dorabaltea

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Buongiorno a tutti
Su un fondo di proprietà privata è posto un pilone dell'elettricità (media/alta tensione).
La linea elettrica è stata posata nel 1966, e all'epoca è stato redatta una servitù da eletrodotto, con la definizione di una indennità.
I cavi sono stati integralmente sostituiti nell'agosto del 2023.
Mi è stato consigliato di rinnovare la servitù. E' effettivamente possibile?
C'è qualche consiglio che possiate darmi per procedere?
Grazie come sempre a chi potrà aiutarmi!
 
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Buongiorno a tutti
Su un fondo di proprietà privata è posto un pilone dell'elettricità (media/alta tensione).
La linea elettrica è stata posata nel 1966, e all'epoca è stato redatta una servitù da eletrodotto, con la definizione di una indennità.
I cavi sono stati integralmente sostituiti nell'agosto del 2023.
Mi è stato consigliato di rinnovare la servitù. E' effettivamente possibile?
C'è qualche consiglio che possiate darmi per procedere?
Grazie come sempre a chi potrà aiutarmi!
Sì, è possibile rinnovare la servitù da elettrodotto, soprattutto in presenza di cambiamenti significativi come la sostituzione dei cavi. La servitù originaria potrebbe non essere più adeguata alle nuove condizioni tecniche o normative, rendendo opportuno un aggiornamento. Per procedere, occorre verificare il contratto o l'atto notarile originale che ha istituito la servitù nel 1966 e controllare eventuali clausole relative alla durata o al rinnovo. È utile contattare il gestore della rete elettrica, in questo caso Terna, per discutere la possibilità di aggiornamento e verificare se è prevista una nuova indennità per i lavori effettuati nel 2023. Un tecnico qualificato, come un geometra o un ingegnere, può valutare l'impatto della nuova linea elettrica sul fondo, mentre un avvocato specializzato in diritto immobiliare può occuparsi della redazione o dell'aggiornamento dell'atto di servitù, oppure anche semplicemente il notaio. Nel caso si decida per il rinnovo, sarà necessario, infatti, un nuovo atto notarile per formalizzare l'accordo e registrarlo nei registri immobiliari. Infine, è consigliabile almeno secondo me negoziare una nuova indennità per l'uso del fondo e assicurarsi che il nuovo accordo specifichi chiaramente la durata e le condizioni della servitù.
 
una nuova indennità
Ho un quesito in merito alle indennità......ossia un previsto pagamento per usufruire della servitù.

Mi riferisco in termini oggettivi (in tutti i casi) qualora chi usa la servitù (terna in questo caso) TRAE un profitto dalla servitù.....
Il proprietario del suolo, del fondo (o altro) PUO chiedere un rinnovo delle indennità????
Questo prescindendo da quello che sia riportato nell'atto di costituzione della servitù.

Il principio: se chi usufruisce di un bene di altri, tramite servitù, è da questo trae un profitto .....È anche giusto che chi subisca la servitù sia riconosciuto un NUOVO indennizzo dopo un certo lasso di anni....in virtù appunto dei profitto che se ne ricavano.
 
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