuaria, quasi un Bronzo di Riace al femminile, ha la testa a posto ma, allo stesso tempo, i capelli animati da migliaia di diavoletti mossi, ghignanti ed agitati. Carlina Acaulis ha semplicemente un diavolo per capello. Se qualcuno, in quel momento avesse provato a fargli una carezza, un’ innocente blandizia, quel malcapitato avrebbe preso sicuramente una scossa da almeno 220volt!
Letteralmente arrabbiata,anzi ancora di più, furente, furibonda come quasi mai era stata nella sua vita, Carlina aveva una espressione completamente alterata. Gli occhi fiammeggiavano per l’ira come tizzoni ardenti, le labbra ondeggiavano avanti e indietro come onde imbizzarrite, e il mento tremava e sussultava per l’agitazione. Sentiva dentro i suoi precordi il sangue bollente che gorgogliava e si rimescolava focoso ed impetuoso.
Ma come, quella mezzachec… di Lallo Gemiti ( ma che nome idiota e ridicolo!), quel rasatore di barbe, che mi viene proporre di comprare una casa!
A me!
Addirittura un palazzotto medioevale!
Un affare sicuro posto tra il Duomo e La Porta Alta!
Una posizione panoramica, un collocazione prestigiosa, nel centro storico della cittadina umbra!
E tutto questo a chi?
Ad un architetto che svolge come professione l’agente immobiliare!
Ad un’agente immobiliare che si è sudata la laurea e che si è sottoposta al corso di formazione e all’esame di abilitazione presso la Camera di Commercio di Lecce! Ad una mediatrice che ha tutte l carte il regole per poter svolgere questa splendida attività!
Ma cos’è uno scherzo?
Una beffa?
Una canzonatura calzata e rifinita?
E poi, non riusciva dimenticare ( ce l’aveva impressa sempre in mente come una fissa, un’ossessione…) quella faccia da fico secco di Lallo atteggiata a una perfetta espressione da pesce lesso nel momento in cui decantava le straordinarie e superbe qualità di quell’immobile: un vero pezzo unico….Un palazzetto storico appartenuto per secoli ai Marchesi Rubacavallo Di Piopposecco, una nobilissima schiatta di Signori del luogo, amanti delle Arti e della Cavalleria, una Casato la cui discendenza ormai si era estinta da più di secolo…Bla bla bla bla.....
La voce poi! Che brividi, che pelle d’oca provocava a riascoltare quella voce con le orecchie della mente!
Quel timbro di voce dal tono flautato, melodioso, insinuante che carezzava fresca la pelle…Una falsità pura ed integrale, un suono ipocrita, una vibrazione bugiarda ma pregiata, di valore, misurabile a decine di carati più che di decibel!
“ Ma dottoressa, acquisti la mia casa vicino al Duomo, in pieno centro, fa proprio al caso suo…e del suo futuro marito. Lo conosco da una vita, - lo sa? - il dottor Ascanio, il suo promesso sposo. Bravissimo sia come persona che come cardiologo, molto studioso, con la testa a posto, poi di ottima famiglia, tutte persone a modo, oneste, simpatiche…
280 mq, piano nobile, recentemente ristrutturato nel pieno rispetto dei vincoli della Sovrintendenza delle Belle Arti, caminetto in legno… 8 camere, quattro con parquet e annessi, affreschi della scuola del Correggio sulle volte, tre bagni…parte del giardino privato….potrebbe mettere la macchina dentro il cancello, è possibile…posto tranquillo…la primavera, dovrebbe vedere, è uno spettacolo tutti gli alberi fioriti, fiori rossi, bianchi, gialli…poi la zona è tranquillissima, zona medievale a traffico limitato, zero confusione…la casa la deve vedere dottoressa, assolutissimamente!"
Quella faccia! Come detesto quella faccia da fico secco, scavata, ossuta, secca e raggrinzita e con quegli occhi acquosi e bovini da triglia lessa…
Una faccia da…Lallo!
“Dottoressa, il palazetto è solidissimo con mura massicce quasi di un metro, è circondata da inferriate, grate… c’è un cancello, mai subito furti...…. Ultimamente è persino appartenuto ad un Fondazione Bancaria, i bambini che verranno,- a proposito, dottoressa, le auguro una felicità infinita e una numerosa prole - potrebbero giocare, sicuri, dentro il giardino privato…poche centinaia di metri e sotto c’è la fermata degli autobus, ….La stazione dopo ancora centro metri …. Negozi e scuole sono lì vicini, , siamo… nell’ombelico del mondo, mica ai confini della realtà….devo vendere entro poco, a tamburo battente, perché il proprietario che mi ha dato l’incarico, un Ingegnere Chimico, deve trasferirsi a Verona tra un paio di settimane…il maledetto lavoro…una mazzata all’improvviso…faccio un prezzo equo…giusto…investa dottoressa, è un affare….”
Vendo a tamburo battente?
Faccio un prezzo giusto?
Lui che vende? Lui che fa il prezzo giusto?
Ma sto sognando? Vagheggiando?
Sto costruendo castelli in aria?
Ma io chi sono?
Ma, allora, è lui l’architetto e io la a parrucchiera?
Deve essere per forza così...
Un momento!
Un sortilegio mi deve aver spinto a credere di essere un architetto, una qualche fattura malefica mi ha costretto a prestare fede alla convinzione di stare esercitando la professione di agente immobiliare.
Che stupida sono stata!
E io che già mi vedevo con la mente di poter scalare tutte le cime dell’ intermediazione immobiliare le sommità delle compravendite e già mi immaginavo di trattare affari da milioni di euro in rarefatti ambienti internazionali!
Ora invece sono tornata bruscamente alla realtà. In verità é’ Lallo Gemiti che tratta affari da milioni di euro è lui che intermedia prestigiosi palazzetti medievali di assoluto valore!
E’ lui il mediatore che ha scalato, incontrastato, negli anni, le vette della professione immobiliare, mentre io chi sono di fronte a lui?
Una sciacquatesta laureata?
E’ passata qualche ora da questo fatto increscioso, la bellissima arch. Carlina Acaulis e il suo promesso sposo, il distinto dott. Ascanio Pallonetti, sono andati, abbracciati e felici, alla pasticceria Mandocachi, la più quotata della cittadina, a dare la loro autorizzazione, affinché spedisse le bomboniere e le partecipazioni di nozze al un selezionassimo elenco di indirizzi di parenti, amici e colleghi, per poi recarsi presso l’elegante Bar Gargarozzo a prendere un aperitivo prima di cena.
Seduti intorno ad un tavolino di marmo, dopo alcuni amabili lusinghe reciproche, tenere affettuosità, vicendevoli abbracci e casti baci, Carlina Acaulis, ormai calma e rappacificata col mondo e con se stessa e sempre più innamorata del suo bel Ascanio, prende dalla sua borsetta di tartaruga la carta di identità e la porge con delicatezza al suo prossimo marito e gli chiede di leggere forte e in modo sillabato alla Voce Professione; Ascanio non afferra il senso della domanda della sua bella ma annegato nel verde profondo dei suoi occhi risponde immediatamente con una voce forte e stentorea: P r o f e s s i o n e A g e n t e I m m o b i l i a r e.
“Ma allora è vero che sono agente immobiliare! Me l’hai confermato tu stesso. Anzi, me l’ha attestato, in piena fede pubblica, fino a querela di falso, il documento ufficiale che mi hai appena letto! Non ci sono dubbi!
Sono una mediatrice immobiliare! Uff...Che sollievo!
“Non riesco a capire cosa stai dicendo Carlina. Sono quasi due anni che sei agente immobiliare e adesso non ne sei più certa? Ma sei sicura di sentirti bene, cara?
“Non ti preoccupare, tesoro. Mai stata così bene! Sto come una leonessa! Ho tirato fuori gli artigli. Ho, da poco, maturato, nel mio intimo, una decisione coraggiosa ed irrevocabile. Forse era, già da tempo, in nuce e latente da qualche parte della mia anima ma, oggi, un fatto strano e allo stesso tempo scatenante una tempesta spirituale mi ha determinato ad una risoluzione assoluta, ad una decisione irrevocabile.”
“Una tempesta spirituale? Uè! non vorrai lasciarmi prima del matrimonio, spero? Non facciamo scherzi! Non riesco a seguirti oggi, Carlina, e poi hai una strana luce che ti balena negli occhi, Spiegati meglio!
“ Certo che ti voglio sposare e lo voglio per sempre, per l'eternità! Però, adesso, dammi indietro la mia carta d’identità, per favore. QUI C’E’ SCRITTO UN DATO INESATTO CHE VOGLIO ASSOLUTAMENTE CORREGGERE. A proposito, Ascanio, mi sai dire a che ora parte il treno per Montecatini Terme?”
Fine seconda parte.
Fra due giorni l'ultima parte.
Aggiunto dopo 8 minuti...
Per chi non l'avesse letta questa é la prima parte dell'avventurosa storia di Carlina Acaulis
La bellissima agente immobiliare Carlina Acaulis si reca dal parrucchiere.
Ricordate Carlina Acaulis, quella ragazza italiana, pugliese per la precisione, dalla bellezza straripante, alta 180 cm. misure 95 - 65 - 90, bionda, con capelli dorati come spighe di grano a giugno, peso 68 Kg, occhi di un profondo verde smeraldo, anni 24, gambe lunghissime e affusolatissime, volto con un’approssimata rassomiglianza a quello di Claudia Schiffer, di grande intelligenza e di notevole spirito comico, nonostante l’aspetto da Barbie, diplomata geometra e appena laureata in Architettura, che aveva deciso di aprire uno studio di mediazione immobiliare, dopo essere riuscita a prendersi il patentino camerale al primo tentativo?
La ricordate? Sì?
(Beh, difficile che passasse inosservata, sinceramente, benché come professionista della mediazione è solo alle prime armi.)
Ebbene, Carlina Acaulis si sposa!
Questa è la bella notizia: Carlina convola a giuste nozze! Una notizia che rallegra e mette di buon’umore, il giovane e il vecchio, il pratico e il sentimentale, il colto e l’inclita. L’arch. Carlina Acaulis diventerà la moglie di un affermato cardiologo di ottima famiglia che abita ed esercita nell’ Ospedale pubblico di un’ incantevole cittadina medievale e rinascimentale dell’ Umbria del nord.
I due si era conosciuti, per caso e in modo piuttosto romanzato, in una spiaggia dorata e isolata del Cilento e il sole, il mare cristallino, le carezze morbide del libeccio e, soprattutto, la complicità della Luna avevano fatto il resto: colpo di fumine e matrimonio fissato dopo sei mesi!
Ciascuno di voi mi dirà: ma a me che me ne cala?
Se fosse stata, la mia, di moglie, pure pure, magari sarei stato l’uomo più felice del mondo, ma a questo punto….al massimo posso augurarle tanta felicità e figli maschi!
E no, vi assicuro!
Quello che sta per accadere a Carlina Acaulis riguarda tutti voi che fate il difficile lavoro dell’agente immobiliare, é di pertinenza di chi mangia un pane sudato facendo il mediatore di case e riesce, a malapena, arrangiandosi e adattandosi alle più disparate situazioni, a sbarcare il lunario a fine anno.
A Carlina sta per capitare un fatto che lei non aveva assolutamente previsto, un avvenimento che è al di là della sua stessa immaginazione, una di quelle circostanza che la vita, a volte, svela all’improvviso senza nessun preavviso.
L’ Architetto Carlina Acaulis sta per ritrovarsi al centro di quello che possiamo definire un “giallo dell’anima”.
La vicenda nasce da un’azione di poco interesse, da una di quelle decisioni che le donne prendono frequentemente a motivo della loro femminilità:andare dal parrucchiere di fiducia.
Ma questa volta non si tratta di una messa in piega qualsiasi ma di un trattamento capillifero che precede di pochissimo la propria cerimonia nuziale! Una manipolazione delicata, unica, da fare con i guanti di velluto!
E poi Carlina Acaulis si trova in terra straniera, in Umbria, e, in quella pur splendida città dai diversificati fattori artistici, tra i quali la struttura architettonica di spiccato carattere rinascimentale, lei non aveva nessun parrucchiere di fiducia!
Però era intervenuta in aiuto la futura suocera che le aveva consigliato il miglior negozio di parrucchiere della città: “Lallo Gemiti, Coiffeur”.
Lallo Gemiti era un parrucchiere quasi anziano, ormai all’apice del successo professionale che aveva iniziato, figlio di un bracciante agricolo, da semplice e modesto ragazzo-spazzola che si guadagnava la scarsa mercede recandosi a fare le barbe e le “teste” ai carcerati e ai malati gravi dell’ospedale ma in seguito, col passare degli anni, per l’innata astuzia, per una certa connaturata ingegnosità ed intraprendenza e, soprattutto, per alcune importanti entrature di indubbi pezzi grossi della città ( frequentare carceri e ospedali significa fare delle belle conoscenze…) era riuscito ad aprire un negozio di parrucchiere di grande eleganza e di qualità, con ricchi arredi, insieme funzionali ed eleganti, per offrire ai clienti il miglior servizio e la miglior esperienza possibile.
Quello di Lallo Gemiti era una di quelle tante, belle ed esemplari storie italiane di successo imprenditoriale che hanno fatto della Penisola una delle prime sei Paesi più industrializzati del mondo.
Appena Carlina Acaulis entrò nell’ampio locale di Lallo Gemiti si recò alla desktop reception, rivelò le sue generalità e i suoi desiderata ( un taglio e una messa in piega “leggera” per capelli mossi e lunghi) all’efficiente segretaria che era in attesa, e poi, dopo pochi minuti, passò sotto le cure della lavatesta, una giovane ragazzotta alle prime armi, da un bel profilo etrusco, che le preparò, con una frizionata allo shampoo e al phon, alla vera e propria messa in piega.
Svolazzando e quasi camminando sulle punte apparve dal nulla Lallo Gemiti in persona a compiere la delicata operazione della messa in piega; Dopo aver distribuito la schiuma Lallo pettina i capelli delicatamente, partendo dalle punte e risalendo fino alla radice: in questo modo elimina gli eventuali nodi senza rischiare di spezzare il capello. Poi invita Carlina a mettersi a testa in giù e dà una asciugata con il phon, per toglire l'umidità residua, partendo dalla nuca….
Sicuro, gentile, professionale, Lallo Gemiti, un uomo, alto, ossuto e piuttosto brutto, mentre svolge tutte le dovute operazioni che conosce, ormai a menadito, scruta con i suoi occhi acquosi e bovini la nuova venuta, la “straniera” di cui conosce, a malapena, il nome e il fatto che sta per sposarsi con il dott. Ascanio Pallonetti un noto cardiologo della città e rampollo di una delle famiglie più antiche della città.
Una bellissima ragazza questa Carlina, un vero colpo d’occhio, indubbiamente una delle donne più perfette, stilnoviste e “divine” che aveva visto in vita sua, se non la più bella in assoluto….Lalllo Gemiti cominciava a pensare a mille...Aveva la testa che gli girava.
E ne erano passate di donne, quante! sotto i suoi ferri e sotto il suo phon in questi 35 anni di attività….Donne di tutti i tipi, gli stili, le classi sociali, femmine belle e brutte e di tutte le età…Ma questa era, allo stesso tempo, carnale e spirituale insieme, raffinata ma con delle guance succose come pesche e rosse come mele…Aveva un corpo bellissimo ma, dentro di esso, si intuiva il respiro di un’ anima dallo una straordinaria energia vitale.
A Lallo era venuta un’idea….una tentazione quasi.
Carlina teneva gli occhi chiusi, si era completamente rilassata, aveva disteso i nervi, si sentiva al sicuro sotto le mani esperte di Lallo Gemiti….
Il parrucchiere stava per concludere l'operazione, tenendo l’ultima ciocca, ancora calda per l'ultima passata di asciugacapelli, e la stava arrotolando attorno alla spazzola per almeno mezzo minuto, in modo che i capelli si raffreddassero in quella posizione e "prendessero la piega".
Chissà come reagirà questa mia bellissima cliente se glielo dico, se gliel’ accenno, se glielo prospetto…
Io non conosco lei, lei non conosce me, magari le farà piacere, probabilmente sarà di suo interesse se la gliela propongo. Dopotutto non è ancora sposata, magari sono ancora in tempo …Chissà se il futuro marito ha già provveduto….
Sono passati circa 50 secondi e Lallo srotola la spazzola, quindi riarrotola la ciocca intorno al suo dito e la ferma alla base della nuca con una pinza.
Lallo sente addosso alla sua faccia il caldo umido, africano, del respiro di Carlina…
Adesso glielo dico adesso…Adesso o mai più.
“ Scusi signorina! Mi sente?”
Carlina apre di scatto gli occhi e stava per annuire, quando Lallo Gemiti, con il phon acceso ancora a mezz’aria, con tutto il miele con cui poteva insaporire la sua voce, domanda quasi soffiando
” Gentile Signorina, le serve una casa da acquistare?”.
FINE PRIMA PARTE.