Lockness82

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti.:ciao:
Volevo condividere con voi il seguente quesito.
E' possibile una vendita a terzi di immobile ricevuto tramite cessione con obbligo di assistenza?

Quali sono i possibili problemi che potrebbero palesarsi? E' necessaria una liberatoria da parte di chi ha ceduto l'immobile in prima istanza?

Grazie per la disponibilità.
:)
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
allora
vi è un immobile intestato al proprietario "A", quest'ultimo ha bisogno di assistenze.
Questo immobile, poi, viene ceduto/trasferito ad un soggetto "B" sotto condizione di prestare assistenza al soggetto "A".
Quindi la condizione della cessione è vincolata dal porre in essere l'assistenza.

Ora "B" obbligato all'assistenza vuole trasferire tale immobile ad un altro soggetto "C"
è questa la situazione ?
credo che il notaio ti possa dare maggiori informazioni in merito.
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
bene, allora come già indicavo la cosa migliore da fare è chiedere al notaio, direttamente.
Fatto salvo che qualcuno qui abbia già una diretta esperienza e possa comunque rispondere.
 

Rosa1968

Membro Storico
E' necessaria una liberatoria da parte di chi ha ceduto l'immobile in prima istanza?
se ancora in vita l'obbligo di assistenza permane, bisogna leggere bene l'atto, perché potrebbe contenere la clausola risolutiva espressa, quindi no prestazione di assistenza che prevede lo scioglimento nel caso l'assistenza venga meno. Non so se si può tornare indietro, ovvero non ho più bisogno di assistenza quindi comunque l'immobile rimane a te, perché questo potrebbe nascondere una donazione e nel caso ci fossero gli eredi alla finestra non credo stiano fermi.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Di solito si usa questo tipo di vendita per evitare la donazione (per i problemi che si conoscono), e non per le motivazioni di assistenza che la dovrebbero giustificare.
Oltre alla eventuale clausola risolutiva espressa, ci possono essere altre problematiche.
Se l’assistenza è realmente prestata, difficile che qualcuno contesti.
Ma, su azione di eredi del venditore/assistito, sono stati ritenuti nulli atti di vendita del genere, ad esempio perché l’assistito in realtà non aveva nessuna necessità di assistenza godendo di ottime riosorse economiche e buona salute.
Quindi era palese l’intento di celare una donazione .
Ma non essendoci stati i due testimoni prescritti per la donazione, in pratica l’immobile non era mai uscito dal patrimonio del venditore/assistito.

Un problema potrebbe essere quindi, come per le donazioni, l’estrema diffidenza delle banche a concedere mutui su immobili provenienti da una tale vendita , potenzialmente “incerta”.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
occorre, per dare un parere di fattibilità e di opportunità immobiliare, verificare l'atto di vendita del bene quanto ai contenuti che riferisce in particolare riguardo all'obbligo di assistenza come lei lo chiama in senso atecnico.... il che non è possibile in questa sede di mera discussione generale.
 

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