Buongiorno, vorrei acquistare una casa in vendita all'asta che però è occupata da un "inquilino" che ha un "contratto di affitto" del tipo 4+4 stipulato un anno prima del pignoramento. il fatto è che l'inquilino ha un contratto a mio avviso molto anomalo, premetto che l'attuale inquilino avrebbe dovuto acquistare la casa in oggetto che però è stata pignorata.
Qui di seguito è quanto scritto nella perizia fatta dall'incaricato del tribunale:
Alla data del sopralluogo l'immobile risulta occupato da *** DATO OSCURATO *** con contratto di affitto tipo 8 anni a decorrere dal 14/07/2017, stipulato il 14/07/2016, registrato il 21/07/2016 a PESARO ai nn. 2080 serie3 ( il contratto è stato stipulato in data antecedente il pignoramento o la sentenza di fallimento ), con l'importo dichiarato di 10.000,00. L'immobile risulta altresì occupato da moglie di e dal minore. In data 14 luglio 2016 è stato stipulato il contratto preliminare di compravendita dell’immobile oggetto di pignoramento in cui il sig. (odierno debitore pignorato) prometteva di vendere ai sig.ri entro un anno dalla stipula del preliminare e quindi entro il 14 luglio 2017 l’immobile di via xxxxxxx a fronte del corrispettivo di € 285.000,00 per il quale riceveva, a titolo di caparra confirmatoria, la somma di € 10.000,00. All’art. 5 del predetto contratto le parti prevedevano che: “ove entro un anno da oggi il promesso veditore non fosse in grado di procurare gli atti di consenso necessari alla liberazione dell’immobile in oggetto da tutte le formalità pregiudizievoli sopra esposte e ogni altra eventualmente sopravvenuta, il presente atto si converte in contratto di locazione per la durata complessiva di otto 8 anni decorrenti dalla data convenuta per la stipula dell’atto di trasferimento e pertanto con decorrenza di effetti da questa data che pertanto sono al momento sospensivamente condizionati. Il canone di tale locazione si intenderà completamente definito e compensato, mediante l’esecuzione dei lavori di divisione del fabbricato in due unità abitative autonome, il tutto a cura e spese, discrezione e responsabilità esclusive della parte promissaria stessa a cui carico sono pure gli oneri di progettazione e per compensi professionali, nonché le spese per la realizzazione materiale dei lavori mediante impresa scelta a discrezione degli stessi, senza che nulla possa mai essere preteso nei confronti di controparte. Detti importi complessivi sostenuti dai signori saranno pertanto interamente compensativi di ogni canone e di ogni ulteriore pretesa del signor per il titolo locatizio; e ad essi andrà imputato pure l’importo corrispondente alla restituzione della caparra confirmatoria a carico di . Il Sig. non sarebbe stato in grado di procurare la liberazione dell’immobile dalle ipoteche e, pertanto, si sarebbe avverata la condizione sospensiva con conseguente conversione del contratto da preliminare di acquisto a locazione per anni 8 (non quindi 4 + 4) decorrenti dal 14 luglio 2017.
In sintesi l'inquilino non paga un affitto ma ha fatto dei lavori all'interno dela casa dividendola in due unità immobiliari. Ma l'unità in cui abita è in realtà il garage/ripostiglio dell'abitazione soprastante e non ha nemmeno l'altezza delle stanze a norma perchè in quanto ripsotiglio/garage l'unità sottostante ha stanze basse. Io mi chiedo come puàò essere legale un tale contratto?
la mia paura è che comprando la casa con questo inquilino dentro poi avrò grosse beghe per mandarlo via, essendoci di mezzo anche un minore, figlio dell'inquilino.
Qualcuno può darmi lumi?
Grazie
Qui di seguito è quanto scritto nella perizia fatta dall'incaricato del tribunale:
Alla data del sopralluogo l'immobile risulta occupato da *** DATO OSCURATO *** con contratto di affitto tipo 8 anni a decorrere dal 14/07/2017, stipulato il 14/07/2016, registrato il 21/07/2016 a PESARO ai nn. 2080 serie3 ( il contratto è stato stipulato in data antecedente il pignoramento o la sentenza di fallimento ), con l'importo dichiarato di 10.000,00. L'immobile risulta altresì occupato da moglie di e dal minore. In data 14 luglio 2016 è stato stipulato il contratto preliminare di compravendita dell’immobile oggetto di pignoramento in cui il sig. (odierno debitore pignorato) prometteva di vendere ai sig.ri entro un anno dalla stipula del preliminare e quindi entro il 14 luglio 2017 l’immobile di via xxxxxxx a fronte del corrispettivo di € 285.000,00 per il quale riceveva, a titolo di caparra confirmatoria, la somma di € 10.000,00. All’art. 5 del predetto contratto le parti prevedevano che: “ove entro un anno da oggi il promesso veditore non fosse in grado di procurare gli atti di consenso necessari alla liberazione dell’immobile in oggetto da tutte le formalità pregiudizievoli sopra esposte e ogni altra eventualmente sopravvenuta, il presente atto si converte in contratto di locazione per la durata complessiva di otto 8 anni decorrenti dalla data convenuta per la stipula dell’atto di trasferimento e pertanto con decorrenza di effetti da questa data che pertanto sono al momento sospensivamente condizionati. Il canone di tale locazione si intenderà completamente definito e compensato, mediante l’esecuzione dei lavori di divisione del fabbricato in due unità abitative autonome, il tutto a cura e spese, discrezione e responsabilità esclusive della parte promissaria stessa a cui carico sono pure gli oneri di progettazione e per compensi professionali, nonché le spese per la realizzazione materiale dei lavori mediante impresa scelta a discrezione degli stessi, senza che nulla possa mai essere preteso nei confronti di controparte. Detti importi complessivi sostenuti dai signori saranno pertanto interamente compensativi di ogni canone e di ogni ulteriore pretesa del signor per il titolo locatizio; e ad essi andrà imputato pure l’importo corrispondente alla restituzione della caparra confirmatoria a carico di . Il Sig. non sarebbe stato in grado di procurare la liberazione dell’immobile dalle ipoteche e, pertanto, si sarebbe avverata la condizione sospensiva con conseguente conversione del contratto da preliminare di acquisto a locazione per anni 8 (non quindi 4 + 4) decorrenti dal 14 luglio 2017.
In sintesi l'inquilino non paga un affitto ma ha fatto dei lavori all'interno dela casa dividendola in due unità immobiliari. Ma l'unità in cui abita è in realtà il garage/ripostiglio dell'abitazione soprastante e non ha nemmeno l'altezza delle stanze a norma perchè in quanto ripsotiglio/garage l'unità sottostante ha stanze basse. Io mi chiedo come puàò essere legale un tale contratto?
la mia paura è che comprando la casa con questo inquilino dentro poi avrò grosse beghe per mandarlo via, essendoci di mezzo anche un minore, figlio dell'inquilino.
Qualcuno può darmi lumi?
Grazie