Bagudi

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Agente Immobiliare
E' proprio vero che non si finisce mai di stupirsi....
Questo è il risultato di un'indagine di Immobiliare.it insieme alla Polizia postale, ma credo che sarebbe da discutere insieme a Carlo Giordano , che, a quanto sembra ci gratifica della sua attenzione, di puntualizzare il discorso dei mq, che mi pare un pò arraffazzonato, perlomeno in questo riassunto...

Silvana




Caparre non dovute e vendite non autorizzate le truffe più comuni per chi cerca casa sul web

31/01/2011
- C’è anche il rischio di sostituzione d’identità o vendita ripetuta dello stesso immobile, ma basta poco per difendersi.
Ogni mese 80 episodi di richiesta di caparra non dovuta, 150 casi di false informazioni di vendita sull’immobile e, tutti i giorni, almeno una segnalazione di vendita non autorizzata.
Ecco la punta dell’iceberg della nuova frontiera del crimine informatico evidenziata da un’analisi compiuta da Immobiliare.it che insieme alla Polizia Postale e delle Comunicazioni ha realizzato il sito web Viadellasicurezza.it, per insegnare a difendersi da queste truffe agli oltre 4 milioni di italiani che ogni mese cercano casa online.
Rispetto ai numeri effettivi di questo fenomeno occorre fare una precisazione: “I raggiri segnalati sono solo un terzo di quelli che chi truffa cerca di mettere in atto - afferma Carlo Giordano, Amministratore delegato di Gruppo Immobiliare.it - questo sia perché molti vengono scoperti prima che possano causare danni, ma anche perché spesso chi cade nel tranello non denuncia l’accaduto per una forma di vergogna”.
Nella sua analisi, Immobiliare.it ha descritto i casi più comuni di truffa; quella che, nell’ultimo periodo, sta diventando la più diffusa è la richiesta di cauzioni o caparre non dovute.
Chi cerca di mettere in atto questa truffa, dopo aver pubblicato un falso annuncio molto appetibile (in media con un prezzo inferiore al 30% rispetto al valore di mercato), richiede al malcapitato che intende acquistare (o affittare) quella casa, l’invio di denaro per bloccare l’immobile, ovviamente tramite metodi non tracciabili e di conseguenza insicuri.
Spesso il falso proponente si dichiara residente in un’altra nazione e chiede la caparra come garanzia del fatto che il potenziale acquirente si presenterà all’appuntamento e non gli farà fare il viaggio “a vuoto”.
Una volta ricevuto il denaro, però, il truffatore sparisce nel nulla.
Il danno economico per chi subisce questa truffa è spesso molto alto; in media 1.650 euro per chi cade nel tranello di un falso affitto e addirittura 2.500 euro se la finta inserzione è relativa a una vendita.
Questo tipo di frode risulta molto diffuso nei capoluoghi metropolitani ed è molto frequente anche nell’ambito delle case vacanza.
Proseguendo nell’analisi fatta da Immobiliare.it si scopre che nel Meridione d’Italia è molto frequente il caso delle vendite non autorizzate; questo accade quando c’è stato un accordo solo verbale fra chi vende e il proprietario dell’immobile o quando chi ha effettuato la cessione non ha titolo per l’intermediazione. Il rischio è soprattutto la richiesta di provvigioni non dovute.
Spesso sottovalutata è la truffa messa in atto attraverso la pubblicazione di false informazioni di vendita.
Molti acquirenti tendono a non verificarle trovandosi a subire un danno economico rilevante; frequentissimo è il fraintendimento tra metri quadri commerciali e calpestabili, equivoco che può costare caro: si pensi che soli 4 metri quadri di differenza possono significare anche 20.000 euro di pagamento non dovuto.
Immobiliare.it ha preso in esame molte altre tipologie di truffe: dalla sostituzione di identità (sono i giovani sotto i 25 anni le vittime più colpite) fino alla vendita ripetuta dello stesso immobile, in cui, utilizzando abitazioni sfitte da tempo, il truffatore mostra l’appartamento a diverse persone richiedendo a ciascuna una caparra confirmatoria e sparendo poi nel nulla con il bottino.
L’elenco appare molto lungo e minaccioso ma in realtà difendersi è semplice e si deve anche considerare che le cyber truffe nel settore immobiliare, se confrontate al numero di annunci offerti quotidianamente, rappresentano ancora un fenomeno limitato e, soprattutto, limitabile.
Proprio per offrire agli utenti del web gli strumenti per cercare casa online in assoluta tranquillità, Immobiliare.it ha attivato, in collaborazione con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, il sito Viadellasicurezza.it, dove sono illustrate cinque regole base per cercare casa online in maniera tranquilla; cercare l’annuncio su un portale riconosciuto, controllare che la data di pubblicazione non sia troppo remota, verificare chi sia il proponente l’immobile, richiedere e verificare tutte le informazioni precontrattuali e, ultima, ma non meno importante, evitare di inviare denaro solo per “bloccare” un immobile fino alla visita.
 

acquirente

Nuovo Iscritto
Professionista
tutto vero....................ma basta essere un po' piu' furbi di chi mette in vendita e vuole truffare.
assolutamente niente caparra.....................visita dell'immobile, controlli urbanistici e ipocastali e appuntamento dal notaio di fiducia per il preliminare trascritto.
se ti vogliono fregare.............vedi come scappano.
 

Bagudi

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Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Certo, però sappiamo - anche da chi interviene su questo forum - che così come ci sono i diffidenti anche quando non è il caso, esistono quelli che pur di fare un affare - possibilmente senza agenzia.... - si fanno turlupinare ...

Mi è sembrato opportuno comunicare a chi non è del settore che bisogna stare attenti e non rincorrere gli affari a tutti i costi...

Silvana
 

andrea boschini

Moderatore
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Agente Immobiliare
A mio parere stanno parlando di " beoti "...mai sentito,nemmeno nelle leggende metropolitane, qualcuno che manda dei danari dall'estero come caparra prima di vedere la casa o di agenti immobiliari che li richiedono a fronte di un " viaggio a vuoto ":shock:...penso che gli unici che possano farlo sono quelli che trattano le locazioni estive, ma anche li' bisogna essere dei "babbei"..perche' non informarsi minimamente chi e' l'interlocutore vuol dire esserlo.
I metriquadrati...mah, in Italia si vende "a corpo e non a misura" e da li' che nasce l'equivoco.Che senso a dare le valutazioni al metro se poi compri a corpo. Se si facesse come in Francia questi problemi non esisterebbero..ma siamo in Italia e l'anormalita' e' la norma:disappunto:
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Si, sulle locazioni estive ho letto parecchie cose del genere...

Altra cosa successa qui a Bologna un paio di volte è la caparra per fermare un immobile in affitto richiesta a molti affiittuari e sparita nelle capaci tasche del truffatore...

Silvana
 

Silvio Luise

Membro Attivo
Agente Immobiliare
......concordo con quanto postato dai colleghi ........ma vorri focalizzare su un passo dell'articolo che mi sembra non del tutto corretto e potrebbe creare degli atteggiamenti sbagliati e di ulteriore diffidenza per cliente acquirente e cioe':
questo accade quando c’è stato un accordo solo verbale fra chi vende e il proprietario dell’immobile ricordo che se si tratta di AI regolarmente iscritto anche l'accordo verbale ha il suo effetto e che i due contraenti che raggiungono l'accordo di compravendita sono tenuti a pagare la provvigione.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Bisognerebbe mandare a Giordano di Immobiliare.it un correttivo...

Basterebbe che Giordano verifichi sul nominativo dell'inserzionista.
Se è un agente immobiliare sa chi è, dove opera, la partita IVA (desumibili dalla fattura) ed un controllo alla Camera di Commercio evita l'abusivo.
Se invece l'inserzionista è un privato, verifica sulla identità con controllo al catasto o in conservatoria.
Fatto ciò, il Giordano può anche scrivere, a caratteri cubitali, che l'inserzionista è il vero proprietario o è un agente immobiliare abilitato e che in caso di "pacchi" lui possiede i dati dell'inserzionista, disponibili a richiesta dell'autorità giudiziaria.
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
Anche in questi casi la mancanza di chiarezza sulla proprietà o la non provenienza da Agenti Immobiliari iscritti regolarmente alla Camera di Commercio dovrebbe sconsigliare dal portare avanti queste trattative. In ogni caso mai inviare denaro:soldi: prima di accertare la veridicità di quanto si è letto sul web e viene messo in vendità quanto a proprietà ed estremi identificativi dell'immobile.
Avv. Luigi De Valeri
 

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