Buongiorno a tutti.
Vorrei porvi una questione spinosa.
Siamo tre fratelli maschi. Ognuno di noi ha la sua vita e ha una famiglia propria.
Nostro padre è rimasto vedovo qualche anno fa e ora vive da solo nella casa coniugale, la stessa casa dove noi fratelli abbiamo vissuto fino a quando non abbiamo raggiunto l'indipendenza.
Con il pretesto di poter dare una presunta "assistenza" a nostro padre, uno dei miei fratelli ha manifestato il desiderio di tornare a vivere (lui è l'unico a non aver messo su famiglia) assieme a mio padre.
Preciso che mio padre non è così anziano ed è assolutamente autosufficiente e non necessita di alcun tipo di assistenza al momento.
Al di là di questo aspetto, mio fratello ha anche manifestato la volontà di acquistare l'intera nuda proprietà della casa da nostro padre.
Il valore commerciale attuale della casa è stimato in circa 250 mila euro, mentre il valore d'acquisto della sola nuda proprietà è stimato attorno ai 150 mila euro.
In questo modo mio fratello è convinto di poter quindi acquistare la casa a 150 mila euro e di non dover dare più nulla a noi fratelli quando nostro padre perirà.
Quello che ci domandiamo (io e l'altro mio fratello) è se davvero le cose stiano così o se si stia configurando un'azione di danneggiamento patrimoniale nei nostri confronti, dal momento che la casa venduta a valore commerciale avrebbe un valore di circa 250 mila euro.
Idealmente quindi, alla successione, andremmo a rivendere un immobile ricavando circa 80 mila euro a testa.
Se invece nostro padre vendesse la nuda proprietà a nostro fratello, ne ricaverebbe solo 150 mila euro.
Alla sua morte l'usufrutto si ricongiungerebbe con la nuda proprietà a favore di nostro fratello, mentre rimarrebbero nell'assetto patrimoniale di nostro padre, solo i 150 mila euro frutto della vendita della nuda proprietà, che a loro volta andrebbero ereditati da tutti noi tre fratelli, quindi per un corrispettivo di 50 mila euro a testa.
Non so se i miei ragionamenti siano corretti, ma ringrazio sin da ora per ogni vostro parere in merito.
Francesco
Vorrei porvi una questione spinosa.
Siamo tre fratelli maschi. Ognuno di noi ha la sua vita e ha una famiglia propria.
Nostro padre è rimasto vedovo qualche anno fa e ora vive da solo nella casa coniugale, la stessa casa dove noi fratelli abbiamo vissuto fino a quando non abbiamo raggiunto l'indipendenza.
Con il pretesto di poter dare una presunta "assistenza" a nostro padre, uno dei miei fratelli ha manifestato il desiderio di tornare a vivere (lui è l'unico a non aver messo su famiglia) assieme a mio padre.
Preciso che mio padre non è così anziano ed è assolutamente autosufficiente e non necessita di alcun tipo di assistenza al momento.
Al di là di questo aspetto, mio fratello ha anche manifestato la volontà di acquistare l'intera nuda proprietà della casa da nostro padre.
Il valore commerciale attuale della casa è stimato in circa 250 mila euro, mentre il valore d'acquisto della sola nuda proprietà è stimato attorno ai 150 mila euro.
In questo modo mio fratello è convinto di poter quindi acquistare la casa a 150 mila euro e di non dover dare più nulla a noi fratelli quando nostro padre perirà.
Quello che ci domandiamo (io e l'altro mio fratello) è se davvero le cose stiano così o se si stia configurando un'azione di danneggiamento patrimoniale nei nostri confronti, dal momento che la casa venduta a valore commerciale avrebbe un valore di circa 250 mila euro.
Idealmente quindi, alla successione, andremmo a rivendere un immobile ricavando circa 80 mila euro a testa.
Se invece nostro padre vendesse la nuda proprietà a nostro fratello, ne ricaverebbe solo 150 mila euro.
Alla sua morte l'usufrutto si ricongiungerebbe con la nuda proprietà a favore di nostro fratello, mentre rimarrebbero nell'assetto patrimoniale di nostro padre, solo i 150 mila euro frutto della vendita della nuda proprietà, che a loro volta andrebbero ereditati da tutti noi tre fratelli, quindi per un corrispettivo di 50 mila euro a testa.
Non so se i miei ragionamenti siano corretti, ma ringrazio sin da ora per ogni vostro parere in merito.
Francesco