Compravendita immobiliare odierna.
Dalla visura storica effettuata dalla banca, risulta una variazione di distribuzione degli spazi interni:
Infatti, la piantina catastale attuale è conforme allo stato di fatto, rispetto a quanto previsto nel progetto approvato. Se non ricordo male, a quei tempi era sufficiente depositare in catasto la piantina aggiornata, con apposita dicitura (da cui appunto risulta effettuata la variazione nello storico del catasto).
La banca riferisce che:
Quello che vi chiedo è, ma se ai tempi non era necessaria alcuna pratica, perché è necessario farla oggi, con inutile dispendio di quattrini?
Potete confermare? Oppure è possibile fare certificare da un tecnico la piantina odierna per garantire che sia conforme? Non vorrei buttare quattrini inutilmente
Dalla visura storica effettuata dalla banca, risulta una variazione di distribuzione degli spazi interni:
VARIAZIONE del 09/01/1986 in atti dal 18/11/1999 DIVERSA DISTRIB. SPAZI INTERNI (n. xxxx.2/1986)
Infatti, la piantina catastale attuale è conforme allo stato di fatto, rispetto a quanto previsto nel progetto approvato. Se non ricordo male, a quei tempi era sufficiente depositare in catasto la piantina aggiornata, con apposita dicitura (da cui appunto risulta effettuata la variazione nello storico del catasto).
La banca riferisce che:
il perito non ha potuto certificare la conformità urbanistica dell'immobile in quanto ha rilevato una variazione catastale del 1986 (VARIAZIONE del 09/01/1986 in atti dal 18/11/1999 DIVERSA DISTRIB. SPAZI INTERNI n. xxxx.2/1986) che non è supportata da pratica edilizia, occorre pertanto regolarizzare con presentazione cila in sanatoria.
Quello che vi chiedo è, ma se ai tempi non era necessaria alcuna pratica, perché è necessario farla oggi, con inutile dispendio di quattrini?
Potete confermare? Oppure è possibile fare certificare da un tecnico la piantina odierna per garantire che sia conforme? Non vorrei buttare quattrini inutilmente