No Jan, è un'altra la questione, tu ti riferisci al mercato libero, qui siamo in presenza di asta giudiziaria e per sanare ci sono delle possibilità in più. A volte.
Visto che è un argomento molto poco dibattuto in questo forum, ne approfitto per un richiamo al concetto generale, a beneficio di tanti che leggono.
L'acquirente di immobile in asta, solo se sono verificate certe condizioni, può accedere a uno dei tre condoni che abbiamo avuto nel recente passato.
In pratica io acquisto oggi (2019) un immobile in asta e mi si apre una finestra di 120gg nella quale posso fare domanda per usufruire del condono del 1985.
Oppure di quello del 1994. O di quello del 2003.
Anche se il proprietario precedente non ha mai fatto nessuna domanda, all'epoca.
Ma i casi in cui si può fare sono piuttosto limitati.
Sempre se e solo se in presenza di certe condizioni che ora vediamo.
La ratio dietro questa legge è che considera ingiusto penalizzare il creditore che si ritrova a subire le conseguenze della incommerciabilità del bene se le famose ragioni del credito sono antecedenti a una legge sul condono successiva.
Detto in altre parole: il creditore ha una ragione del credito che risale al 1984, ad esempio un'ipoteca volontaria. Il proprietario, pur in presenza di abusi non ha mai fatto domanda per accedere ad un SUCCESSIVO (rispetto all'ipoteca) condono.
Oggi l'immobile va in asta (ricordo che in asta si può vendere di tutto, anche un immobile completamente abusivo).
Di conseguenza, visti gli abusi normalmente insanabili, l'immobile subisce sicuramente un deprezzamento se non addirittura il disinteresse degli acquirenti possibili. Vista la poi successiva incommerciabilità.
Secondo la legge non è giusto che il creditore "per colpa" del proprietario debitore subisca il mancato realizzo di quanto gli spetta.
Stesso discorso se siamo in presenza di ragioni del credito anteriori al condono del 1994 o del 2003. Ovviamente applicando oggi la possibilità previste del relativo condono, sempre più limitate se passiamo dal primo al secondo o al terzo.
Per tornare al quesito di
@Giannimon non so rispondere al quesito, conosco l'argomento a grandi linee ma non sono un tecnico. Devi sottoporlo a un tecnico che sia anche particolarmente specializzato sull'argomento e non tutti lo trattano.
Se posso provare a indovinare, probabilmente dipende da come sono andati a finire quei precedenti pignoramenti a cui fai riferimento: se sono finiti con acquisto in asta, bisogna vedere cosa ha fatto l'aggiudicatario che poteva usfruirne nel termine dei 120gg o se sono stati estinti per altre motivazioni.
Tienici informati se vuoi.
@Bagudi
Silvana mi aiuti a taggare i tecnici del forum che magari possono meglio rispondere al nostro amico? Purtroppo non mi ricordo mai quali sono.