Buonasera,
sono nuovo nel Forum e scrivo per chiedervi gentilmente un parere.
Sono nella situazione in cui il venditore ha accettato la mia proposta di acquisto (fatta in agenzia), ha ritirato l'assegno di 5.000 euro, ma successivamente non ha voluto firmare il compromesso dove avrei dovuto versare altri 15.000 euro: è già inadempiente?
Altri dettagli: la proposta d'acquisto è stata fatta in agenzia e firmata da entrambe le parti (maggio).
La proposta prevedeva il compromesso subito a Giugno e il rogito ad Agosto. Ho allegato un assegno da eur 5.000 che il venditore ha incassato.
A Giugno, dopo la scadenza indicata per il compromesso, il venditore ha comunicato che non poteva firmarlo perchè aveva problemi con l'acquisto di una casa e mi ha chiesto di spostare il compromesso a luglio e il rogito a novembre. Abbiamo scritto 2 righe e abbiamo firmato, per tracciare che il venditore mi ha chiesto lo spostamento delle date, fermo restanti le condizioni economiche come da proposta di acquisto.
Adesso la data di Luglio è passata, ma il venditore continua a non voler firmare il compromesso. Il punto è che deve a sua volta acquistare una casa e la sua trattativa è in stallo ! Come risultato blocca anche la trattativa tra lui e me !
Inoltre sostiene di NON essere inadempiente, ma solo "in ritardo"... e che è tenuto a restituirmi il doppio della caparra solo dopo Novembre. Io questa posizione l'ho contestata visto che è vero che la modifica firmata indicava il rogito a Novembre, ma prima c'era il compromesso a Luglio che il venditore non ha voluto firmare.
Come stanno davvero le cose?
Vorrei proseguire la trattativa, ma non posso rischiare di restare sospeso fino a fine Novembre senza poter prendere un'altra casa, e magari alla fine ritrovarmi "solo" con 5.000 eur in più a fronte di 6 mesi di stallo e perdita di opportunità: mi sentirei più tutelato in caso la trattativa fallisse con il compromesso firmato e 20.000 euro di caparra versata. 20mila x 2 è un deterrente molto maggiore di 5mila x 2 !!!
Come potrei porre un termine ULTIMO di scadenza (ad esempio Settembre), trascorso il quale il venditore DOVRA' necessariamente restituirmi il doppio della caparra qualora non firmi il compromesso?
In questo caso l'agenzia deve intervenire oppure la questione è esclusivamente tra le 2 parti, da affrontare con avvocati?
Vi ringrazio anticipatamente per ogni contributo.
Mirko
sono nuovo nel Forum e scrivo per chiedervi gentilmente un parere.
Sono nella situazione in cui il venditore ha accettato la mia proposta di acquisto (fatta in agenzia), ha ritirato l'assegno di 5.000 euro, ma successivamente non ha voluto firmare il compromesso dove avrei dovuto versare altri 15.000 euro: è già inadempiente?
Altri dettagli: la proposta d'acquisto è stata fatta in agenzia e firmata da entrambe le parti (maggio).
La proposta prevedeva il compromesso subito a Giugno e il rogito ad Agosto. Ho allegato un assegno da eur 5.000 che il venditore ha incassato.
A Giugno, dopo la scadenza indicata per il compromesso, il venditore ha comunicato che non poteva firmarlo perchè aveva problemi con l'acquisto di una casa e mi ha chiesto di spostare il compromesso a luglio e il rogito a novembre. Abbiamo scritto 2 righe e abbiamo firmato, per tracciare che il venditore mi ha chiesto lo spostamento delle date, fermo restanti le condizioni economiche come da proposta di acquisto.
Adesso la data di Luglio è passata, ma il venditore continua a non voler firmare il compromesso. Il punto è che deve a sua volta acquistare una casa e la sua trattativa è in stallo ! Come risultato blocca anche la trattativa tra lui e me !
Inoltre sostiene di NON essere inadempiente, ma solo "in ritardo"... e che è tenuto a restituirmi il doppio della caparra solo dopo Novembre. Io questa posizione l'ho contestata visto che è vero che la modifica firmata indicava il rogito a Novembre, ma prima c'era il compromesso a Luglio che il venditore non ha voluto firmare.
Come stanno davvero le cose?
Vorrei proseguire la trattativa, ma non posso rischiare di restare sospeso fino a fine Novembre senza poter prendere un'altra casa, e magari alla fine ritrovarmi "solo" con 5.000 eur in più a fronte di 6 mesi di stallo e perdita di opportunità: mi sentirei più tutelato in caso la trattativa fallisse con il compromesso firmato e 20.000 euro di caparra versata. 20mila x 2 è un deterrente molto maggiore di 5mila x 2 !!!
Come potrei porre un termine ULTIMO di scadenza (ad esempio Settembre), trascorso il quale il venditore DOVRA' necessariamente restituirmi il doppio della caparra qualora non firmi il compromesso?
In questo caso l'agenzia deve intervenire oppure la questione è esclusivamente tra le 2 parti, da affrontare con avvocati?
Vi ringrazio anticipatamente per ogni contributo.
Mirko