daniele_gore

Nuovo Iscritto
Professionista
Buongiorno,
sono titolare di una SNC con immobile di proprieta' acquistato nel 2005 con IVA al 20% che ho messo da poco in vendita.
Ho trovato dei potenziali acquirenti che pero' sono dei privati e che mi hanno proposto di vendere l'immobile in regime di REVERSE CHARGE per cui dovrei emettere una fattura senza indicazione ne di aliquota ne di importo IVA.
Preciso che non sono ne un'impresa costruttrice ne ristrutturatrice.
E' una cosa fattibile o si va incontro a delle complicazioni?
Un grazie a tutti
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno,
sono titolare di una SNC con immobile di proprieta' acquistato nel 2005 con IVA al 20% che ho messo da poco in vendita.
Ho trovato dei potenziali acquirenti che pero' sono dei privati e che mi hanno proposto di vendere l'immobile in regime di REVERSE CHARGE per cui dovrei emettere una fattura senza indicazione ne di aliquota ne di importo IVA.
Preciso che non sono ne un'impresa costruttrice ne ristrutturatrice.
E' una cosa fattibile o si va incontro a delle complicazioni?
Un grazie a tutti
Ai privati mi pare che non sia possibile praticare la REVERSE CHARGE visto che non hanno partita IVA
 

daniele_gore

Nuovo Iscritto
Professionista
Materia da commercialisti.
Il commercialista mi ha detto che e' materia da notaio. il quale deve vedere tutte le carte e decidere se la vendita puo' essere effettuata in regime reverse charge oppure no assumendosene le responsabilita'. Non vorfrei mai che poi alla fine le responsabilita' me le devo assumere io senza saperlo
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Esempio: nella rivendita di un immobile entro i 5 anni con realizzazione di plusvalenza, il Notaio vuole solo un certo numerino, da cui prenderne il 26% per capire quante tasse pagare, ma il numerino indovina chi glielo dà? Non è che si mette a fare i conti delle fatture o a interpretare se una certa somma può essere detratta o meno... È un problema ovvero un rischio del venditore.

E qui mi pare più o meno la stessa cosa.

Comunque penso che un commercialista sappia darti almeno un consiglio.

Un Notaio a cui chiedere ce l'hai?
 

daniele_gore

Nuovo Iscritto
Professionista
Esempio: nella rivendita di un immobile entro i 5 anni con realizzazione di plusvalenza, il Notaio vuole solo un certo numerino, da cui prenderne il 26% per capire quante tasse pagare, ma il numerino indovina chi glielo dà? Non è che si mette a fare i conti delle fatture o a interpretare se una certa somma può essere detratta o meno... È un problema ovvero un rischio del venditore.

E qui mi pare più o meno la stessa cosa.

Comunque penso che un commercialista sappia darti almeno un consiglio.

Un Notaio a cui chiedere ce l'hai?

l'immobile e' stato acquistato 15 anni fa per cui e' stato ammortizzato circa al 50% e sicuramente ci saranno delle plusvalenze anche se il prezzo di vendita e' molto inferiore a quello di acquisto.
A rigor di logica credo che le tasse su di esse le calcolera' il commercialista e comunque non dovrebbero entrare in gioco sulla fattibilita' o meno della vendita senza IVA....o si?!?!?!?!?
e comunque se come mi e' stato detto prima il compratore e' un privato non ha la partita IVA l'operazione non si puo' fare (anche se il notaio dell'agenzia immobiliare dice di si)

ps non ho un notaio a cui chiedere
 

daniele_gore

Nuovo Iscritto
Professionista
Esempio: nella rivendita di un immobile entro i 5 anni con realizzazione di plusvalenza, il Notaio vuole solo un certo numerino, da cui prenderne il 26% per capire quante tasse pagare, ma il numerino indovina chi glielo dà? Non è che si mette a fare i conti delle fatture o a interpretare se una certa somma può essere detratta o meno... È un problema ovvero un rischio del venditore.

E qui mi pare più o meno la stessa cosa.

Comunque penso che un commercialista sappia darti almeno un consiglio.

Un Notaio a cui chiedere ce l'hai?

Non si finisce mai di imparare:
....
L’imposta sostitutiva si applica oggi con l’aliquota del 20% (era del 12,50%, prima del 3 ottobre 2006), ma rimane di solito più conveniente della tassazione ordinaria, perché le aliquote delle imposte sui redditi sono più elevate, anche per lo scaglione più basso (23%).
L’imposta è incassata dal notaio al momento dell’atto, e immediatamente versata al fisco per via telematica.
.....

quindi potrei pagare le imposte sulle plusvalenze al notaio al momento dell'atto di compravendita in maniera ridotta anziche' nella dichiarazione dei redditi!
 

brina82

Membro Storico
Professionista
l'immobile e' stato acquistato 15 anni fa per cui e' stato ammortizzato circa al 50% e sicuramente ci saranno delle plusvalenze anche se il prezzo di vendita e' molto inferiore a quello di acquisto.
A rigor di logica credo che le tasse su di esse le calcolera' il commercialista e comunque non dovrebbero entrare in gioco sulla fattibilita' o meno della vendita senza IVA....o si?!?!?!?!?
e comunque se come mi e' stato detto prima il compratore e' un privato non ha la partita IVA l'operazione non si puo' fare (anche se il notaio dell'agenzia immobiliare dice di si)

ps non ho un notaio a cui chiedere
No asp il discorso plusvalenze era per farti un esempio sulle responsabilità: il notaio non si prenderà mai una responsabilità su cosa considerare o meno in termini di detrazione.

Non penso tu debba pagare una plusvalenza diciamo "secca", al rogito, ma è chiaro che quell'incasso che farai sarà reddito di impresa, per cui ci pagherai le tasse a fine anno, come un normalissimo incasso della tua azienda.
 

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