Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
E’ l ’unica nazione dell ’Unione Europea dove manca la qualifica di "valutatore”

La stima corretta del valore di mercato degli immobili è fondamentale perché crea fiducia e certezze in un sistema economico. Dagli anni ‘50 l’investimento immobiliare ha garantito ampi margini di rivalutazione, rendendo conveniente la stragrande maggioranza degli acquisti. Questo ha comportato che pochi operatori si preoccupassero delle modalità con le quali era determinato il valore di mercato degli immobili, né tanto meno della qualifica/certificazione di chi svolgeva le perizie, in quanto si era certi
che trascorso qualche anno l’investimento si sarebbe certamente rivalutato.
L’attuale crisi ha messo in evidenza tutte le debolezze del sistema. Oggi una corretta valutazione del valore di mercato degli immobili è indispensabile per contribuire a ridurre le sgradite sorprese per molti creditori/investitori
nel momento del realizzo della garanzia.
E’ certamente un problema complesso se si tiene conto che le banche fanno circa un milione di perizie all’anno e che l’Italia è l’unica nazione UE dove non esiste un’autorità che attribuisca la qualifica di valutatore. Le valutazioni immobiliari sono accessibili sia alle professioni tecniche (geometri, architetti,
ingegneri, agronomi) come a quelle economico giuridiche (commercialisti, avvocati) che agli operatori del real estate (agenti immobiliari, promotori, investitori).
Vi è quindi la necessità di sviluppare rapporti di valutazione conformi agli standard internazionali International Valuation Standards Council (IVSC). Gli standard internazionali di valutazione immobiliare sono un complesso di regole uniformi e condivise di natura metodologica e applicativa, raccolte e presentate in modo sistematico. Gli International Valuation Standards (IVS) sono redatti dall’International Valuation Standard Committee (IVSC) di Londra, organizzazione non governativa membro delle Nazioni Unite costituita nel
1981. Gli standard valutativi internazionali derivano da standard di fatto legati alla prassi professionale e consistono in norme comuni universalmente accettate.
Acquisire tali metodi di valutazione impone un percorso formativo dedicato e accessibile mediante corsi specifici organizzati sul territorio da enti accreditati.

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i tempi stringono ma siamo ancora in tempo ...
 

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