C'è il re. Che esista anche il regno, però, non è sicuro, e poi certi sudditi hanno una gran voglia di rivoluzione. Dietro Torre delle Stelle, la gestione del Condominio, la sua esistenza e la contestata conferma dell'amministratore, si nascondono - neanche tanto - rancori che hanno un padre certo: il Comune di Maracalagonis, che dal 1970 stabilisce ogni anno il record di disinteresse verso la mega-lottizzazione. E abbandona, lui sì, i propri sudditi alla guerra civile. A complicare le cose, in condominio è anche lo stesso Comune: una pur minima parte della frazione turistica grande quanto un paese (le villette sono circa 1.300) fa capo a Sinnai. Il sindaco marese Antonella Corona getta acqua sul fuoco, ma forse non è il caso: proprio sull'acqua si combatte una guerra tra Condominio e proprietari di case, ma anche tra Condominio e Comune. Tutti contro tutti.
L'AMMINISTRATORE Diego Arca, dal 2003 amministratore del Condominio, è stato appena confermato dopo un'elezione che la Nuova associazione Torre delle Stelle contesta (vedere l'articolo pubblicato qui a fianco). «Oltretutto», sbotta il presidente dei “ribelli”, Franco Iurato, «perché un condominio esista, dovrebbero esserci parti comuni che invece non esistono: come ha stabilito il giudice, a Torre delle Stelle non c'è un metro quadro che non sia di un privato o del Comune». Diego Arca, l'amministratore, ha presentato appello.
IL CONDOMINIO È un'azienda mica da poco, il Condominio: gestisce un bilancio di 760 mila euro e difende quelle che definisce «proprietà condominiali». In sintesi, è l'acquedotto. Il Comune lo vuole: «Anzi, è già nostro, considerato che è sotto le strade di proprietà comunale», sostiene il sindaco Corona. Arca glielo vuole vendere: «Da quando in qua le linee telefoniche, che scorrono sotto le strade, sono di proprietà del Comune?». Poi fissa il prezzo: «Cinque milioni, sull'unghia, a meno che non lo voglia Abbanoa e allora glielo regaliamo. Se il Municipio afferma di essere padrone dei pozzi, delle condotte e della stazione di pompaggio che l'Immobiliare Torre delle Stelle ci cedette anni fa, come mai non lo prende in carico?». Già, come mai? La convenzione con l'Immobiliare e la successiva revisione prevedevano il passaggio al Comune di strade, illuminazione pubblica e impianto idrico: i primi due sono già suoi, il terzo è ancora nelle mani del Condominio. «Dobbiamo siglare intese con Abbanoa, che gestisce la rete idrica di Maracalagonis, con il Comune di Sinnai e con il loro gestore Acquavitana», sospira l'assessore marese all'Urbanistica, Agostino Serra. Tempi lunghi, mentre sulle strade polverose o fangose di Torre delle Stelle si combatte da troppi anni.
I DISTACCHI Nell'incertezza, Arca, che ha anche il cognome giusto, resta il Signore delle acque: se lui dà l'ordine, gli operai staccano l'erogazione a chi non paga l'intera quota condominiale, che comprende anche la pulizia delle due spiagge e la manutenzione delle strade. «Non può inserire quelle voci nella quota: sono compiti che spettano ai Comuni, non ai lottizzanti», esplode Iurato (dell'Associazione), «quindi noi paghiamo solo l'acqua e non i servizi prestati dal Condominio senza averne titolo». L'amministratore risponde da anni staccando l'acqua a chi non paga l'intera quota: «Non hanno il diritto di decidere di pagare in parte: dopo sei mesi di morosità posso negare i servizi condominiali, ma di solito aspetto molto di più». Diverse volte, all'arrivo degli operai per il distacco delle utenze, a Torre delle Stelle si sono vissuti momenti di tensione: in certi casi i condòmini ribelli hanno fisicamente impedito l'intervento. Mentre tra le villette quasi ci si scanna, da oltre trent'anni il Comune sta a guardare. Incassando ogni anno, dal '93, ICI per un milione di euro.