Cari componenti della Nuova Associazione Torre delle Stelle ecco il nostro cotributo con l'articolo del martedì 7 c.m. pubblicato sull'Unione Sarda che noto segue con interesse la questione con il giornalista Andrea Manunza.
Maracalagonis. Per la società idrica, il condominio è moroso. Contestazione respinta
Guerra dell'acqua a Torre delle Stelle
Abbanoa chiude i rubinetti, i villeggianti restano a secco.
Il villaggio si approvvigiona da alcuni pozzi a Geremeas, che però non bastano a soddisfare il fabbisogno delle 1.231 villette.
Vedi le foto S e di rifiuti sono pieni i cassonetti, sostiene chi ha casa a Torre delle Stelle, di acqua nelle tubature invece non si vedono che poche gocce: così, dopo la guerra per la spazzatura raccolta «quando capita», come ha spiegato ieri sul nostro giornale Diego Arca (amministratore del mega condominio vacanziero), ora scoppia quella contro Abbanoa.
La società che gestisce il rifornimento idrico del villaggio turistico, stando alle accuse, ha tagliato i rifornimenti lasciando a secco migliaia di turisti in pieno periodo estivo. Colpa di un presunto debito non pagato - ipotesi smentita da Arca - e che ha spinto il capo condomino a parlare di «situazione tragica» e dell'esistenza di «un pericolo per l'incolumità pubblica». Immediato il ricorso davanti al giudice, che dovrà (dovrebbe) esprimersi in questi giorni. Intanto, le 1.231 villette che si affacciano sul mare soffrono la sete.
ABBANOA «Sono morosi», taglia corto Abbanoa riferendosi ai condomini. Giudizio che non ammette repliche e però nemmeno aiuta a svelenire un clima teso da mesi, se non anni. Da quando, cioè, la società ha preso il posto dell'Esaf (Ente sardo acquedotti e fognature) e rivisto le tariffe dell'acqua. Era il 2006, e già due anni dopo - lo scorso novembre - Arca aveva denunciato una richiesta di pagamento di 500 mila euro, somma che comprendeva anche i presunti debiti arretrati. L'amministratore aveva sostenuto che la cifra andava «ben oltre il valore dell'acqua consumata a Torre delle Stelle», residenza composta «di sole seconde case», e che in realtà il debito non superava i 130 mila euro.
IL DEBITO Oggi la richiesta, a suo dire, è scesa a 174 mila euro (cifra non confermata dalla società), ma anche in questo caso non ci siamo: stando a un suo nuovo calcolo personale, spiega l'amministratore, il debito è - era - di 60 mila euro, non più 130 mila, «cifra interamente pagata con un bonifico lo scorso febbraio». Chi ha ragione? Abbanoa è sicura del fatto suo: «Per noi il debito non è stato estinto e, fino a quando non accadrà, l'acqua non tornerà».
I POZZI L'acqua in realtà manca da novembre, i rubinetti sono stati chiusi quel mese. Ma è solo ora, con il villaggio pieno di turisti, che i disagi sono più evidenti. Il complesso vacanziero tenta di ridurre al minimo i danni servendosi di alcuni pozzi a Geremeas, ma questi consentono un approvvigionamento di 800-1000 metri cubi al giorno. «Noi in estate abbiamo bisogno invece di 2000-2100 metri cubi giornalieri», spiega Arca, «c'è gente che affitta la casa e non ha acqua. Se non interviene un miracolo, non se ne esce».
IL GIUDICE Così è arrivato il ricorso in Tribunale per imporre alla società l'immediato attacco dell'acqua. Abbanoa per ora replica: «Nessun allaccio». Vedremo cosa deciderà il giudice Antonio Dessì.
ANDREA MANUNZA
Maracalagonis. Per la società idrica, il condominio è moroso. Contestazione respinta
Guerra dell'acqua a Torre delle Stelle
Abbanoa chiude i rubinetti, i villeggianti restano a secco.
Il villaggio si approvvigiona da alcuni pozzi a Geremeas, che però non bastano a soddisfare il fabbisogno delle 1.231 villette.
Vedi le foto S e di rifiuti sono pieni i cassonetti, sostiene chi ha casa a Torre delle Stelle, di acqua nelle tubature invece non si vedono che poche gocce: così, dopo la guerra per la spazzatura raccolta «quando capita», come ha spiegato ieri sul nostro giornale Diego Arca (amministratore del mega condominio vacanziero), ora scoppia quella contro Abbanoa.
La società che gestisce il rifornimento idrico del villaggio turistico, stando alle accuse, ha tagliato i rifornimenti lasciando a secco migliaia di turisti in pieno periodo estivo. Colpa di un presunto debito non pagato - ipotesi smentita da Arca - e che ha spinto il capo condomino a parlare di «situazione tragica» e dell'esistenza di «un pericolo per l'incolumità pubblica». Immediato il ricorso davanti al giudice, che dovrà (dovrebbe) esprimersi in questi giorni. Intanto, le 1.231 villette che si affacciano sul mare soffrono la sete.
ABBANOA «Sono morosi», taglia corto Abbanoa riferendosi ai condomini. Giudizio che non ammette repliche e però nemmeno aiuta a svelenire un clima teso da mesi, se non anni. Da quando, cioè, la società ha preso il posto dell'Esaf (Ente sardo acquedotti e fognature) e rivisto le tariffe dell'acqua. Era il 2006, e già due anni dopo - lo scorso novembre - Arca aveva denunciato una richiesta di pagamento di 500 mila euro, somma che comprendeva anche i presunti debiti arretrati. L'amministratore aveva sostenuto che la cifra andava «ben oltre il valore dell'acqua consumata a Torre delle Stelle», residenza composta «di sole seconde case», e che in realtà il debito non superava i 130 mila euro.
IL DEBITO Oggi la richiesta, a suo dire, è scesa a 174 mila euro (cifra non confermata dalla società), ma anche in questo caso non ci siamo: stando a un suo nuovo calcolo personale, spiega l'amministratore, il debito è - era - di 60 mila euro, non più 130 mila, «cifra interamente pagata con un bonifico lo scorso febbraio». Chi ha ragione? Abbanoa è sicura del fatto suo: «Per noi il debito non è stato estinto e, fino a quando non accadrà, l'acqua non tornerà».
I POZZI L'acqua in realtà manca da novembre, i rubinetti sono stati chiusi quel mese. Ma è solo ora, con il villaggio pieno di turisti, che i disagi sono più evidenti. Il complesso vacanziero tenta di ridurre al minimo i danni servendosi di alcuni pozzi a Geremeas, ma questi consentono un approvvigionamento di 800-1000 metri cubi al giorno. «Noi in estate abbiamo bisogno invece di 2000-2100 metri cubi giornalieri», spiega Arca, «c'è gente che affitta la casa e non ha acqua. Se non interviene un miracolo, non se ne esce».
IL GIUDICE Così è arrivato il ricorso in Tribunale per imporre alla società l'immediato attacco dell'acqua. Abbanoa per ora replica: «Nessun allaccio». Vedremo cosa deciderà il giudice Antonio Dessì.
ANDREA MANUNZA