Buongiorno,
vi spiego un attimo la situazione:
ho acquistato un appartamento che sarebbe dovuto diventare la mia abitazione principale circa 2 anni fa, causa covid e altri problemi vari non mi ci sono mai trasferito, trovando una soluzione definitiva in altra zona.
Non avendo mai fatto gli allacci io non ero a conoscenza dello stato di fatto degli impianti, l'unica cosa che sapevo perché visivamente ovvia, la mancanza dei termosifoni e l'assenza della caldaia. ( ci sono le predisposizioni ma mancano fisicamente).
Per limitare queste mancanze ci eravamo accordati con il compratore che io lo avrei venduto ad un prezzo minore - 20% del valore per poter dare a lui la disponibilità di sistemare a suo piacimento le mancanze, un accordo che tutto sommato era conveniente per entrambe le parti.
Il complesso è formato da 5 appartamenti a schiera tutti regolarmente abitati.
Adesso scopro dopo 1 settimana dalla vendita in quell'appartamento non è allacciato fisicamente all'acqua e quindi secondo il compratore il lo avrei "fregato", ma come detto non ho mai allacciato le utenze e non potevo saperlo.
Oltre al fatto che non ho idea di quanto possa costare un intervento del genere.
A quanto ho capito manca il collegamento tra appartamento e Alloggiamento dei contatori.
L'agenzia immobiliare se n è lavata le mani dando tutta la colpa della mancanza a me.
Avete da darmi consigli su come procedere.
Grazie
Nel compromesso avevamo inserito questo punto:
La Parte promittente venditrice dichiara che gli impianti dell'appartamento non essendo stati
completati sono privi di dichiarazione di conformità, allo stato attuale si dichiara inoltre che
lo stesso appartamento e in fase di verifica per l'accertamento della conformità urbanistica e
catastale, in quanto in data ........... è stato dato incarico da parte della parte promittente
venditrice al Geom. ........ di verificare e attestare se l'immobile è conforme no
e qualora non fosse conferme verificare se le opere sono sanabili o meno.
Qualora il tecnico incaricato (con spese ed oneri a carico della parte promittente venditrice)
dovesse riscontrare la presenza di difformità e queste vengono dichiarate sanabili, le spese di
istruttoria per l'accertamento in sanatoria rimangono a carico dell'acquirente senza nulla
togliere all'importo pattuito.
La parte promittente venditrice, a seguito degli accertamenti effettuati fornirà alla parte
acquirente la segue documentazione:
1. Dichiarazione firmata delle difformità riscontrate e dichiarazione della sanabilità delle
stesse;
2. Copia della documentazione catastale;
3. Copia dei titoli edilizi depositati agli uffici comunali ed acquisiti durante la fase di
accertamento
vi spiego un attimo la situazione:
ho acquistato un appartamento che sarebbe dovuto diventare la mia abitazione principale circa 2 anni fa, causa covid e altri problemi vari non mi ci sono mai trasferito, trovando una soluzione definitiva in altra zona.
Non avendo mai fatto gli allacci io non ero a conoscenza dello stato di fatto degli impianti, l'unica cosa che sapevo perché visivamente ovvia, la mancanza dei termosifoni e l'assenza della caldaia. ( ci sono le predisposizioni ma mancano fisicamente).
Per limitare queste mancanze ci eravamo accordati con il compratore che io lo avrei venduto ad un prezzo minore - 20% del valore per poter dare a lui la disponibilità di sistemare a suo piacimento le mancanze, un accordo che tutto sommato era conveniente per entrambe le parti.
Il complesso è formato da 5 appartamenti a schiera tutti regolarmente abitati.
Adesso scopro dopo 1 settimana dalla vendita in quell'appartamento non è allacciato fisicamente all'acqua e quindi secondo il compratore il lo avrei "fregato", ma come detto non ho mai allacciato le utenze e non potevo saperlo.
Oltre al fatto che non ho idea di quanto possa costare un intervento del genere.
A quanto ho capito manca il collegamento tra appartamento e Alloggiamento dei contatori.
L'agenzia immobiliare se n è lavata le mani dando tutta la colpa della mancanza a me.
Avete da darmi consigli su come procedere.
Grazie
Nel compromesso avevamo inserito questo punto:
La Parte promittente venditrice dichiara che gli impianti dell'appartamento non essendo stati
completati sono privi di dichiarazione di conformità, allo stato attuale si dichiara inoltre che
lo stesso appartamento e in fase di verifica per l'accertamento della conformità urbanistica e
catastale, in quanto in data ........... è stato dato incarico da parte della parte promittente
venditrice al Geom. ........ di verificare e attestare se l'immobile è conforme no
e qualora non fosse conferme verificare se le opere sono sanabili o meno.
Qualora il tecnico incaricato (con spese ed oneri a carico della parte promittente venditrice)
dovesse riscontrare la presenza di difformità e queste vengono dichiarate sanabili, le spese di
istruttoria per l'accertamento in sanatoria rimangono a carico dell'acquirente senza nulla
togliere all'importo pattuito.
La parte promittente venditrice, a seguito degli accertamenti effettuati fornirà alla parte
acquirente la segue documentazione:
1. Dichiarazione firmata delle difformità riscontrate e dichiarazione della sanabilità delle
stesse;
2. Copia della documentazione catastale;
3. Copia dei titoli edilizi depositati agli uffici comunali ed acquisiti durante la fase di
accertamento