M

Melly70

Ospite
Gentilissimi, mi sono iscritta appositamente in questo forum per poter sottoporre il problema che mi sta affliggendo nell'ultimo periodo e vedere se posso trovare una soluzione, dato che a parole e contando sull'intelligenza e sull'educazione altrui purtroppo non ci sono riuscita.
Io abito in un piccolo paese della provincia di Trento, Civezzano, ed ho acquistato 6 anni fa un piccolo appartamento (36 mq) con soppalco/deposito che purtroppo è stato costruito in cartongesso.
Leggendo i precedenti post sull'argomento ho visto che bisogna riferirsi ai regolamenti comunali, ma il mio comune ha già stabilito che quei locali sono ad uso deposito.
Il soppalco/deposito è stato costruito come se fosse una piccola stanza con il parquet e le prese di corrente e antenna televisiva però è molto basso ed inoltre a causa del cartongesso tutti i rumori vengono percepiti nell'altro appartamento e quindi non è possibile utilizzarlo a tale scopo, oltre al fatto importante che al catasto è segnalato come deposito e non certo come stanza. Il problema non sorge a casa mia, dove ho accettato la cosa e non adopero il soppalco/deposito se non 10 minuti al giorno per farci gli addominali (unica cosa che mi consente di non sbattere la testa), ma nel mini appartamento del mio vicino di casa che ha il medesimo locale soppalco/deposito, solo che il mio incide per metà sul mio appartamento e metà sulla sua zona giorno e bagno mentre il suo incide per metà sulla mia camera da letto. Il proprietario ha affittato questo appartamento ad un padre che ha 2 bambine, non ho ancora capito se abitano sempre con lui o meno, ma ci sono praticamente tutti i giorni, e costui ha "deciso" che il soppalco è la stanza delle sue bambine dove quando sono in casa (e i loro orari purtroppo coincidono con i miei...) ovviamente giocano, sbattono cose per terra, corrono su e giù dalle scale di collegamento all'appartamento etc e tutto ciò mi sta letteralmente facendo venire l'esaurimento nervoso e perenni emicranee per i costanti rumori dato che non vi è isolazione alcuna e come ricordo pareti e pavimento sono in cartongesso. Premetto che ho già segnalato la cosa sia all'inquilino che mi ha risposto che quella appunto è la stanza delle bambine e mi ha sbattuto la porta in faccia sia al proprietario dell'appartamento che se n'è bellamente fregato, (tanto sotto il soppalco/deposito in cartongesso non ci abita lui)e mi ha risposto che una volta affittato l'appartamento l'inquilino può gestire l'appartamento come crede. Inoltre non abbiamo amministratore di condominio in quanto trattasi di parte di una casa rurale ristrutturata e quindi ci sono solo 4 appartamenti.
Vi chiedo gentilmente se vi sia modo di impedire legalmente o almeno minacciando vie legali al proprietario dell'appartamento che il soppalco/deposito venga utilizzato come stanza giochi e stanza da letto a discapito della mia salute mentale.
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che per la loro competenza mi vorranno dare il loro parere. rimango a disposizione qualora la mia esposizione fosse lacunosa o aveste bisogno di ulteriori chiarimenti.

Marcella
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
innanzitutto occorrerebbe sapere se il sottotetto del vicino è sanato come abitazione o no. Questa informazione potrebbe rivelarsi utile qualora ci serva una "spintarella" decisiva in caso di litigio.
Altra cosa fondamentale è controllare il regolamento di polizia urbana del comune. potrebbero esserci validi spunti.Poi invierei una raccomandata A/R all'inquilino spiegandogli la cosa magari dicendo che saresti disposta a sopperire alla metà delle lavorazioni necessarie per salvaguardare la privacy tua e della sua famiglia altrimenti andrai per vie legali (che forse nella mediazione si risolverebbe ma qualora non fosse così te lo sconsiglio visti i tempi della giustizia, i "bambini" diventerebbero adulti prima di una sentenza.
Aspettiamo comunque qualche altro commento

saluti
 
M

Melly70

Ospite
Grazie Marco per la sua risposta. Sono certa che il sottotetto del vicino non è sanato nè sarebbe sanabile viste le altezze, che sono pari a quelle del mio soppalco, dove non si riesce a stare in piedi che in un solo punto, dove c'è la velux ed io sono alta 1,67 cm. Mi stupisce invece lo scrivere all'inquilino o almeno al solo inquilino per le eventuali spese di "insonorizzazione": non dovrebbe essere il proprietario a sostenere le spese? Grazie mille ancora. marcella
 

Marco Giovannelli

Membro Attivo
Professionista
l'insonorizzazione di un solaio tra due appartamenti è da dividere ai sensi della normativa civilistica ART. 1125 del C.C. quindi penso che a scanso di equivoci l'orientamento giurisprudenziale è quello salvo rari casi

saluti
 

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