contenzioso su preliminare d'acquisto
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in data 10-1 mi arriva dopo un incontro preliminare la proposta di acquisto di un compratore per il mio appartamento, proposta in cui la mia accettazione definisce la caparra come confirmatoria trattenuta dall'agenzia fino alle verifiche notarili su eventuali vizi pregiudiziali sull'immobile. firmo e accetto su detta proposta si rimanda ad un ulteriore incontro presso un notaio per definire i cardini della transazione e del rogito. nella porposta di acquisto c'è un assegno intestato a me di 5000 euro e le date del 16 come preliminare definitivo e la data definita come entro il 30 aprile per il rogito. a questo punto il compratore e con l'agenzia portano il mio atto di provenienza al suo notaio che dopo 3 giorni trova un vincolo del 1955 dei beni culturali facente capo alla sopraintendenza di detto ente di ancona, vincolo di cui non si erano accorti 2 notai il mio e di quello che lo aveva ceduto a me. cosa succede: il visurista spiega al compratore che occorre (a mio carico) sanare i 2 atti precedenti tramite una notifica alla sopraintendenza (che potenzialmente potrebbe esercitare il suo diritto di prelazione ma che in realtà ha 6 mesi di tempo per rinunciarvi formalità che avviente da prassi) e poi si fa un avveramento da allegare all'atto di compravendita che necessita di 2 mesi (questi fissi, mentre per la prec operazione potrebbero essere 6 mesi come 15 giorni) in realtà per il compratore maturano vantaggi di cui io non ero neppure a conoscienza di tipo fiscale per IRPEF e ICI, ma lui si spaventa e al momento mi sembra che tenda a prendere le distanze ritenendo questo vincolo compe causa di nullità alla sua proposta, poichè diventa complicato ottenere quelle 2 notifiche entro il 30-4-2012. a questo punto lui dice a me interessa nella misura in cui si possa rogitare entro il 30 aprile, è veramente così? oppure io ho qualche possibilità di fare valere i miei diritti anche dopo il 30-04 nel caso in cui la sopraintendenza dei beni culturali nn abbia soddisfatto le mie carte?
in un eventuale giudizio il tribunale terrebbe conto che io non ero a conoscenza di un vincolo/beneficio sull'immobile al momento dell'accettazione del preliminare? oltretutto il vincolo insiste su tutto il fabbricato che dagli anni '60 è stato frazionato e almeno 2 atti sono stati fatti senza ravvisare tale vincolo ma io ritengo anche altri, grato a quanti vorranno essermi utili
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in data 10-1 mi arriva dopo un incontro preliminare la proposta di acquisto di un compratore per il mio appartamento, proposta in cui la mia accettazione definisce la caparra come confirmatoria trattenuta dall'agenzia fino alle verifiche notarili su eventuali vizi pregiudiziali sull'immobile. firmo e accetto su detta proposta si rimanda ad un ulteriore incontro presso un notaio per definire i cardini della transazione e del rogito. nella porposta di acquisto c'è un assegno intestato a me di 5000 euro e le date del 16 come preliminare definitivo e la data definita come entro il 30 aprile per il rogito. a questo punto il compratore e con l'agenzia portano il mio atto di provenienza al suo notaio che dopo 3 giorni trova un vincolo del 1955 dei beni culturali facente capo alla sopraintendenza di detto ente di ancona, vincolo di cui non si erano accorti 2 notai il mio e di quello che lo aveva ceduto a me. cosa succede: il visurista spiega al compratore che occorre (a mio carico) sanare i 2 atti precedenti tramite una notifica alla sopraintendenza (che potenzialmente potrebbe esercitare il suo diritto di prelazione ma che in realtà ha 6 mesi di tempo per rinunciarvi formalità che avviente da prassi) e poi si fa un avveramento da allegare all'atto di compravendita che necessita di 2 mesi (questi fissi, mentre per la prec operazione potrebbero essere 6 mesi come 15 giorni) in realtà per il compratore maturano vantaggi di cui io non ero neppure a conoscienza di tipo fiscale per IRPEF e ICI, ma lui si spaventa e al momento mi sembra che tenda a prendere le distanze ritenendo questo vincolo compe causa di nullità alla sua proposta, poichè diventa complicato ottenere quelle 2 notifiche entro il 30-4-2012. a questo punto lui dice a me interessa nella misura in cui si possa rogitare entro il 30 aprile, è veramente così? oppure io ho qualche possibilità di fare valere i miei diritti anche dopo il 30-04 nel caso in cui la sopraintendenza dei beni culturali nn abbia soddisfatto le mie carte?
in un eventuale giudizio il tribunale terrebbe conto che io non ero a conoscenza di un vincolo/beneficio sull'immobile al momento dell'accettazione del preliminare? oltretutto il vincolo insiste su tutto il fabbricato che dagli anni '60 è stato frazionato e almeno 2 atti sono stati fatti senza ravvisare tale vincolo ma io ritengo anche altri, grato a quanti vorranno essermi utili