Edmondo Dantes

Membro Junior
Privato Cittadino
Siamo tre figli/e ed abbiamo saputo che mia madre (vedova) con atto di vendita ha trasferito il suo appartamento (unico bene in possesso) ad una nipote. Visionati l'atto, l'appartamento è stato "pagato" dalla nipote lasciando l'usufrutto alla nonna (82 anni di età) fino alla morte e con l'impegno di accudirla in vita con addirittura a sostenere in caso di necessità tutte le spese per medicinali ed assistenza ospedaliera (doveva il notaio arrivare ad una contropartita adeguata al valore dell'appartamento) . Quindi senza alcun passaggio di denaro. Il nostro disappunto nei confronti di nostra madre viene innanzitutto dall'aver fatto le cose di nascosto e poi dall'aver effettivamente regalato l'appartamento ad una nipote che da oltre 20 anni non vive in Italia, tornata per qualche mese tempo necessario per ottenere questo appartamento, ed ora già ripartita per cui l'impegno a quell'assistenza alla nonna non ci sarà. Nostra madre vive sola nel suo appartamento e noi figli siamo stati sempre presenti nelle sue esigenze di anziana con visite quotidiane. L'assenza della nipote comporterà sempre da parte di noi figli (e come potremmo non farlo!?), l'assistenza a mamma, ma se c'è la possibilità vorremmo recuperare l'appartamento anche perchè, oltre a noi ci sono altri nipoti, presenti con visite, dispiaciuti da questa scelta fatta dalla nonna. Grazie per l'attenzione.
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
È una forma lecita di vendita ma in qualche caso potrebbe celarsi, come tu ipotizzi, una simulazione di donazione.

Ma solo un giudice può dire se c'è stata simulazione oppure no, quindi ti serve un avvocato per capire se vale la pena avviare un'azione.

Tua mamma che dice?
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Credo - ma non sono un avvocato - che nel caso in cui l'assistenza non ci sia veramente si possa recedere dalla vendita.

Sentiamo @francesca63
Penso anch’io che in questo caso si tratti di donazione, mascherata da vendita di nuda proprietà contro assistenza.
Pessima scelta e pessimo consiglio del notaio: certo i genitori della nipote non sono del tutto estranei alla cosa, temo.
Creo però che si possa intervenire solo alla morte della nonna, a meno di poter dimostrare che la nonna non fosse capace di intendere.
 

Edmondo Dantes

Membro Junior
Privato Cittadino
È una forma lecita di vendita ma in qualche caso potrebbe celarsi, come tu ipotizzi, una simulazione di donazione.

Ma solo un giudice può dire se c'è stata simulazione oppure no, quindi ti serve un avvocato per capire se vale la pena avviare un'azione.

Tua mamma che dice?
La mamma, presa in castagna in quanto pensava che l'atto non sarebbe venuto fuori prima della sua morte, ha candidamente ammesso di vedere questa nipote in difficoltà rispetto agli altri e di essere stata consigliata dal notaio a questa compravendita.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
La mamma, presa in castagna in quanto pensava che l'atto non sarebbe venuto fuori prima della sua morte, ha candidamente ammesso di vedere questa nipote in difficoltà rispetto agli altri e di essere stata consigliata dal notaio a questa compravendita.
Il notaio avrà suggerito quella forma (vendita contro assistenza), perché qualcuno si è rivolto a lui perché voleva regalare la casa.
Sei sicuro che l’impulso non sia arrivato dai genitori della nipote (tuo fratello/sorella) ?
 

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