Mia madre è proprietaria di un locale commerciale a piano terra, confinante con un piccolo condominio di 4 proprietari. Il locale lo ha avuto per donazione dalla mamma diversi anni fa. Nella planimetria catastale è riportato un atrio di circa 50 mq, ma nella realtà questo è diviso da un muro, e la parte maggiore è utilizzata uno dei proprietari del condominio adiacente, anche lui proprietario di un locale commerciale confinante con quello di mia madre. L'unitarietà originaria dell'atrio si evince anche dal fatto che il pozzetto per il deflusso delle acque meteoriche è unico, e si trova dalla parte di mia madre, con innegabili problemi e oneri di pulizia, dato che il confinante possiede un cane che tiene libero nell'atrio (immaginate cosa possa arrivare nel pozzetto...). Da quello che sappiamo, il nonno, costruttore dei locali e del condominio (che quindi, inizialmente, erano dello stesso proprietario), aveva concesso a sua madre di costruire quel muro per potersi affacciare alla finestra senza essere vista dagli utenti del locale, concedendo quindi un diritto d'uso senza titolo. Ora vorremmo sapere se possiamo riprenderci quella parte di giardino, atteso che nessuno ha mai intentato causa di usucapione. Mia madre ne ha parlato col proprietario confinante, che ha subito detto di aver acquisito la proprietà perchè lo usa da più di 20 anni. Se inviamo una lettera prima che facciano causa, possiamo bloccare i termini? Mia madre ha sempre pagato le tasse su tutto l'atrio, in quanto riportato nella sua pianta catastale. Come è meglio procedere?
Grazie
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