_Micetta_

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buonasera,

ringrazio anticipatamente chi vorrà fornirmi indicazioni in merito.
Nel 98 mio nonno ha effettuato una donazione di un terreno agricolo avente come beneficiarie le sue figlie e garantendosi un usufrutto. Due delle figlie hanno modificato la destinazione del terreno, prima della morta dell'usufruttuario, coltivato a vigneto e uliveto, una tagliando il vigneto l'altra costruendo un'abitazione abusiva. Tutto cio' premesso tale terreno ha un viale di accesso in comune che la donazione prevedeva essere largo 4m, tuttavia vuoi per le piante cresciute vuoi perchè una delle due figlie ha recintato restringendo il viale, tale viale è ora di larghezza inferiore ai 2.50m. Le sorelle ora sottolineano che sulla differenza (4m - 2.50m) hanno acquisito un diritto di usucapione. Oltre a cio' una delle sorelle continua ad occupare il viale con i propri automezzi impedendo l'ingresso libero dalla strada alla proprieta'. La donazione è stata fatta nel 98. Tuttavia mio nonno è morto soltanto nel 2015 e quindi solo allora è venuto meno il diritto di usufrutto.

Come comportarci?
Quant'è la larghezza minima di un viale carrabile per un terreno agricolo?
 

angy2015

Membro Assiduo
ammesso che lo abbiano recintato già nel 1998 non sarebbero passati i 20 anni per l'usucapione a meno che tale sorella non sia una coltivatrice diretta. Direi che occorra inviare subito raccomandata per intimare la rimozione della recinzione e eventualmente anche delle piante se non sono gradite, devono stare a distanza dai confini in base al loro sviluppo.
Se non basta la raccomandata dovrete fare una causa per rientrare in possesso del diritto alla strada.
 

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