afusetti

Membro Junior
Privato Cittadino
Buongiorno,

nel 1997 ho acquistato un immobile che ora sto cercando di rivendere.
L'atto è del 3 Luglio 1997 e riporta che "La vendita è fatta per il prezzo di lire 135.000.000 che sarà pagato contestualmente alla consegna dell'appartamento come appresso prevista entro il 3 Settembre 1997"

Così in effetti avvenne - io saldai il vecchio proprietario e presi pieno possesso dell'immobile.
Ora, cercando di vendere, l'agenzia immobiliare dopo consulto interno con i propri notai, avvocati, ecc., mi dice che serve un atto di quietanza. E' corretto? Considerando che il precedente proprietario è presumibilmente defunto e gli eredi difficilmente rintracciabili (non era sposato, non aveva figli e si era trasferito dopo la vendita) se quest'atto è veramente necessario come si può uscirne?


Grazie in anticipo per il supporto
Alessandro
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Buongiorno,

nel 1997 ho acquistato un immobile che ora sto cercando di rivendere.
L'atto è del 3 Luglio 1997 e riporta che "La vendita è fatta per il prezzo di lire 135.000.000 che sarà pagato contestualmente alla consegna dell'appartamento come appresso prevista entro il 3 Settembre 1997"

Così in effetti avvenne - io saldai il vecchio proprietario e presi pieno possesso dell'immobile.
Ora, cercando di vendere, l'agenzia immobiliare dopo consulto interno con i propri notai, avvocati, ecc., mi dice che serve un atto di quietanza. E' corretto? Considerando che il precedente proprietario è presumibilmente defunto e gli eredi difficilmente rintracciabili (non era sposato, non aveva figli e si era trasferito dopo la vendita) se quest'atto è veramente necessario come si può uscirne?


Grazie in anticipo per il supporto
Alessandro

Puo' bastare, una semplice raccomandata, del vecchio proprietario a te, che attesta il pagamento, oppure la sua presenza, a liberare l'atto da ogni vincolo.

Nel tuo caso resta la difficolta' di reperire quei soggetti.

Questa tua vicenda, viene buona come caso scuola, per tutte quelle parti, colleghi compresi, che "sporcano" gli atti definitivi, con aggiunte sul contratto/rogito.

L'atto di provenienza infatti, andra' poi "in giro", quando come in questo caso, deve avvenire una vendita successiva.

Diciture e vincoli che possono inibire e ostacolare la vendita.
 

afusetti

Membro Junior
Privato Cittadino
Con il venditore avevo fatto un preliminare di vendita e in calce a quel preliminare il venditore ha scritto "Ricevo lire 135.000.000 a saldo del prezzo di cui al presente preliminare e rilascio definitiva quietanza salvo buon fine degli assegni bancari ecc. ecc." (seguono i dettagli degli assegni di pagamento e la firma).
Sull'atto di vendita non è stato aggiunto/modificato niente.
Purtroppo si parla di 19 anni fa e ricostruire il tutto non è almeno per me semplice.
Grazie
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
A volte mi è capitato di vedere atti in cui veniva girata la necessità di dare quietanza, in pratica si diceva "se alla data del ... non ci saranno trascrizioni di domande volte al recupero dei soldi, si intende ottenuta la quietanza".
O giù di lì...
 

afusetti

Membro Junior
Privato Cittadino
Capisco che sarei dovuto tornare dal notaio a fare l'atto di quietanza. Colpa mia dato che l'ignoranza non è ammessa ma all'epoca nessuno mi disse di farlo....
Il problema per me adesso è come sistemare la cosa a quasi vent'anni di distanza.
 

afusetti

Membro Junior
Privato Cittadino
No, prima. Solo che la frase con i dettagli del pagamento è stata scritta a mano su quel foglio e non sull'atto di vendita.
 

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