Premesso che quanto chiedi è possibile, faccio alcune considerazioni .
Se ci sono quote altrui, non è corretto definirlo “legittimo proprietario “, poiché anche gli altri lo sono.
E , se era abitazione principale dei coniugi ( non c’entra che fosse prima casa al momento dell’acquisto), il vedovo dovrebbe avere il diritto di abitazione.
Questa fa pensare al fatto che non ci siano figli della coppia, corretto ?
Non è questione di fidarsi; resta il fatto che, allo loro morte, se non hanno altri beni, quella donazione potrebbe essere impugnata dai legittimari, se la quota di legittima risulterà essere stata lesa.
Vero è che, se sono disponibili alla donazione , sembra di poter dire che non navigano in cattive acque, altrimenti preferirebbero monetizzare.
Se poi il vedovo non vuole vendere, il problema donazione per lui non si pone.
E casomai ci penseranno i suoi eredi, se vorranno vendere prima dei venti anni dalla donazione stessa , o dei dieci dalla morte di tutti i donanti.
Penserei comunque ad un acquisto a valore catastale