Poche illusioni: come ha chiarito il sottosegretario al l'Economia, Vieri Ceriani, a raccogliere i frutti della riforma del catasto sarà il prossimo governo. D'altra parte, anche i tecnici dell'agenzia del Territorio hanno sempre ricordato che la rimodulazione delle rendite catastali è un'operazione dai tempi lunghi. Questo però non significa che non sia necessaria: prima dell'introduzione dell'IMU, il valore di mercato delle abitazioni era 3,59 volte più elevato di quello fiscale; con il debutto del nuovo tributo, la distanza si è sicuramente accorciata, ma le sperequazioni sono rimaste invariate. Risultato: nelle città di provincia e nei quartieri di periferia non è difficile trovare case per le quali il valore catastale è superiore al prezzo d'acquisto; mentre nelle zone centrali delle grandi città e nelle aree in cui le quotazioni immobiliari sono cresciute di più, il rincaro per i proprietari è stato più contenuto.
In gioco c'è il valore a fini fiscali di oltre 67 milioni di unità immobiliari, tra cui 32 milioni di abitazioni. Una mappatura capillare richiederebbe qualche anno, ma uno sprint potrebbe arrivare dall'informatica: è l'algoritmo di cui si parla da qualche tempo, che potrebbe consentire di adeguare in modo automatico le rendite catastali nei casi in cui sono più distanti dai valori di mercato.
L'agenzia del Territorio ha acquisto un'esperienza preziosa con la revisione delle microzone, prevista dalla legge 311/2004 e attualmente in corso – tra l'altro – a Roma. Ma è chiaro che l'uso di un algoritmo lascia aperti diversi problemi, a partire dall'individuazione dei valori di mercato: l'Omi, l'osservatorio del Territorio, monitora i prezzi di tutta Italia, ma i suoi risultati non sono accettati da tutti. E allora la sfida più delicata sarà trovare un compromesso tra velocità e precisione.
In gioco c'è il valore a fini fiscali di oltre 67 milioni di unità immobiliari, tra cui 32 milioni di abitazioni. Una mappatura capillare richiederebbe qualche anno, ma uno sprint potrebbe arrivare dall'informatica: è l'algoritmo di cui si parla da qualche tempo, che potrebbe consentire di adeguare in modo automatico le rendite catastali nei casi in cui sono più distanti dai valori di mercato.
L'agenzia del Territorio ha acquisto un'esperienza preziosa con la revisione delle microzone, prevista dalla legge 311/2004 e attualmente in corso – tra l'altro – a Roma. Ma è chiaro che l'uso di un algoritmo lascia aperti diversi problemi, a partire dall'individuazione dei valori di mercato: l'Omi, l'osservatorio del Territorio, monitora i prezzi di tutta Italia, ma i suoi risultati non sono accettati da tutti. E allora la sfida più delicata sarà trovare un compromesso tra velocità e precisione.
Valori catastali più vicini ai prezzi - Il Sole 24 ORE