Allora la storia ha avuto un lieto fine.
Ho mandato una pec al comune dichiarando che i versamenti IMU erano stati effettuati correttamente in quanto la suddetta stanza denominata cantina era un vano accessorio della casa e non una pertinenza per queste 2 ragioni:
- non può creare reddito autonomo in quanto comunicante con il resto della casa
- secondo la circolare dell' AdE - UPT di Roma n. 17995 del 19.06.2020 avente come oggetto:
“Ulteriori chiarimenti ed istruzioni in tema di autonomo censimento in catasto delle cantine e delle autorimesse (cfr. punto 3.3.2 della circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016).” da cui il seguente estratto:
Per un’immediata applicazione dei chiarimenti forniti si ricapitolano le diverse casistiche che, in base agli usi locali ormai consolidati, possono presentarsi, sia in fase di dichiarazioni di “nuova costruzione” che di “variazione”: …omissis…
la cantina direttamente comunicante con l’abitazione è da considerare nella maggior consistenza dell’abitazione, anche se dotata di un secondo accesso autonomo;
la cantina non direttamente comunicante con l’abitazione e dotata di accesso autonomo da strada o da parti comuni è da considerare funzionalmente e redditualmente autonoma; pertanto, deve essere dichiarata come u.i.u. a se stante in categoria catastale C/2
Trovandomi nel primo dei due casi, quindi cantina comunicante, anche in caso di revisione catastale non sarebbe stata oggetto di separazione come pertinenza.
Il comune ha constatato che avevo ragione e ha ritirato in autotutela gli avvisi di pagamento.
Ho mandato una pec al comune dichiarando che i versamenti IMU erano stati effettuati correttamente in quanto la suddetta stanza denominata cantina era un vano accessorio della casa e non una pertinenza per queste 2 ragioni:
- non può creare reddito autonomo in quanto comunicante con il resto della casa
- secondo la circolare dell' AdE - UPT di Roma n. 17995 del 19.06.2020 avente come oggetto:
“Ulteriori chiarimenti ed istruzioni in tema di autonomo censimento in catasto delle cantine e delle autorimesse (cfr. punto 3.3.2 della circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016).” da cui il seguente estratto:
Per un’immediata applicazione dei chiarimenti forniti si ricapitolano le diverse casistiche che, in base agli usi locali ormai consolidati, possono presentarsi, sia in fase di dichiarazioni di “nuova costruzione” che di “variazione”: …omissis…
la cantina direttamente comunicante con l’abitazione è da considerare nella maggior consistenza dell’abitazione, anche se dotata di un secondo accesso autonomo;
la cantina non direttamente comunicante con l’abitazione e dotata di accesso autonomo da strada o da parti comuni è da considerare funzionalmente e redditualmente autonoma; pertanto, deve essere dichiarata come u.i.u. a se stante in categoria catastale C/2
Trovandomi nel primo dei due casi, quindi cantina comunicante, anche in caso di revisione catastale non sarebbe stata oggetto di separazione come pertinenza.
Il comune ha constatato che avevo ragione e ha ritirato in autotutela gli avvisi di pagamento.
