Salve a tutti,
ho bisogno di qualche parere perché sono molto confusa.
Io e mio marito avremmo voluto fare una proposta di acquisto per una casa che ci piaceva, trovata tramite agenzia immobiliare.
Prima di cercare casa siamo stati in diverse banche per verificare la nostra capacità finanziaria e contestualmente tutte, nonostante il parere positivo, ci hanno consigliato di vincolare l'acquisto alla concessione, o meglio alla erogazione, del mutuo.
Al momento di sottoscrivere la proposta di acquisto, però, l'agente non ha voluto farci inserire la subordinazione alla effettiva erogazione del mutuo, ma ha insistito affinché inserissimo solo la subordinazione alla predelibera reddituale da parte della banca, e così abbiamo fatto.
La nostra proposta di acquisto è stata rifiutata per via dei tempi del rogito, troppo stretti per i proprietari che abitano la casa e che quindi devono acquistarne un'altra, ma proprio i proprietari ci hanno fatto una controproposta che intendevamo accettare, salvo inserire la subordinazione al mutuo, perché nel frattempo ci avevamo riflettuto ed eravamo giunti alla conclusione che per tutelare il deposito già lasciato a garanzia e la caparra confirmatoria che avremmo dovuto dare al compromesso, la clausola di sospensione fino alla erogazione del mutuo era la scelta migliore. Alla nostra richiesta l'agente si è nuovamente rifiutato, proponendo di lasciare la subordinazione alla predelibera reddituale.
A questo punto, io e mio marito abbiamo preso tempo ed abbiamo chiesto anche il parere di un avvocato e di un altro agente immobiliare che ci hanno confermato di subordinare la compravendita alla effettiva erogazione del mutuo.
Tornati in agenzia con la volontà di subordinare alla concessione del mutuo, l'agente immobiliare non ci ha fatto presentare un'altra proposta al proprietario perché, a suo dire, egli non avrebbe accettato, in quanto la subordinazione al mutuo tutela solo l'acquirente mentre il venditore, che vive nella casa, non può impegnarsi nell'acquisto di un'altra casa e prepararsi per il trasloco perché fino all'ultimo non sa se ha venduto o meno la sua casa.
Pur comprendendo pienamente le ragioni del venditore, da parte nostra abbiamo deciso di rinunciare alla proposta (e quindi alla casa che ci piaceva) senza la subordinazione al muto per la paura di perdere i 50 000€ di caparra confirmatoria che avremmo dovuto dare al compromesso, oltre ai 12500 di compenso all'agenzia. Abbiamo anche proposto di diminuire la caparra o mettere una scadenza alla subordinazione del mutuo, ma l'agente ha detto che a queste condizioni i proprietari avrebbero comunque rifiutato. A questo punto ce ne siamo andati, seppur con dispiacere.
Secondo voi, in relazione alla caparra da versare ed alle spese di agenza, saremmo stati tutelati in maniera appropriata se avessimo invece inserito solo la subordinazione alla predelibera reddituale? Quali sono gli scenari per cui avremmo perso la caparra se la banca ci avesse dato la predelibera reddituale e non concesso il mutuo per cause non dipendenti da noi? Come si fa in genere in questi casi, quando da una parte c'è chi compra e dall'altra c'è che vende per comprare ( e che quindi vive nell'immobile)???
Il vostro parere/consiglio sarà prezioso e mi servirà per il futuro, grazie!!!
ho bisogno di qualche parere perché sono molto confusa.
Io e mio marito avremmo voluto fare una proposta di acquisto per una casa che ci piaceva, trovata tramite agenzia immobiliare.
Prima di cercare casa siamo stati in diverse banche per verificare la nostra capacità finanziaria e contestualmente tutte, nonostante il parere positivo, ci hanno consigliato di vincolare l'acquisto alla concessione, o meglio alla erogazione, del mutuo.
Al momento di sottoscrivere la proposta di acquisto, però, l'agente non ha voluto farci inserire la subordinazione alla effettiva erogazione del mutuo, ma ha insistito affinché inserissimo solo la subordinazione alla predelibera reddituale da parte della banca, e così abbiamo fatto.
La nostra proposta di acquisto è stata rifiutata per via dei tempi del rogito, troppo stretti per i proprietari che abitano la casa e che quindi devono acquistarne un'altra, ma proprio i proprietari ci hanno fatto una controproposta che intendevamo accettare, salvo inserire la subordinazione al mutuo, perché nel frattempo ci avevamo riflettuto ed eravamo giunti alla conclusione che per tutelare il deposito già lasciato a garanzia e la caparra confirmatoria che avremmo dovuto dare al compromesso, la clausola di sospensione fino alla erogazione del mutuo era la scelta migliore. Alla nostra richiesta l'agente si è nuovamente rifiutato, proponendo di lasciare la subordinazione alla predelibera reddituale.
A questo punto, io e mio marito abbiamo preso tempo ed abbiamo chiesto anche il parere di un avvocato e di un altro agente immobiliare che ci hanno confermato di subordinare la compravendita alla effettiva erogazione del mutuo.
Tornati in agenzia con la volontà di subordinare alla concessione del mutuo, l'agente immobiliare non ci ha fatto presentare un'altra proposta al proprietario perché, a suo dire, egli non avrebbe accettato, in quanto la subordinazione al mutuo tutela solo l'acquirente mentre il venditore, che vive nella casa, non può impegnarsi nell'acquisto di un'altra casa e prepararsi per il trasloco perché fino all'ultimo non sa se ha venduto o meno la sua casa.
Pur comprendendo pienamente le ragioni del venditore, da parte nostra abbiamo deciso di rinunciare alla proposta (e quindi alla casa che ci piaceva) senza la subordinazione al muto per la paura di perdere i 50 000€ di caparra confirmatoria che avremmo dovuto dare al compromesso, oltre ai 12500 di compenso all'agenzia. Abbiamo anche proposto di diminuire la caparra o mettere una scadenza alla subordinazione del mutuo, ma l'agente ha detto che a queste condizioni i proprietari avrebbero comunque rifiutato. A questo punto ce ne siamo andati, seppur con dispiacere.
Secondo voi, in relazione alla caparra da versare ed alle spese di agenza, saremmo stati tutelati in maniera appropriata se avessimo invece inserito solo la subordinazione alla predelibera reddituale? Quali sono gli scenari per cui avremmo perso la caparra se la banca ci avesse dato la predelibera reddituale e non concesso il mutuo per cause non dipendenti da noi? Come si fa in genere in questi casi, quando da una parte c'è chi compra e dall'altra c'è che vende per comprare ( e che quindi vive nell'immobile)???
Il vostro parere/consiglio sarà prezioso e mi servirà per il futuro, grazie!!!