sid

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ciao, potete aiutarmi a capirci qualcosa ? Sono in mediazione obbligatoria dove mi oppongo ad un testamento favorevole a mio fratello. E ci sarebbe un’ulteriore rogna per cui un paio di avvocati e un paio di geometri dicono che non c’è niente da fare, ovvero c’è un mappale che è una striscia di terreno lunga e stretta di 220 mq, un ex fosso o qualcosa del genere, che il confinante dice di coltivare, avendo spostato, arandolo, il confine del suo terreno. Il confinante si fa vivo solo ora dicendo di volerlo usucapire, e ha in mano una carta in cui mio padre vendeva la striscia a suo padre nel lontano 1964 (quando però la proprietà non era ancora di mio padre, ma di mio nonno), carta a cui non è seguito nessun atto pubblico di vendita. Mia madre e mio fratello, che han da sempre lavorato nel capannone adiacente alla striscia, si ricordano bene le arature fuori posto del confinante. Noi a diretto confine non abbiamo coltivazioni ma erba.

Mi capita di leggere questo, e volevo chiedervi se la sentenza esposta mi potrebbe essere utile nel caso veniamo chiamati davanti al giudice che voglia dare seguito all’usucapione :

http://www.altalex.com/index.php?idnot=52422
 

gardabusiness

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Bella domanda: come leggi n quella sentenza, bisogna ricostruire in base a testimonianze se vi era il cosiddetto animo possendi, cioè se l confinante lo ha sempre coltivato come ne fosse il proprietario o se invece glie era stato chiesto di farlo o tacitamente consentito. ma immagino non si facile d provare.
 

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