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marcellogall

Ospite
Vorrei aggiungere che il venditore deve presentare al notaio un certificato ,rilasciato dall'amministratore del condominio, che dichiara
l'inesistenza di contenziosi fino al momento del rogito, e il deposito all'amministratore di una somma sufficiente a saldare eventuali pendenze successive attribuibili al venditore.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Purtroppo l'errore è sempre dietro l'angolo, specie per una attività così formale in cui il minimo disguido crea danni a qualcuno. Gli errori sono inevitabili, anche tenendo conto che il notaio non può fare da solo o controllare tutto e deve avvalersi di dipendenti. Il segreto è quello di rendersi conto dell'errore immediatamente, chiedere scusa, e procedere subito, a proprie spese, a rimediare al disguido, senza nascondersi dietro alla denuncia alla assicurazione che con le sue lungaggini burocratiche aggraverebbe il danno del cliente. Occorre onestamente dire che però molte volte l'errore del notaio non esiste, ma è un tentativo del cliente di lucrare qualcosa ai danni del notaio ritenuto "solvibile".
..magari tutti i tuoi colleghi fossero cosi'
 

un povero notaio

Membro Ordinario
Grazie, ma lo trovo di buon senso. Basta mettersi nei panni del cliente che voleva comprare la particella 33 e invece gli abbiamo trasferito la 32. In fondo la nota in rettifica costa €258. Far aspettare mesi al cliente - con tutti i problemi conseguenti perchè spesso se ne accorgono quando è già fissato il rogito per la rivendita - per non pagare € 258 mi sembra sproporzionato.
Notaio Massimo d'Ambrosio - Pescara
 

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