silvstar

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Privato Cittadino
Gentili, vi pongo un quesito, a seguito della vendita in corso di un appartamento di cui sono proprietario. Il predetto appartamento (ante 1967) , a seguito di acquisto nel 2007, fu oggetto di interventi di ristrutturazione tra cui lo spostamento di un tramezzo senza variazione di numero di vani, il tutto con le dovute autorizzazioni e presentazione della DIA al comune di Bari. Non fu fatta alcuna variazione catastale in quanto lo spostamento di quel tramezzo - mi disse l'allora direttore lavori - non necessitava di alcuna variazione ai senti di quanto riportato al paragrafo 3 punto e della Circolare Agenzia delle Entrate n.2/2010 che cita espressamente lo spostamento di un tramezzo come "difformità lieve"
Ora, a seguito della consegna di tutto l'incartamento al notaio che sta curando la compravendita, lo stesso mi dice che la planimetria va obbligatoriamente aggiornata allo stato dei luoghi quando si presenta una Dia, cila, scia ecc.
Potreste gentilmente darmi qualche indicazione? Molte grazie in anticipo
 

Umberto Granducato

Fondatore
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Agente Immobiliare
A pagina 10 le indicazioni dell'AdE.
In realtà da noi le compravendite sono sempre accompagnate da dichiarazione di conformità e ci si comporta sempre come indicato dal tuo notaio
 

Allegati

  • Circolare 2010 n. 2 - DL n. 78-2010 art. 19 comma 14.pdf
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silvstar

Membro Attivo
Privato Cittadino
Occorre vedere esattamente com' era e come è adesso per darti un' indicazione.
Salve, in allegato il prima e dopo

A pagina 10 le indicazioni dell'AdE.
In realtà da noi le compravendite sono sempre accompagnate da dichiarazione di conformità e ci si comporta sempre come indicato dal tuo notaio
grazie, quindi posso concludere che nonostante in effetti io non sia propriamente obbligato a farlo, conviene fare come dice il notaio? Facendo però la variazione della piantina catastale dopo 17 anni dai lavori, incorro in sanzioni, giusto?

O trovi un acquirente che non pretende l’aggiornamento della planimetria, o ti conviene farla fare per evitare qualsiasi problema.
L'acquirente è del tutto tranquillo, per altro è l'inquilino attuale. é il notaio che sta "imponendo" questa cosa. é possibile citare nell'atto qualche formula per evitare la comunicazione della variazione ?
 

Allegati

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SALVES

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Professionista
Da quello che hai postato occorre la variazione catastale per la modifica delle superfici destinate prima cucina e adesso soggiorno, da questi può scaturire una diversa attribuzione della rendita
 

silvstar

Membro Attivo
Privato Cittadino
Da quello che hai postato occorre la variazione catastale per la modifica delle superfici destinate prima cucina e adesso soggiorno, da questi può scaturire una diversa attribuzione della rendita
specifico, la cucina è rimasta cucina, ma avendo allargato quell'area, è diventata una cucina-soggiorno
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Dalla pianta catastale non è indicato il vano cucina quindi occorre andare a vedere il modello di dichiarazione depositato al catasto.
A tutto questo in ogni caso variando la superficie del vano che comunque era già adibito a cucina, il tipo di infissi e altre informazioni che debbono essere dichiarate come ti ho già detto potrebbero far variare la rendita, cioè la classe all'immobile, quindi soggetta a variazione.
 

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