Per puro "uso" nell'accezione più ampia del termine, leggasi esigenze:
Pensa ad un ragioniere, con centinaia di clienti e 4 dipendenti, che fa, li tiene in casa!? Pensa anche ad un agente immobiliare che ha un socio, segretarie, oppure, un'agente immobiliare che ha bisogno per forza di una vetrina/ufficio, perché si trova in un posto con un passaggio straordinario, tu avessi un fondo tuo di proprietà con vetrina in via M. Napoleone a Milano o in Piazza di Spagna a Roma, che fai? rinunceresti e ti sposteresti in casa!?
Per contro, pensa a:
1) un architetto: si fa un bel loft dove ci abita, ci lavora e l'ambiente che crea un po' "artisoide" da valore aggiunto (te ne posso indicare una caterva che fanno cosi').
2) Uno psicologo, un consulente
3) Un'agente immobiliare che non ha i soldi da buttare, allo stesso tempo però è anche molto sveglio, conosce molte persone con il passaparola e gli basta quello per far chiudere buoni affari, senza tanti fronzoli e sale riunioni (il classco mediatore "da bar" senza ufficio, impresa individuale nella residenza e via...) (te ne posso indicare anche qua, una caterva). Tu se fossi cosi' e magari opereresti anche in un posto di periferia diciamo "sfigato", per cui il passaggio non c'è/non conta nulla, che fai, butteresti via i soldi per le utenze, se non l'affitto di un'ufficio!?
Chiaro che a livello "pratico", dovrai rendere un taglio dell'abitazione, consono all'uso promiscuo, una cosa un po' artistica, devi essere una coppia o singolo, con dei cartongessi etc. Non puoi certo lavorare in un contesto dove hai 2 figli da rincorrere col minestrone, chiaro!
Con questo, spero di averti spiegato i motivi; ma tu ti rifai a un'obbligo di legge, che lo ignoro.